La straordinaria, rapida diffusione della televisione, prima negli S.U.A. e poi via via negli altri paesi, a partire dall'immediato dopoguerra, e la contemporanea sensibile riduzione della frequenza del [...] della realtà contemporanea da un angolo di vista singolarmente polemico: La dolcevita (1960), il suo film più recente, oltre a costituire un imponente "spettacolo" della vita contemporanea, colta in tutti i suoi aspetti più contraddittorî di vizio ...
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SORRENTINO, Paolo
Massimo Causo
Regista e sceneggiatore cinematografico, nato a Napoli il 31 maggio 1970. Con il suo cinema dallo stile visionario, sempre concentrato su una messa in scena che unisce [...] propone l’affresco decadente e surreale di una Roma contemporanea dagli umori felliniani (il rimando dichiarato è alla Dolcevita), in cui uno scrittore di successo si trascina stancamente tra salotti e circoli dell’alta società, estrema maschera ...
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Regista di opera lirica canadese, nato a Toronto il 23 giugno 1954. A partire dagli anni Novanta si è imposto come uno dei registi più innovativi per la messa in scena di spettacoli in cui la profonda [...] d’acqua azzurra e la vicenda realizzata su passerelle che si compongono e scompongono di continuo; la spietata Dolcevita della Traviata (Venezia, 2004), che in epoca moderna restituisce a Giuseppe Verdi quella crudezza realistica alla Émile Zola ...
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Scrittore statunitense, nato a Tacoma (Washington) il 30 gennaio 1935, morto suicida a Bolina (California) il 19 o 20 ottobre 1984. Intellettuale hippy, si è sempre tenuto ai margini della cultura ufficiale, [...] individuale (la fuga nella natura, il ritiro nella penombra di un'antibiblioteca), sia quelli collettivi (nella utopica, dolcevita di una comune dove tutto è fatto di zucchero di anguria) risultano fallimentari. Il rifiuto del sistema conduce alla ...
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Scrittore tedesco, nato a Stoccarda il 29 settembre 1862, morto nel 1926 a Roma, dove stabilmente dimorò dal 1887 al 1915, come corrispondente del Berliner Tageblatt. Durante la guerra, stabilitosi a Lugano, [...] evocò "la dolcevita romana" in malinconiche elegie di sapore classico; e, a guerra finita, ritornò a Roma appena gli fu possibile. Giornalista ebbe buone qualità d'osservatore, e vivacità e spigliatezza di stile. Piacevole causeur, amabilmente ...
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Scrittore, poeta, autore e regista cinematografico e teatrale italiano (Bologna 1922 - Ostia, Roma, 1975). Dopo aver seguito nell'infanzia gli spostamenti del padre, ufficiale di carriera, compì gli studî [...] dell'essenziale: l'Italia di Pasolini e don Milani, Danilo Dolci e padre Turoldo, e anche - sia non indebito il nel non avere speranza" (La religione del mio tempo, 4). Quella vita che non ha nient'altro, per sostenerla, che il suo consumarla, sacro ...
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Le voci di argomento cinematografico compaiono sin dall'inizio nell'Enciclopedia Italiana (v. cinematografo, X, p. 335), in cui sono rievocati gli esperimenti sugli oggetti in movimento e i 'macchinari' [...] nazdīk (1990; Close up-Primo piano), da Zendegī edāme dārad (1992; E la vita continua) a Zīr-e darah̠tān-e zaytūn (1994; Sotto gli ulivi) - 1993; Exotica, 1994; The sweet hereafter, 1997, Il dolce domani). In Estremo Oriente il c. è tuttora dominato, ...
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fotografia
Nicola Nosengo
L'arte di scrivere con la luce
La fotografia è una tecnica che permette di registrare un'immagine sfruttando le proprietà della luce. La parola, che fu usata per la prima volta [...] invadendo la loro privacy. Questi fotografi vengono chiamati paparazzi perché in un celebre film di Federico Fellini, La dolcevita, che ritraeva l'ambiente dello spettacolo romano nei primi anni Sessanta, il personaggio del fotografo si chiamava di ...
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La storia del cinema italiano del dopoguerra, in particolare due suoi momenti decisivi (dal dopoguerra al boom economico, e dalla fine degli anni Ottanta ai giorni nostri) sarà analizzata in questo saggio [...] d’autore e della commedia italiana degli anni Sessanta. Titoli che fissano per sempre l’immagine della città, come La dolcevita di Fellini o L’eclisse (1962) di Antonioni, fino alla scoperta del mondo delle periferie, con uno sguardo lontano dal ...
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CACCIA
E.J. Grube
Nell'Antico Testamento la c. assume diversi significati a seconda dei contesti in cui viene menzionata. Il primo riferimento indiretto alla c. si trova nella Genesi (1, 26): "E Dio [...] . A Catalogue and Subject Index of Paintings in the British Library and the British Museum, London 1981; R. Hillenbrand, ''La DolceVita'' in Early Islamic Syria: The Evidence of Later Umayyad Palaces, AHist 5, 1982, pp. 1-35; A.S. Melikian-Chirvani ...
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vita
s. f. [lat. vīta, affine a vivĕre «vivere»]. – 1. In senso ampio, proprietà o condizione di sistemi materiali (i sistemi viventi, dagli organismi unicellulari a quelli pluricellulari più evoluti) caratterizzati da un alto grado di organizzazione...
dolce1
dólce1 agg. [lat dŭlcis]. – 1. Di sapore (di cui è prototipo quello dello zucchero) che costituisce, con l’amaro, il salato e l’acido, una delle quattro sensazioni gustative fondamentali e che viene percepito quando siano eccitati chimicamente...