CASA
F. Cresti
Il termine c. deriva dal lat. casa, propriamente 'c. rustica', che appare attestato nei documenti medievali solo a partire dal sec. 12° - la significativa variante accasamenta è spesso [...] che hanno favorito l'affermazione e la diffusione di questo tipo di abitazione in regioni diversi edifici di abitazione, messi in luce dalle ricerche archeologiche, mostrano il ricorso allo schema usuale della c. con un cortile interno, ...
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PIEMONTE
M.L. Gavazzoli Tomea
(Pedemontium, Pedemontis, Piemont nei docc. medievali)
Regione dell'Italia settentrionale i cui confini amministrativi odierni, che corrispondono per grandi linee a quelli [...] ceramica si è venuta precisando meglio la diffusione dei tipi assimilabili alla produzione della fornace di Testona (prov. Torino); e transetto raramente sporgente; gli ampi vani interni ricevono luce da rosoni, oculi e alte finestre archiacute che ...
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BAGNO
G. Ventrone Vassallo
Il b., inteso come immersione del corpo nell'acqua a scopo igienico, terapeutico o ludico, è ricordato frequentemente nella Bibbia soprattutto in rapporto alla pulizia e alla [...] avrebbero garantito l'osservanza dei principi della morale cristiana, non ebbero diffusione in ambito bizantino, ove prevalse secolo.Ad Antiochia e ad Alessandria sono tornate alla luce le fondazioni dei grandi impianti termali del 4° secolo ...
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CIBORIO
A.M. D'Achille
Struttura quadrangolare fissa che sormonta l'altare, in genere aperta da ogni lato e costituita da quattro sostegni sorreggenti una copertura, che si riducono a due nei casi in [...] a quello vasto dell'intera chiesa, oltre a ripararlo dalla polvere, funzione quest'ultima messa in luce dal Caeremoniale 1979).Accanto a questi esempi, a documentare la diffusionedell'arredo anche in ambito orientale, possono essere ricordati molti ...
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PAVIMENTO
A. Bagnera
Lungo tutto il corso del Medioevo si perpetuarono in larga misura le tecniche tradizionali di pavimentazione degli edifici pubblici e privati ereditate dall'Antichità e la decorazione [...] con ben più ampia diffusione e varietà.Più lineare è il quadro della decorazione pavimentale in Grecia e nei Balcani: grazie alle indagini archeologiche dell'ultimo cinquantennio, sono venuti alla luce numerosi mosaici e sectilia (basiliche ...
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Abruzzo
M. Andaloro
M. Righetti Tosti-Croce
(lat. Aprutium)
INQUADRAMENTO STORICO-ARTISTICO
di M. Andaloro
Cerniera fra il Mezzogiorno e le regioni centrosettentrionali d'Italia, l'A. matura nel corso [...] ragionevolmente a ipotizzare che la loro diffusione sia il frutto dell'operosità di artefici itineranti, con Napoli Nobilissima 7, 1968, pp. 183-194;
id., La cattedrale di Valva alla luce dei recenti restauri. II, ivi, 8, 1969, pp. 77-89;
R. Delogu ...
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LIMOGES
D. Thurre
(lat. Augustoritum; Lemovicum, Urbs Lemovicum, Urbs Lemovicina, Lemovica, Lemovicae, Lemovicas nei docc. medievali)
Città della Francia occidentale, capoluogo del dip. Haute-Vienne, [...] azzurro percorso da girali policromi. Nel 1896 venne riportato alla luce un gruppo di oggetti limosini del sec. 13° sepolti a maniera limosina' nel secondo quarto dello stesso secolo non ebbero in seguito grande diffusione (Gauthier, 1972b, tav. CIX ...
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GAND
A. de Schryver
(fiammingo Gent; Ghendt, Ganda nei docc. medievali)
Città del Belgio settentrionale, capoluogo della Fiandra orientale, posta in una regione pianeggiante, caratterizzata da una fitta [...] a S. Bavone, alcune tracce sono state messe in luce attraverso scavi archeologici; vi si trovava tra l'altro la sviluppo economico della città, così come il crescere dell'istruzione tra le classi privilegiate contribuirono a una diffusione più ampia ...
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BASILICA
M. Cecchelli
Il termine b. per qualificare l'edificio di culto cristiano si trova menzionato a partire dal sec. 3° (Recognitiones pseudo-clementinae, X, 71, PG, I, col. 1453; pseudo-Giustino, [...] , anche se ibridi, nelle regioni che non risentirono dell'iniziale diffusione del cristianesimo e in cui le esigenze monumentali non di una nuova e generosa fonte di luce nella zona più significativa dell'aula cultuale. Trombe angolari, nicchie, ma ...
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ARTIGIANATO
M. Bernardini
Nell'accezione linguistica moderna il termine a., applicato alle diverse epoche della storia, indica un'attività di produzione di oggetti prevalentemente legati all'uso quotidiano, [...] concreta più approfondita delle botteghe, delle opere prodotte e della loro zona di diffusione. Queste fonti sono 14° e 15° (Bresc-Bautier, 1979) ha posto in luce la grandissima varietà dei luoghi di provenienza degli artigiani, parallelamente alla ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
diffusione
diffuṡióne s. f. [dal lat. diffusio -onis, der. di diffundĕre «diffondere», part. pass. diffusus]. – 1. Il diffondere, il diffondersi, l’esser diffuso, nelle varie accezioni del verbo: d. di notizie, di un avviso, di un appello...