Naturalista, nato il 23 agosto 1769 a Montbéliard (Mömbelgard), cittadina del Giura francese, soggetta allora al Württemberg, morto a Parigi il 13 maggio 1832. Entrò alla Karlsschule di Stuttgart e vi [...] dell'organismo, allora dominante, non riuscì a elevare questa branca della biologia a vera dottrina morfologica o delle il primo che si avvalse dellaconoscenza dei fossili nella determinazione delle epoche geologiche. Dalle osservazioni geognostiche ...
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Personaggio del Nuovo Testamento, la cui storia s'intreccia con quella degli apostoli e specialmente di Paolo. Il suo vero nome era Giuseppe, ma fu chiamato B. dagli apostoli: era levita di tribù, cipriota [...] delle orecchie e del cuore; il serpente di bronzo e Mosè che prega con le braccia aperte prefigurano il Cristo sulla croce; ecc. Questa la "perfetta dottrina a causa soprattutto dellaconoscenza del giudaismo e dell'uso del "manuale delle due vie"; ma ...
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IDENTITÀ (dal lat. identitas, corrispondente al gr. ταὐτότης)
Guido Calogero
Termine filosofico indicante in generale l'eguaglianza di un oggetto rispetto a sé stesso. Ma, nel particolare, esso è stato [...] , si vede come essa si rifletta da una parte nella dottrina del cosiddetto giudizio d'identità, o giudizio identico, e dall soggettivo della sofistica, non è più semplicemente temporale e si realizza anche nell'unico momento dellaconoscenza, il ...
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Tanto nell'ambito dei beni materiali quanto in quello dei beni dello spirito, il cui insieme definisce il patrimonio di ciascuno dei popoli della terra, si è da lungo tempo osservata l'innegabile ricorrenza [...] ; la Buckland e il Hambly hanno riveduto l'area diffusiva del tatuaggio; J. Park Harrison della perforazione auricolare; il Dawson della couvade.
La dottrinadella scuola eliolitica è stata accolta con molta freddezza in Europa e negli stessi circoli ...
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Detto il Platone ebraico, nato intorno al 30 a. C. (di stirpe sacerdotale secondo S. Gerolamo), ambasciatore nel 40 d. C. a Caligola, per chiedere la cessazione delle persecuzioni contro gli Ebrei, fu [...] a dimostrare la fallacia e relatività dellaconoscenza sensibile e l'insufficienza della ragione discorsiva; per cui dinanzi e sospeso alla continuità dell'azione divina.
E un altro distacco dalla trascendenza è nella dottrinadell'anima, "impronta e ...
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Nacque da nobile famiglia a Hochheim presso Gotha circa il 1260, ed entrato nell'ordine domenicano, fu successivamente vicario di Turingia, provinciale di Sassonia, vicario generale di Boemia, provinciale [...] essere divino, e dell'immanenza di questo all'essere delle creature e particolarmente dell'anima umana; nell'interpretazione della natura e del significato del Cristo; nella dottrinadella colpa e della redenzione e del valore delle opere. È naturale ...
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Contro la sofistica soggettività del conoscere, Socrate aveva messo in evidenza la imprescindibile universalità dei concetti. Platone dà rilievo alla scoperta di Socrate e vede l'assolutezza di questi [...] cose. Ma svanivano cosi le cose reali, per la conoscenzadelle quali Socrate mostrava necessaria l'universalità dei concetti: l'ideale di azione della intelligenza", il quale è la forma stessa della realtà (Sul concetto delladottrinadella scienza, ...
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. Storia delle religioni. - Da motivi elementari di semplici antitesi cosmiche e naturistiche - estate e inverno, luce e tenebre, cielo e terra, maschio e femmina, ecc. - si svolsero nel pensiero religioso [...] filosofi non scolastici, ed è seguita con grande favore, la vecchia dottrinadelle due verità, una di fede, l'altra di ragione, l'una mondo dell'azione, libero, a un mondo dellaconoscenza, necessario. Tuttavia l'ammissione che a fondamento della ...
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Filosofo e uomo politico, nato a Milano il 7 marzo 1811, morto a Roma nella notte dal 1° al 2 luglio 1876. Prima avvocato, passò poi completamente agli studî filosofici, considerando come proprio maestro [...] sur le principe et les limites de la philosophie de l'histoire (Parigi 1843) il F. accetta la dottrina rosminiana dellaconoscenza: ma poi si arresta alla soggettività del conoscere, pur respingendo l'accusa di scetticismo. Sennonché il fenomenismo e ...
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HELVÉTIUS, Claude-Adrien
Rodolfo Mondolfo
Filosofo, nato a Parigi nel gennaio 1715, morto ivi il 26 dicembre 1771. È uno dei tipici rappresentanti del pensiero francese del sec. XVIII. Nobile e ricco, [...] che ribadisce e sviluppa le sue teorie.
La sua dottrina, in cui fra superficialità e incoerenze tralucono pure interesse determina l'orientamento e gli sviluppi dellaconoscenza, del sentimento e dell'azione. Interesse e passione sono le forze ...
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metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...
stoicismo
s. m. [der. di stoico]. – 1. Dottrina e scuola filosofica fondata in Atene nel 3° sec. a. C. da Zenone di Cizio, sistematizzata da Crisippo di Soli e comprendente tre grandi periodi: s. antico o antica stoa (3°-2° sec. a. C.), s....