POLI, Paolo
Paolo Puppa
Nacque il 23 maggio 1929 a Firenze, nel quartiere di Rifredi, figlio terzogenito di Basilio, brigadiere dei carabinieri, e di Maria Filomena Gattucci, dal 1932 maestra elementare, [...] ) per Camping, un film poi ripudiato dal regista. Nel 1960 rifiutò la proposta di Federico Fellini per una parte in La dolcevita.
Tra le sue dieci apparizioni cinematografiche, scaglionate tra il 1954 e il 1978, vi fu Per amore… per magia di Duccio ...
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DEL BUONO, Oreste
Andrea Aveto
– Nacque a Poggio, frazione del Comune di Marciana, sull’isola d’Elba, l’8 marzo 1923, primogenito di Alessandro e Vincenzina Tesei. Dall’unione dei genitori nacquero [...] dall’aprile successivo («Spot & dintorni»).
Nella seconda metà degli anni Ottanta condiresse due riviste di attualità e fumetti (DolceVita, 1987-89; Tic, 1989), avviò per conto di Bompiani l’edizione delle Opere di Achille Campanile (Romanzi e ...
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Un italianismo è un prestito dall’italiano (➔ prestiti) a un’altra lingua (oltre ai prestiti veri e propri, diretti e indiretti, si considerano anche l’induzione, i ➔ calchi e lo pseudoprestito). Non sempre [...] (dove peraltro sono usati in funzione di nome, visto che tempo è sottinteso), e altre parti del discorso, anche locuzioni, per es. dolcevita, e detti come se non è vero è ben trovato.
Sono entrati in altre lingue anche ➔ affissi italiani, per es. il ...
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MATTOLI, Mario
Alessandra Cimmino
– Nacque a Tolentino, il 30 nov. 1898, da Aristide, medico chirurgo appartenente a una buona famiglia di Bevagna, e Pia Ajò. Laureatosi in giurisprudenza, cominciò [...] lucciole; Lo so che non è così, di Biancoli - Falconi; L’amore fa fare questo ed altro, di A. Campanile; La dolcevita, ultimo spettacolo, sempre di Biancoli - Falconi). Abile nel captare l’evoluzione del gusto del pubblico, il M. aveva capito fra i ...
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Il perimetro del linguaggio della moda è difficilmente definibile. Il termine moda (dal fr. mode, connesso al lat. modus «maniera») è attestato per la prima volta in italiano nel trattato moraleggiante [...] recipient language, ma anche come donor language (DIFIT 2008), data la diffusione di ➔ italianismi vestimentari oltre confine (da dolcevita a ballerina a capri pants).
Nell’ambito della morfologia si manifesta un alto livello di libertà. Esso si ...
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Il rapporto tra cinema e lingua italiana è a doppio senso: la lingua scritta e parlata è stata variamente influenzata, nel lessico e nello stile, dal cinema, così come quest’ultimo, ovviamente, ha sempre [...] , 1952, di Steno e Monicelli, Totò, Peppino e ... la malafemmina, 1956, di Camillo Mastrocinque; Totò Peppino e ... la dolcevita, 1961, di Sergio Corbucci) e le gustose mescidanze angloitaliane di Alberto Sordi (Un americano a Roma, 1954, di Steno ...
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FERRARA, Franco
Giuseppe Rossi
FERRARA, Franco (all’anagrafe Francesco)
Nacque a Palermo il 4 luglio 1911 da Giovanni e Marianna Pagano, entrambi di origine siciliana, terzo di quattro figli. Il padre, [...] 1961) di Vittorio De Sica, I vitelloni (1953), La strada (1954), Il bidone (1955), Le notti di Cabiria (1957) e La dolcevita (1960) di Federico Fellini, La bella di Roma (1955) e La ragazza di Bube (1963) di Luigi Comencini, Bellissima (1951), Senso ...
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TOSI, Piero
Raffaella Di Tizio
Nacque il 10 aprile 1927 a Sesto Fiorentino (Firenze) da Mario, fabbro esperto nella lavorazione artistica del metallo, e Rina Seravalli. Primo di tre fratelli, fin da [...] fedeltà storica ma «gente viva, vera» (P. Tosi, Costume come vita, in Cinema, 136, 25 giugno 1954, p. 359). In questi legato nel cinema a ruoli da commedia, creando «il tipo» de La dolcevita e di Otto e mezzo (Tosi in d’Amico de Carvalho - Vergani ...
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Marcello Mastroianni
È impossibile scrivere di un grande attore separandolo dalle sue interpretazioni. L'attore è un corpo sensibile che si adatta ai diversi personaggi che interpreta, come uno scrittore [...] d'animo di abbandono e rassegnazione che allora si poteva percepire solo in parte. Il mesto, grigio finale di La dolcevita li riassume tutti: ormai i piccoli sogni di provincia sono tramontati, lo scrittore fallito è diventato pubblicitario. Con i ...
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ANIMUCCIA, Giovanni
Liliana Pannella
Nacque a Firenze nei primi anni del XVI secolo. "Inter amoenissimos hortos educatus", come scrisse di lui il Poccianti, egli trascorse in Firenze gli anni giovanili [...] sedici madrigali a 4 voci segue una sestina del Petrarca Alla dolc'ombra;essa inizia con il motivo di una composizione, dallo è una composizione dell'A. ad 8 voci, Signor, dolcevita tace. Tra le più notevoli trascrizioni moderne, sono da ricordare ...
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vita
s. f. [lat. vīta, affine a vivĕre «vivere»]. – 1. In senso ampio, proprietà o condizione di sistemi materiali (i sistemi viventi, dagli organismi unicellulari a quelli pluricellulari più evoluti) caratterizzati da un alto grado di organizzazione...
dolce1
dólce1 agg. [lat dŭlcis]. – 1. Di sapore (di cui è prototipo quello dello zucchero) che costituisce, con l’amaro, il salato e l’acido, una delle quattro sensazioni gustative fondamentali e che viene percepito quando siano eccitati chimicamente...