È l'atto in forza del quale una persona viene in un singolo caso esonerata dall'osservare una data disposizione di legge. Questa disposizione può essere o una norma che impone un dovere positivo (di fare [...] di vista storico e positivo, possiamo constatare che il potere di dispensa è stato costantemente riservato al legislatore. Così nel dirittoromano antico, ove troviamo sancito ne quis nisi per populum a legibus solveretur (lex Cornelia, del 64 a. C ...
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Il termine cauzione in senso ampio comprende istituti di varia struttura, i quali perseguono lo scopo di garantire il creditore contro le inesatte interpretazioni del contratto, contro l'inefficienza patrimoniale [...] clausole penali, caparre, garanzie reali e personali. Anche nella storia il termine cauzione ha assunto diversi significati. Nel dirittoromano esistono la cautio iudicatum solvi, per la quale si garantivano la res aestimata e le spese della lite, la ...
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. Col nome di Ambrosiaster Erasmo di Rotterdam indicò l'anonimo autore di un commento all'epistolario paolino, generalmente attribuito a S. Ambrogio, ma da qualche codice e in una citazione di S. Agostino [...] ., V, p. 608) e la Mosaicarum et romanarum legum collatio (ed. Hyamson, Oxford 1913) ben nota agli studiosi di dirittoromano.
La data del Commento e delle Quaestiones si stabilisce abbastanza facilmente. L'autore scrive dopo la morte di Giuliano l ...
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Nel comune uso della lingua parlata codardo è colui che fugge i pericoli, o in mezzo a essi si scoraggia, o in altro modo rivela la propria viltà d'animo. In senso più ristretto e tecnico, la voce codardia [...] il premio del valore (una corona) e nel divieto di accedere ai templi pubblici per i sacrifici. Nel dirittoromano i fatti di codardia venivano assegnati alla categoria dei crimina segnitiae. Il disertore con passaggio al nemico era considerato ...
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. Così fu chiamata dal fiume Baetis (Guadalquivir), che ne solcava a mezzo il territorio, la provincia meridionale della penisola iberica. Essa risultò dalla divisione, fatta da Augusto, dell'antica provincia [...] cittadina: cospicuo era pertanto in essa il numero delle città (175), di cui alcune erano colonie o municipî di dirittoromano o latino, altre città libere, federate o stipendiarie; in progresso di tempo, e poi da ultimo con la concessione ...
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Le offese all'onore, nel dirittoromano, erano prevedute nel concetto generale di iniuria dalla legge delle XII tavole, dall'editto pretorio, dalla lex Cornelia de iniuriis. Nel diritto germanico mancò [...] reati (art. 599), mentre, secondo le norme generali, la provocazione può solamente far diminuire la pena.
Bibl.: B. Alimena, Diritto penale, II, Napoli 1912,p. 444; id., Delitti contro la persona, in Enciclopedia dir. pen., diretta dal Pessina, IX ...
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Giuridicamente è il fatto di chi si sottrae all'arresto e poiché l'arresto e il conseguente stato di detenzione sono conseguenza d'un atto d'autorità del potere statale, molte legislazioni considerano [...] L'arrestato può evadere o senza violenza, o con violenza sulle cose, o con violenza contro le persone. Il dirittoromano puniva le tre forme, applicando pena minore se mancava la violenza; non diversamente ci si comportò nel Medioevo. Le legislazioni ...
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L'evoluzione della civiltà bizantina nei suoi varî aspetti artistici e nella complessità delle sue manifestazioni, delle sue istituzioni e della sua storia, è stata oggetto in questi ultimi anni (1930-47) [...] de droit byzantin [1926-1928], in Byzantion, IV (1929); id., [1929-30], ibid., VI (1931); e in B. Biondi, Dirittoromano, Milano 1944, in Guide Bibliogr., III, Disc. Giur. i.
Letteratura: N. Jorga, La littérature byzantine, son sens, ses divisions ...
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. Fu eletto re dei Visigoti nel 485, alla morte di suo padre Enrico. Il regno confinava allora, a NE. della Gallia, con il regno franco di Clodoveo. Questi, dopo essersi assai allargato ad E., si propose [...] o Lex romana Visigothorum, approvata da un'assemblea di vescovi e destinata a rendere ufficiale l'uso del dirittoromano.
Clodoveo, dando alla guerra carattere religioso, attaccò Alarico - nonostante l'intervento di Teodorico, re degli Ostrogoti, che ...
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. Per "concubinato" oggi s'intende la convivenza coniugale dell'uomo e della donna fuori del matrimonio. Nell'antichità esso, diversamente da oggi, era, specialmente per il dirittoromano, un istituto [...] IV (1880), pp. 377 segg., 409 segg.; P. Meyer, Der römische Konkubinat, Lipsia 1895; E. Costa, in Bull. dell'istituto di dirittoromano, XI (1898), p. 233 segg.; G. Castelli, ibid., XXVI (1914), p. 55 segg.; id., Scritti giuridici, Milano 1923, p. 43 ...
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romano1
romano1 agg. e s. m. (f. -a) [lat. Romanus]. – 1. a. Di Roma, come città e stato del mondo antico: la storia r.; la repubblica r., l’impero r.; il popolo r., la popolazione r. (v. anche S.P.Q.R.); la civiltà, l’arte r.; la letteratura...
diritto2
diritto2 (ant. dritto) s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In senso ampio, nel linguaggio letter. (non quindi come termine tecnico del linguaggio giur.), ciò che è giusto, o è sentito o dovrebbe essere sentito come giusto,...