giusnaturalismo
Termine derivato dalla locuzione latina jus naturale, «diritto naturale». Corrente filosofico-giuridico-politica fondata sul presupposto dell’esistenza di un diritto naturale, sulla cui [...] . Tommaso distingue fra quattro forme di leggi: aeterna, naturalis, humana, divina. La legge eterna coincide con la ragione di Dio che governa il mondo; la legge naturale è partecipatio legis in rationali creatura, è cioè la scintilla di razionalità ...
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Diritto
Diritto costituzionale
In via generale, l’atto di un organo (monocratico o collegiale) investito della cosiddetta funzione legislativa. A differenza della consuetudine, che nasce spontaneamente [...] rapporti umani, ma anzitutto definisce i rapporti tra Yahweh e Israele, legandosi strettamente all’idea di ‘patto’ o ‘alleanza’ tra Dio e il suo popolo. Si esprime dapprima oralmente, a volta a volta, su casi particolari, per il tramite dei sacerdoti ...
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Filosofo (Anversa 1624 - Leida 1669). Studiò all'univ. di Lovanio, dove poi insegnò, finché fu costretto ad abbandonare la cattedra; poi, passato al calvinismo, insegnò all'univ. di Leida. È uno dei principali [...] estraneo per G. il supposto operare sulla realtà fisica e il reciproco influsso di questa su di esso. G. considera quindi Dio come la sola vera causa di tutto, attribuendo agli eventi che si manifestano sia nel campo dell'estensione sia in quello del ...
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TAROZZI, Giuseppe
Renato LAZZARINI
Filosofo, fratello di Giulio, nato a Torino il 24 marzo 1866. Professore di filosofia morale a Palermo (1902) e Bologna (1906-36).
Il T. è positivista più come metodo [...] dal T. realisticamente. Si tratta tuttavia di un realismo che sconfina nell'Ignoto, onde l'affermazione dell'Io come anima, di Dio come infinito, dando così testimonianza di un assunto che si colorisce di mistero. E questo, confessa il T., è opera di ...
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Filosofo (Königsberg 1724 - ivi 1804). Di genitori pietisti, K. ricevette, specie dalla madre, una severa educazione etico-religiosa: frequentò il Collegium Fridericianum, diretto dal pastore F. A. Schultz, [...] intorno all'universo come totalità; di dimostrare l'esistenza di Dio). La ragione, come produttrice di idee, cioè di concetti segue la postulazione dell'esistenza di un essere onnipotente (Dio), che possa, proprio perché non sottoposto a limitazioni, ...
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Nel linguaggio filosofico e religioso, il governo del mondo e della storia degli uomini per opera di un essere divino (o di un principio superiore), il quale realizza i suoi piani secondo fini che trascendono [...] corso delle vicende umane è presente anche nel pensiero medievale, dove si cerca di armonizzarlo con la libera azione di Dio nel mondo. Concetto tipico del cristianesimo e della teologia cristiana, quello di p. non sarà ripreso dalla filosofia che in ...
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GUZZO, Augusto
Filosofo, nato a Napoli il 24 gennaio 1894. Prof. di filosofia al Magistero di Torino (dal 1924), di filosofia morale, all'univ. di Pisa (dal 1932), di filosofia morale (dal 1934) e di [...] nella sua assolutezza, come espressione, nella nostra coscienza, della Verità, Bontà, Bellezza, perfette e in sé sussistenti, ossia di Dio, il quale, attraverso di esso, chiama l'uomo a compiere nel tempo opere di valore eterno.
In una terza fase, i ...
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Tra immaginarioe descrizione anatomica
Riccardo de Sanctis
Su una parete di roccia della grotta di Gargas, in Francia, è tracciato il profilo di una mano, e il disegno in ocra rossa si ripete centinaia [...] sia altro che una statua o una macchina di terra, che Dio ha modellato di proposito per renderla il più possibile simile a si colloca all'interno di un macrocosmo animato dal primo motore, Dio, che è la vita stessa. A conclusione dell'excursus sul ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La scienza della materia e della vita secondo la tradizione
Stefano Caroti
Baudouin van den Abeele
Graziella Federici Vescovini
La [...] il 1256, è conosciuta soprattutto con il titolo di Picatrix. Alla base delle teorie esposte in quest’opera vi è l’idea che Dio, che è la Verità unica, diede agli uomini il desiderio di conoscere le cause di tutto, cause che in realtà si riconducono a ...
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MANZOLI (Manzolli), Pier Angelo (Marcello Palingenio Stellato)
Margherita Palumbo
Si ignorano il luogo e la data di nascita, avvenuta presumibilmente tra la fine del XV e l'inizio del XVI secolo; più [...] vitae vuole tracciare l'itinerario, intellettuale e morale, che conduce l'uomo dalla oscurità terrena al cielo etereo e infine a Dio.
Il libro I (Aries) introduce all'intero poema, che si propone di svelare, per giungere all'autentico sommo bene, la ...
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dio1
dio1 agg. [dal lat. dius = divus], poet. – Divino, luminoso: ne la luce più dia Del minor cerchio (Dante); la dia bellezza nel sereno viso (Carducci).
dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...