Yun, Isang
Marta Tedeschini Lalli
Compositore coreano naturalizzato tedesco, nato a T'ongyŏng il 17 settembre 1917, morto a Berlino il 3 novembre 1995. Dopo una prima fase di formazione musicale in [...] ) al Conservatorio di Parigi, poi a Berlino dal 1957 con B.Blacher e con J. Rufer, con il quale studiò la dodecafonia; nel 1958 frequentò per la prima volta i Ferienkurse di Darmstadt.
In questo stesso periodo, rinnegati tutti i brani composti prima ...
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Orientamento artistico che si diffuse nei primi decenni del Novecento, avendo come centro d’irradiazione la Germania, come reazione al naturalismo e all’impressionismo. Si concretizzò in diverse correnti, [...] si tradusse in un linguaggio libero, mettendo prima in crisi il primato del sistema tonale, e approdando poi alla dodecafonia. I lavori più emblematici del periodo specificatamente espressionista furono i drammi Erwartung (1909) e Die glückliche Hand ...
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VLAD, Roman
Leonardo Pinzauti
Compositore, pianista e critico musicale italiano, nato a Cernăuti (odierna Cernovtzy, Ucraina) il 29 dicembre 1919. Dopo aver compiuto gli studi classici ed essersi diplomato [...] di R. Clair e La sfida di F. Rosi.
Molto importante la sua attività di saggista, dedicata in prevalenza alla dodecafonia e a Stravinskij. Si ricordano, in particolare, i volumi Modernità e tradizione nella musica contemporanea (Torino 1955), Storia ...
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. Termine recentissimamente introdotto nella teoria musicale. Esprime la negazione di quel punto fisso di riferimento e generatore di armonie che si chiama tonica (v.), intorno al quale, in un modo o nell'altro, [...] impossibile, l'atonalità si riduce ad un continuo mutamento di toniche e ha per sfera d'azione l'intera serie dodecafonica.
L'atonalità è legata al nome di Arnold Schönberg che ne fu ideatore e propagandista. Nel suo carattere generale la ...
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Pärt, Arvo
Marta Tedeschini Lalli
Compositore estone naturalizzato austriaco, nato a Paide l'11 settembre 1935. Ha studiato composizione al conservatorio di Tallinn con H. Eller, lavorando negli stessi [...] composizione di Credo (1968), la cui conclusione in un accordo di Do maggiore segna l'abbandono definitivo della dodecafonia per un'esplicita riaffermazione della tonalità; il brano fu peraltro accolto da pesanti critiche in Unione Sovietica per il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La scuola di Darmstadt nasce alla fine degli anni Quaranta, identificandosi soprattutto [...] in contatto con una realtà culturale e musicale, che fino a quel momento ha dovuto celarsi.
L’attenzione per la dodecafonia è ancora marginale nelle prime edizioni dei Ferienkurse, diventerà centrale a partire dal 1948, con la partecipazione di René ...
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SAVAGNONE, Giuseppe
Pietro Misuraca
SAVAGNONE, Giuseppe. – Nacque a Palermo il 27 novembre 1902 da Francesco Guglielmo, professore di diritto ecclesiastico all’Università.
Quarto di sei figli, perse [...] sviluppò in Prismatismo musicale, un trattato in tre volumi usciti a Palermo, da Flaccovio, nel 1956-1958.
Mentre nelle serie dodecafoniche i suoni sono collocati in qualsivoglia ordine, nel sistema messo a punto da Savagnone le serie si basano su un ...
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Compositore coreano naturalizzato tedesco (Tong Yong, Corea, 1917 - Berlino 1995). Docente alla Berliner Hochschule der Künste, Y. caratterizzò la propria ricerca musicale con temi quali l'integrazione [...] . Dopo i primi successi sulla scena europea (Réak, 1966), si allontanò progressivamente dal serialismo e dalla dodecafonia per sviluppare più compiutamente le proprie concezioni in brani come Konzertante Figuren (1972), Ouverture (1973-74), Harmonia ...
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Musicista (Vienna 1885 - ivi 1935). Dapprima autodidatta, dal 1904 al 1910 studiò regolarmente con A. Schönberg, divenendo uno dei suoi più insigni allievi e uno dei principali rappresentanti della nuova [...] musicale del nostro secolo. A partire dal Concerto da camera (1925) e dalla Suite lirica, B. si valse dei procedimenti dodecafonici, ma egli, fra gli esponenti della scuola viennese, fu quello che maggiormente sentì i legami con il passato e cercò di ...
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PETRASSI, Goffredo
Raffaele Pozzi
PETRASSI, Goffredo. – Nato il 16 luglio 1904 a Zagarolo (Roma) da Eliseo ed Erminia Calzoletti.
Fu ultimo di sette figli di una modesta famiglia rurale: prima di lui [...] e dei fermenti dell’avanguardia promanante dai Ferienkursedi Darmstadt. Affermò a questo proposito: «Quando ci fu il Congresso dodecafonico di Milano, organizzato da Malipiero e Dallapiccola, io ci andai come un parente povero […] perché loro erano i ...
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dodecafonia
dodecafonìa s. f. [comp. di dodeca- e -fonia]. – Sistema di composizione musicale, introdotto nei primi decennî del sec. 20°, in cui i dodici suoni della scala cromatica temperata (quelli, per es., producibili con i 12 tasti bianchi...