GEREMIA (ebr. Yirmĕyāhū, o abbreviato Yirmĕyah; greco ‛Ιερεμῖας; Vulgata Jeremias; scrittori cristiani anche Hieremias)
Giuseppe RICCIOTTI
Alfredo Vitti
Profeta israelita, autore del libro della Bibbia [...] , e in moltissimi passi dei suoi scritti affiorano appassionati desiderî di quella dolcevita familiare che egli gustò nella prima giovinezza, senza più goderne nel resto della sua vita. Giacché, a far di questo uomo sereno un apostolo tutto fuoco e ...
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GESSNER, Salomon
Giovanni Vittorio AMORETTI
Paul GANZ
Poeta tedesco, nato a Zurigo il 1° aprile 1730. Per desiderio del padre, che era libraio, si recò nel 1749 a Berlino per esercitarsi nella professione [...] armoniosa e chiara che li rende di facile e piacevole lettura. Malgrado il suo culto per la semplicità dei costumi e la dolcevita dei campi, il G. non credette, come A. Haller, di ritrovare il vagheggiato mondo pastorale intorno a sé, nel suo tempo ...
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WEINHEBER, Joseph
Poeta austriaco, nato a Ottakring (Vienna) il 9 marzo 1892. Dopo aver trascorso molti anni a Vienna, impiegato alle poste, vive dal 1932 a Reichstetten nel Wiener Wald. E legato a Vienna [...] e colorita, sapida e melodiosa lirica dialettale di Wien wörtlich (1935). Ma la sua Vienna non è più la città imperiale dalla dolcevita: è una Vienna che ha veduto il naufragio sociale e politico e la miseria e il disordine del dopoguerra. E dall ...
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Totò
Goffredo Fofi
Nome d'arte di Antonio De Curtis, attore teatrale e cinematografico, nato a Napoli il 15 febbraio 1898 e morto a Roma il 15 aprile 1967. Attraverso la centralità della 'maschera' [...] estro comico impareggiabile continuò a rifulgere. In particolare: Letto a tre piazze (1960) di Steno, Totò, Peppino… e la dolcevita (1961) di Sergio Corbucci, Tototruffa '62 (1961) di Mastrocinque, Totò diabolicus (1962) di Steno, Che fine ha fatto ...
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Gherardi, Piero
Stefano Masi
Costumista, scenografo e arredatore teatrale e cinematografico, nato a Poppi (Arezzo) il 20 novembre 1909 e morto a Roma l'8 giugno 1971. Celebre per la pulizia grafica [...] elicottero. Grazie ai capolavori felliniani conobbe un periodo di grande popolarità, vincendo l'Oscar nel 1961 per i costumi di La dolcevita, nel 1963 per quelli di 8¹/₂ e ottenendo ben sei nominations nel volgere di un quinquennio, fra il 1962 e il ...
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Pinelli, Tullio
Serafino Murri
Autore teatrale e sceneggiatore, nato a Torino il 24 giugno 1908. Attivo nel cinema dai primi anni Quaranta, fra le collaborazioni più importanti e di lunga durata si [...] (1950, codireto con Lattuada) fino a Giulietta degli spiriti (1965), passando attraverso I vitelloni (1953), La strada (1954), La dolcevita (1960) e 8 1/2 (1963), con i quali P. ottenne le sue quattro nominations all'Oscar. Autore di trasposizioni ...
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Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] Mediastoria, cit., p. 136; cfr. Id., Il secolo dei media. Miti, abitudini, mitologie, Milano 2009.
90 T. Subini, Il caso de “La dolcevita”, in Attraverso lo schermo, a cura di R. Eugeni, D.E. Viganò, cit., II, pp. 239-255, in partic. p. 239.
91 Cfr ...
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Dall'alta moda agli street styles: casi e tendenze
Nicoletta Giusti
Emanuela Mora
Simona Segre Reinach
Industria della moda e modernizzazione
La moda incarna e rende visibile in modo esemplare il [...] grande e, grazie anche a Cinecittà, internazionale. Molte case di moda si trovano in via Veneto, la strada della dolcevita e dei grandi alberghi (Capalbo 2012). Gli atelier romani sono frequentati da Ingrid Bergman, Brigitte Bardot, la principessa ...
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Il 43-45
Raffaele Liucci
Il ’43-’45
De Pisis, «malgré les tempêtes»
Nel settembre del ’43, il pittore marchese Luigi Filippo Tibertelli, più noto con il nome d’arte di De Pisis, in fuga dai bombardamenti [...] nazionale e fascista» solo nelle irrealistiche speranze dei suoi promotori(29), non impedirono, tuttavia, il fiorire di una «dolcevita» dei cineasti, che sembrò integrarsi con piacevolezza nel clima da villeggiatura imperante a Venezia per la fascia ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] episodio del collettivo Boccaccio '70, 1962) invasi dai seni giganteschi di Anita Ekberg, una sorta di citazione diretta dalla Dolcevita (1960), il precedente film di Fellini che aveva turbato i sonni dei censori; oppure allo straripante corpo della ...
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vita
s. f. [lat. vīta, affine a vivĕre «vivere»]. – 1. In senso ampio, proprietà o condizione di sistemi materiali (i sistemi viventi, dagli organismi unicellulari a quelli pluricellulari più evoluti) caratterizzati da un alto grado di organizzazione...
dolce1
dólce1 agg. [lat dŭlcis]. – 1. Di sapore (di cui è prototipo quello dello zucchero) che costituisce, con l’amaro, il salato e l’acido, una delle quattro sensazioni gustative fondamentali e che viene percepito quando siano eccitati chimicamente...