Scrittore italiano (Milano 7 marzo 1785 - ivi 22 maggio 1873). Autore tra i massimi della letteratura, con I promessi sposi realizzò, anche per l'uso di una lingua nazionale, un modello fondamentale per [...] sempre all'insegna di una lucida fermezza intellettuale e di un impegno assoluto della persona.
Nel 1810 M. tornò a Milano, donde non Ermengarda, Desiderio che prende le armi contro il diritto del pontefice, gli Italiani che combattono contro altri ...
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Filosofo (Stoccarda 1770 - Berlino 1831). Dopo aver compiuto gli studî ginnasiali nella sua città, entrò nel 1788 nello Stift di Tübingen, una sorta di seminario protestante, dove ebbe come condiscepoli [...] libera da quello che ancora al criticismo appariva un limite assoluto, e cioè la convinzione che l'oggetto in sé momento dell'universalità etica, per giungere all'eticità quale sintesi di diritto e di morale che si articola a sua volta nei tre momenti ...
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Figlio (Firenze 1449 - Careggi 1492) di Piero di Cosimo il Vecchio e di Lucrezia Tornabuoni, ebbe presto incarichi politici: nel 1466 entrò a far parte della balìa e del Consiglio dei Cento. Nel 1469 sposò [...] allora in Italia, dove era considerato il capo assoluto dello stato fiorentino, una politica di alleanza, di di Firenze e di Pisa i più famosi maestri di filologia, filosofia, diritto. Mai Firenze era apparsa così fervida di operosità di studî e d' ...
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Scrittore e uomo politico (Bignon, Provenza, 1749 - Parigi 1791); figlio di Victor, entrato nell'esercito (1767), si distinse nella spedizione di Corsica (1769). Lasciato nel 1770 l'esercito, nel 1772 [...] questo, pur attaccando la corte e il governo, reclamò per il re il diritto di veto assoluto (ma l'Assemblea accordò solo quello sospensivo) e, durante il dibattito sul diritto di pace e di guerra (maggio 1790), convinse l'Assemblea a riconoscere il ...
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Figlio (Torino 1666 - Rivoli 1732) di Carlo Emanuele II, cui successe nel 1675. Assunti pieni poteri (1684), entrò (1690) in guerra contro la Francia, con cui negoziò la pace di Torino (1696) e con cui [...] intanto il problema dei rapporti con la S. Sede; fermo sostenitore del diritto dello Stato di fronte alla Chiesa, V. A. lottò per le fu la sua opera all'interno del suo stato: principe assoluto, ebbe però grandi cure per le riforme e l'assestamento ...
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Figlio (Roma 51 d. C. - ivi 96) di Vespasiano e fratello di Tito, fu imperatore tra l'81 e il 96. Con l'obiettivo di rafforzare la struttura dell'Impero, da una parte attuò una politica di espansione territoriale [...] cui concesse munificamente cariche e onori, e a favore dei quali estese il diritto di cittadinanza. D. si comportò durante il suo principato come sovrano assoluto: oltre a ventidue acclamazioni imperiali, a numerosi trionfi, ai titoli di Germanicus ...
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Costruzione di una certa grandezza e capacità (stazza lorda superiore a 50 t; per stazze inferiori si parla di imbarcazione), adibita al trasporto per acqua di persone, merci, o anche ad azioni belliche. [...] relativo all’asse longitudinale corrispondente alla condizione di n. diritta, e r−a l’altezza metacentrica relativa a una . Il periodo dell’onda che interessa non è solo quello assoluto dell’onda per sé stessa, ma quello relativo (periodo apparente ...
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Biologia e medicina
R. agli antibiotici
In batteriologia, è la capacità di alcune specie o ceppi di batteri di non risentire l’azione batteriostatica o battericida di determinati antibiotici. Questa r. [...] in particolare, Paolo di Tarso). Nel medioevo, la problematica del diritto di r. trova poi un nuovo impulso nella lotta per nella forma:
le tre tensioni principali sono indicate in valore assoluto, assumendo che il limite di r. alla frattura del ...
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Filosofo greco (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.). Fu, con Socrate e Platone, uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi. Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia [...] a Platone - dell'"uomo che i malvagi non hanno nemmeno il diritto di lodare", contenuto nell'elegia per l'altare dedicato a Eudemo di attività e di movimento non può concepirsi come assoluta mancanza di vita (ciò che sarebbe inconciliabile con la ...
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Poeta (Sorrento 1544 - Roma 1595). Tra i maggiori poeti italiani del Cinquecento, nelle sue opere appaiono già rappresentate le aspirazioni e le contraddizioni dell'uomo moderno. Dopo la composizione della [...] 1565 seguì a Padova (e per due anni a Bologna) studî di diritto e poi di filosofia ed eloquenza; intanto componeva un poema in ottave in Un anelito verso l'altezza; un desiderio di primato assoluto; il tentativo di trascendere la realtà, la meschina ...
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assoluto2
assoluto2 agg. [dal lat. absolutus, part. pass. di absolvĕre «sciogliere»]. – 1. Libero da qualsiasi limitazione, restrizione o condizione (contrapp. quindi a relativo): potere a.; libertà a.; volontà a.; giudizî troppo a., perentorî,...
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...