Giurista e dantista (Lochau 1800 - Halle 1883), prof. di dirittoromano, bizantino e prussiano, nell'univ. di Breslavia (1823) e poi (1834) di Halle. Dopo una soddisfacente ricostituzione del testo della [...] Vita nuova lavorò sul testo del Convivio e pubblicò (1862) la prima vera edizione critica della Divina Commedia, servendosi principalmente del criterio della lectio difficilior. Della Commedia procurò ...
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Giurista (Arienzo 1750 - Napoli 1814); scrisse opere giuridiche sul dirittoromano, canonico, feudale, napoletano e letterarie. Fra queste, la traduzione in dialetto napoletano delle odi di Orazio (Orazio [...] allo Mandracchio); ma l'opera che lo rese popolare fu la Cicalata sul Fascino, volgarmente Iettatura (1787) ...
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Giurista (Firenze 1705 - ivi 1785). Discepolo di G. Averani a Pisa, tenne ivi la cattedra di dirittoromano, acquistando larga rinomanza. Tra le opere: De florentino Pandectarum exemplari (1751); Institutionum [...] liber I, cum adnotationibus (1758); Exercitationes in ius civile (3 voll., 1766) ...
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Antropologia
Rapporto socialmente riconosciuto fra individui legati da consanguineità reale o fittizia.
In quanto oggetto di analisi antropologica la p. ha complessi rapporti di continuità e di rottura [...] ’ordinamento italiano non attribuisce rilevanza giuridica alla p. spirituale quale era prevista invece dal diritto giustinianeo e dal vecchio codice di diritto canonico.
Dirittoromano
Nella società romana la p. non è alla base della famiglia, che è ...
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Complesso di attività che si riferiscono alla costruzione di edifici d’ogni genere.
Architettura
L’e. si definisce residenziale quando comprende lo studio e la realizzazione di edifici e complessi destinati [...] odierna. I Romani praticarono anche l’industria del recupero e della riutilizzazione dei materiali di demolizione. Il dirittoromano, poi, perfezionò l’istituto dell’appalto con norme affini alla legislazione moderna. Nell’alto Medioevo l’attività ...
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Vena d’acqua a getto continuo e luogo da cui l’acqua scaturisce; anche getto d’acqua artificiale, architettonicamente configurato (➔ fontana). Per estensione, principio, origine, ciò da cui qualche cosa [...] quanto mai risalente: l’immagine naturalistica della sorgente da cui sgorgherebbe il diritto oggettivo si ritroverebbe, infatti, già nell’ambito del dirittoromano. A prescindere dalla presenza (o meno) di questa espressione, la problematica delle ...
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La somma di denaro che si cede in cambio di un bene o un servizio, o per altro fine.
Diritto
Se si considerano, da un punto di vista privatistico, le s. come diminuzioni patrimoniali subìte per tenere [...] su cosa altrui, o che ad altri occorra restituire. La classificazione delle s., e le norme relative, risalgono al dirittoromano. Si distinguono le s. in necessarie, utili, voluttuarie: necessarie, quando servono a tenere in buono stato la cosa ...
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Parola latina («diritto») che si usa anche in contesti italiani; seguita da particolari determinazioni, serve a indicare speciali istituti giuridici.
Al plurale, nell’esperienza giuridica postclassica, [...] lo i. civile si rivelasse superato sul piano etico-sociale.
Già verso la fine dell’età repubblicana, il dirittoromano si presentava così come un sistema caratterizzato da una pluralità di ordinamenti, relativamente indipendenti l’uno dall’altro ...
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Generalmente, per fonti del diritto si intendono tutti gli atti o fatti capaci di innovare un ordinamento giuridico. L’espressione fonti del diritto è una espressione metaforica quanto mai risalente: l’immagine [...] oggettivo si ritroverebbe, infatti, già nell’ambito del dirittoromano. A prescindere dalla presenza (o meno) di questa espressione, la problematica delle fonti del diritto è presente nella compilazione giustinianea, sia nelle Istituzioni che nel ...
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Denominazione con cui, dall’età medievale in poi, si indica la grande compilazione giustinianea del dirittoromano, opera di capitale importanza per la scienza giuridica di ogni tempo. Esso oggi si presenta [...] tradizione legislativa e giurisprudenziale precedente, finalizzato a un pieno riordino sia della prassi giudiziaria sia dello studio universitario del diritto. Già nel 529 venne alla luce la prima edizione del Codex, con il quale tutta la massa delle ...
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romano1
romano1 agg. e s. m. (f. -a) [lat. Romanus]. – 1. a. Di Roma, come città e stato del mondo antico: la storia r.; la repubblica r., l’impero r.; il popolo r., la popolazione r. (v. anche S.P.Q.R.); la civiltà, l’arte r.; la letteratura...
diritto2
diritto2 (ant. dritto) s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In senso ampio, nel linguaggio letter. (non quindi come termine tecnico del linguaggio giur.), ciò che è giusto, o è sentito o dovrebbe essere sentito come giusto,...