Filosofo italiano del diritto (Lecce 1877 - Firenze 1970); prof. dapprima di istituzioni di dirittoromano, poi (1928-53) di filosofia del diritto nell'univ. di Firenze, si è occupato di dirittoromano, [...] di sociologia, di filosofia del diritto (filosofia e diritto, 12 voll., 1924-27). ...
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Giurista francese (sec. 15º-16º), consigliere al parlamento di Grenoble, autore di una Historia iuris (1515) che si può dire, per il suo titolo più che per il suo contenuto, la più antica trattazione della [...] storia del diritto (romano e in piccola parte canonico). ...
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Giurista e storico (Gottinga 1738 - ivi 1806), prof. all'univ. di Gottinga prima di dirittoromano, poi di diritto pubblico e privato. Oltre a varî scritti sul dirittoromano, pubblicò (1776-97) l'edizione [...] del Corpus iuris civilis preparata da G. Ch. Gebauer ...
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Giurista e maestro della scuola di diritto di Pavia; fiorito tra gli anni 1014 e 1055, fu uno degli antiqui, cioè di quei giuristi che volevano mantenere al diritto longobardo la sua purezza, opponendosi [...] alla tendenza d'interpretarlo col sussidio del dirittoromano. ...
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Giurista tedesco (Lipsia 1665 - Wittenberg 1714), prof. a Wittenberg. Tra le opere: Notitia auctorum iuridicorum et iuris artis inservientium (1698-1705); brevi saggi sul dirittoromano, naturale e criminale, [...] stampati più volte insieme (1723), e una Delineatio iuris germanici, pubblicata postuma (1718) ...
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Giurista (Ihleburg 1870 - Lipsia 1951), prof. a Erlangen (dal 1901), poi a Lipsia (1911-35); condirettore (dal 1935) degli Jherings Jahrbücher für die Dogmatik des bürgerlichen Rechts. Autore di notevoli [...] opere sul dirittoromano e sul diritto germanico vigente. ...
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Giureconsulto italiano (sec. 12º-13º); compilò insieme con Sparano (ma lavorando indipendentemente e con altro metodo) il testo delle Consuetudini di Bari (1180-1200), seguendo il sistema del Codice giustinianeo [...] e segnalando le differenze dal dirittoromano. ...
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Giureconsulto (Hamm 1693 - Utrecht 1746). Prof. nelle univ. di Franeker (1727) e Utrecht (1739), autore di studî storici ed eruditi sulle fonti del dirittoromano. ...
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Giureconsulto e letterato (Roggiano, Cosenza, 1664 - Roma 1718). Convinto assertore dei principi del cartesianesimo, nella sua opera è attestato quel gusto della chiarezza e della ragionevolezza che caratterizza [...] Arcadia. Nel 1699 ebbe alla Sapienza la cattedra di diritto civile, poi quella di diritto canonico. Nel 1710 sentì per caso improvvisare il , alle quali fa seguito, quasi quarto libro, il De romano imperio, in cui, sulla scorta di Dante, di cui ...
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GIANNONE, Pietro
Andrea Merlotti
Nacque il 7 maggio 1676 a Ischitella (Foggia), piccolo centro del Gargano, da Scipione (1646-1725), speziale, e Lucrezia Micaglia (1653-1709). Ebbe quattro fratelli: [...] , esaminandone l'evoluzione dalla disgregazione dell'Impero romano sino al Viceregno austriaco.
Il G. non che l'anno seguente gli concesse una pensione annuale "sopra i diritti della Secreteria di Sicilia". Egli non riuscì, però, a ottenere un ...
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romano1
romano1 agg. e s. m. (f. -a) [lat. Romanus]. – 1. a. Di Roma, come città e stato del mondo antico: la storia r.; la repubblica r., l’impero r.; il popolo r., la popolazione r. (v. anche S.P.Q.R.); la civiltà, l’arte r.; la letteratura...
diritto2
diritto2 (ant. dritto) s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In senso ampio, nel linguaggio letter. (non quindi come termine tecnico del linguaggio giur.), ciò che è giusto, o è sentito o dovrebbe essere sentito come giusto,...