(XIII, p. 807)
Nuovi studi hanno contribuito a una migliore conoscenza degli E., popolazione anellenica insediata nella Sicilia occidentale in centri situati su montagne o colline difficilmente accessibili [...] letteraria posteriore, greca e latina, da Diodoro a Dionigi di Alicarnasso e a Virgilio, che nel v dell'Eneide S. De Vido, Per una carta teotopica dell'area elima, ibid., pp. 203 ss.; D. Musti, La storia di Segesta e di Erice tra il VI e il III sec. a ...
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I. Nome di un ceramista attico, che con la tradizionale formula ἐποίησεν ("fece") o ἐποίει ("faceva"), appare come firma su sei vasi: uno dei quali, un'anfora, è a figure nere; due, un'anfora e una tazza, [...] che data anche indirettamente l'orazione per la pace (Wilamowitz in Sitzungsberichte d. Berl. Akad., 1921, p. 735; per il 392 v. ancora (ritenuta, già nell'antichità, spuria da Dionigi di Alicarnasso e Arpocrazione, ma difesa dal miglior conoscitore ...
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Scultore greco che sarebbe fiorito nel sec. V a. C., e avrebbe avuto grande importanza nella storia dell'arte di quel periodo. La tradizione scritta che lo riguarda è frammentaria e contraddittoria. Un [...] risulta che fu scultore e toreuta. Sono certo opere sue delle tazze d'argento a rilievi, e un Apollo che in epoca imperiale era a marmo. Ma finora nessuna ne è stata identificata.
Dionigi di Alicarnasso e Gregorio di Nazianzo ci dicono che alla sua ...
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SAMOTRACIA
Domenico Musti
(XXX, p. 611)
Gli studi degli ultimi decenni hanno contribuito a chiarire ulteriormente il ruolo del culto dei Cabiri, megáloi theoí ("grandi dei"), l'importanza del relativo [...] sincretistico (si pensi all'identificazione, in Dionigi di Alicarnasso, con i Dioscuri). Dunque radici orientali, the Institute of Fine Arts, New York University, 5 voll., New York 1958-82; D. Musti, in AA.VV., Gli Etruschi e Roma, Roma 1982, 1, pp. ...
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LIRA (λύρα, lyra)
Gabriella Battaglia
La lira appartiene a quella classe di strumenti a corde tese (ἔντατα, καϑαπτά, κρουόμενα), che i Greci preferirono agli strumenti a fiato (ἐμπινευστά) e considerarono [...] solo gli abbandonò i buoi, ma gli offrì anche un anellino d'oro in cambio della lira. Ma sappiamo anche (Paus., conservò solo nell'uso religioso a Roma, dove, nel sec. I, Dionigi di Alicarnasso la nota con stupore (Ant. Rom., VII, 72). La seconda ...
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. Conviene, come per l'Atticismo (v.), tener distinto il senso grammaticale da quello retorico di questo termine. Il primo è più antico: già grammatici del periodo ellenistico oppongono al corretto uso [...] cui ci ha conservato i resti Seneca padre. Ma Dionigi di Alicarnasso, specie nel proemio all'opera "Sugli antichi oratori che sempre più rigoroso si affermò nella letteratura greca, dal sec. I d. C. in poi. Oltre ai frammenti di Egesia, si può citare ...
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Storico greco, nato ad Atene o secondo altri a Naucrati in Egitto, o a Sicione, ma considerato ateniese per la lunga dimora in quella città. Visse ai tempi di Arato e la sua fama è dovuta alle sue storie, [...] scrittore; il periodo era difettoso e Dionigi di Alicarnasso gliene fece rimprovero. Si ricorda un' ; St. Witkowski, De patria Phylarchi, Leopoli 1900; F. H. Lipsius, in Sächs. Ges. d. Wiss. z. Berl., LXVII (1915), p. 25; F. Jacoby, P. Oxyrh. 1080 ...
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Originario di Adria nella Misia, visse a Smirne. Incerta l'epoca: secondo il Westphal, il Jahn, il Riemann, apparterrebbe al sec. II d. Cr.; secondo lo Zeller e il Caesar al sec. III o, fors'anche, al [...] scritti altrui (Damone di Atene, Aristosseno, Dionigi di Alicarnasso), cadendo anche in ripetizioni e contraddizioni. Il ; Ch. Em. Ruelle, Le musicographe A. Q., in Sammelb. d. int. Musikges., XI; G. Seydel, Symbolae and doctrinae Graecorum harmoniae ...
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Etruschi
Tommaso Gnoli
Un popolo misterioso… ma non troppo
Gli Etruschi erano la più importante popolazione dell'Italia preromana. Occupavano originariamente la regione compresa tra l'Arno e il Tevere, [...] regione dell'Asia Minore, l'attuale Turchia. Al contrario, Dionigi di Alicarnasso, un altro autore greco che scriveva nel 1° secolo magistrati superiori, i consoli e i pretori: la corona d'oro, il trono d'avorio, lo scettro ornato da un'aquila, la ...
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La figura di Costantino nell’Ordo Panegyricorum
I panegiristi e la nascita del potere costantiniano
Giulia Marconi
La voce si propone di indagare l’immagine che di Costantino hanno fornito i Panegirici [...] lo distinsero dal discorso politico (deliberativo e forense), come fece Dionigi di Alicarnasso nel dialogo sull’oratore attico Lisia. Ermogene di Tarso (II-III d.C.), diversamente, incluse nell’eloquenza politica quella deliberativa, forense ed ...
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