Nelle religioni monoteistiche, essere supremo, concepito e spesso adorato universalmente come eterno, creatore e ordinatore dell’Universo. Nelle religioni politeistiche, ciascuno degli esseri venerati [...] fortuna le ‘cinque vie’ di s. Tommaso d’Aquino, che, in base ai principi della filosofia aristotelica, argomentava l’esistenza di Dio: a) dal movimento (inteso come passaggio dalla potenza all’atto), che esige – nell’ambito di una fisica e metafisica ...
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DIO (Δίω)
L. Guerrini
Scultore greco, probabilmente del I-II sec. d. C. Il suo nome appare in piccoli caratteri su una base quadrangolare in marmo dell'Imetto, rinvenuta ad Atene. La base doveva reggere [...] la statua-ritratto dell'atleta Polystratos, dedicatagli dalla madre per aver egli vinto la grande corsa delle Panatenee. È incerto se si possa identificare Polystratos con l'omonimo ateniese noto da un ...
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MARTE (Mars)
G. Gualandi
Dio indigeno molto venerato dai popoli italici principalmente come protettore di tutte le attività guerresche. Presenta caratteri più complessi rispetto ad Ares (v.), a cui viene [...] del frontone era un gruppo di tre figure stanti: Venere, Fortuna e M., che non riproduce però la statua di culto del tempio; il dio, che regge con la destra una lancia e con il braccio sinistro ripiegato una spada e ha in capo un elmo attico, ripete ...
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ARES (῎Αρης)
P. Orlandini
Dio greco della guerra e delle stragi sanguinose, originario della Tracia.
Siede nell'Olimpo assieme agli altri dei ed è compagno, amante e sposo di Afrodite. Più volte ricordato [...] ha il mantello ed è visto di 3/4 di spalle, o come in un'anfora di Orvieto attribuita a Exekias, nella quale il dio ha una tipologia analoga a quella del vaso François. Sempre nella ceramica a figure nere, A. assiste con gli altri dei alla nascita di ...
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(gr. ῎Οσιρις) Dio egizio, forse originario di Busiri, nel Delta. Nel sistema genealogico della teologia eliopolitana, figlio di Geb e di Nut, fratello di Iside, di Nefti e di Seth. La versione ellenistica [...] culto di O. era diffuso in tutto l’Egitto, tanto che il suo santuario più importante era ad Abido. Nell’Antico Regno O., dio di una religione popolare, ebbe come rivale Ra, divinità aristocratica; ma presto le due correnti si fusero, e il re prima, i ...
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OSIRIDE
S. Donadoni
Dio egiziano, originario della città che i Greci chiamarono Busiri, e che presto ottenne una speciale popolarità per tutto l'Egitto e divenne una delle grandi divinità del paese. [...] gli era sacro l'àbaton, mentre numerose cappelle gli son dedicate in altri templi (così a Denderah). Il più grosso centro del culto del dio fu però Abido (v.), dove se ne venerava la tomba e se ne aveva come reliquia il capo, e se ne celebravano i ...
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Essere sovrumano, ministro di Dio presso gli uomini per annunciare e fare eseguire la sua volontà. Il termine greco ἄγγελος («messaggero») applicato a messi divini (Hermes, Iride, la Fama, talvolta in [...] per rendere l’ebraico mal’āk, che vale «messaggero, ministro». Gli a., esseri superiori all’uomo (detti anche «figli» di Dio, Genesi 6, 2; Giobbe 1, 6), formano gli eserciti di Yahweh, fanno conoscere e osservare i suoi voleri: varcano le distanze ...
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(o Fta; gr. Φϑά) Dio egizio di Menfi, patrono degli artisti. Ebbe particolare importanza durante l’età menfita, quando veniva considerato il creatore del cosmo. Con la XIX dinastia, di origine basso-egiziana, [...] riacquistò importanza e il suo culto fu impiantato anche a Tebe. Fu di nuovo oggetto della speculazione teologica tardiva, come dio protettore. Nell’iconografia è rappresentato spesso calvo, avvolto in un abito aderente, con scettro e barba diritta. ...
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(o Re) Dio egizio del sole, venerato in particolar modo a Eliopoli. Con la V dinastia diviene il dio principale dell’impero e il faraone è considerato suo figlio carnale. Attorno a Ra la speculazione [...] sincretistica primitiva raccoglie numerose divinità e nel Regno Nuovo vi si identifica lo stesso Ammone (➔). Ra incarna anche un valore funerario, e di un giudizio del morto davanti a Ra si parla in testi ...
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MIN
S. Donadoni
Dio di Koptos (v.) e ivi adorato dall'epoca predinastica, come mostrano le immagini che risalgono a tale tempo e che là sono state trovate. Simbolo originario ne è un segno che è stato [...] sempre, nei rilievi, la figura di un tempietto sul quale crescono alcune piante (foglie di lattuga?). Oltre che a Koptos, il dio era venerato ad Akhmīm-Panopolis (v.) e le vicende della sua festa sono argomento di una serie di rilievi nel tempio di ...
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dio1
dio1 agg. [dal lat. dius = divus], poet. – Divino, luminoso: ne la luce più dia Del minor cerchio (Dante); la dia bellezza nel sereno viso (Carducci).
dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...