L’espressione lingua (o italiano) d’oggi, così come quella, equivalente, di italiano contemporaneo (entrambe usate negli studi: per l’una Cortelazzo 2000, LId’O 2004, Dardano & Frenguelli 2008; per [...] medioalte e mediobasse fa da corrispettivo una loro distribuzione assai differenziata a seconda delle varietà regionali, che nuovi non deve però far trascurare gli elementi di continuità con la lingua della tradizione, che appaiono tuttora saldi ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] . Sul piano fonetico, il dittongo uo (buono, spagnuolo) continua a prevalere negli usi scritti, ma nella lingua epistolare colta erano modeste, ma già alla fine del secolo la distribuzione nelle edicole, l’interesse per la politica alimentato dall’ ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] di Ménage. Le indagini etimologiche trovarono un valido continuatore, nel XVIII secolo, in ➔ Ludovico Antonio Muratori linguistiche nell’area della Romània in base alla distribuzione geografico-spaziale delle forme, e identificava le caratteristiche ...
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Vicino Oriente antico. L'analisi linguistica
Gábor Zólyomi
Giovanni Garbini
L'analisi linguistica
Grammatica
di Gábor Zólyomi
A partire dal III millennio, se non prima, in Mesopotamia vi furono due [...] compilatore, il possesso di una conoscenza di base della distribuzione degli elementi all'interno della catena di prefissi verbali più antichi testi bilingui risalgono alla metà del III millennio e continuarono a essere composti fino al I sec. a.C. Le ...
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Il linguaggio dei segni
William C. Stokoe
Gli animali comunicano in molti modi assai complessi. Per esempio, i nostri parenti più vicini nel regno animale, gli scimpanzé, in alcuni momenti gesticolano [...] con accresciuta versatilità, in relazione alla precisa distribuzione di moltissime funzioni specializzate in aree diverse spazio tridimensionale, si pensava che il movimento manuale variasse continuamente, come l'altezza e l'intensità del suono, e ...
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Un enunciato contiene tipicamente (ma non necessariamente) informazioni di due tipi; una parte indica qualcosa che parlante e ascoltatore sapevano già: dà cioè un’informazione data; un’altra indica qualcosa [...] coincide con una sotto-parte di esso. Si veda la distribuzione delle informazioni nella risposta che B dà alla domanda di
All’interno di ogni testo vi è dunque una continua oscillazione tra le conoscenze già acquisite e condivise dai partecipanti ...
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L’ordine degli elementi di una struttura sintattica (come un sintagma o una frase) è un parametro cruciale negli studi linguistici, principalmente in quelli di tipologia. A partire dalla struttura della [...] i due sintagmi (➔ sintagma, tipi di), si modifica anche la distribuzione dei ruoli sintattici: la ragazza (S) ama il ragazzo (O). nella sua sede naturale; in altri termini, continua ad essere sintatticamente integrato nella frase.
Il costituente ...
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di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...] portano l’accento e hanno la stessa distribuzione dei costituenti non pronominali.
A parte queste corso della storia, nelle forme clitiche di prima e seconda persona singolare, che continuano quelle accusative latine: lat. me > mi, lat. te > ti ...
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L’infinito è un modo non finito del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che nella tradizione grammaticale è considerato forma di base del verbo stesso ed è, di conseguenza, usato come forma [...] italiano conserva solo in parte la morfologia e la distribuzione dell’infinito latino. Tra le forme infinitive latine, l’infinito presente attivo (per es., amare) ha una continuazione diretta nell’italiano moderno. L’infinito passato passivo subisce ...
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Il saggio programmaticamente intitolato Dialettologia toscana (Giacomelli 1975) inaugura una serie di ricerche che applicano i metodi della dialettologia allo studio delle parlate in un territorio generalmente [...] livello rustico: tracce sporadiche dei fonemi [c] e [ɟ], continuatori dei nessi latini cl e gl (clave > [c]ave Toscana. Rispetto al fiorentino, molte varietà presentano una diversa distribuzione delle vocali medie anteriori e posteriori: s[ɛ]nza a ...
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distribuzione
distribuzióne s. f. [dal lat. distributio -onis]. – 1. a. L’atto di distribuire, cioè di dividere, ripartire, dispensare o assegnare fra più persone o in più luoghi: d. di viveri, di pacchi dono; la d. della posta; la d. del...
ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...