GRILLO, Onofrio del
Valentina Gallo
Nacque a Fabriano, da Bernardo Giacinto e dalla nobildonna Maria Virginia Possenti, il 5 maggio 1714. Alla sua seguirono la nascita di Giuseppe e di Caterina che, [...] e P. Comestabili capitano del ghetto. La scelta era stata evidentemente mossa da ragioni economiche: la tassazione sulla popolazione ebraica era infatti grossa fonte di guadagno. La relazione compilata da G. Curti nel periodo di sede vacante (Roma ...
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Protestantesimo. La Riforma
Gianni Long
Gli inizi della Riforma
La Riforma protestante fu l’avvenimento più importante del 16° sec. e si fa risalire all’affissione delle celebri tesi di Lutero nel 1517. [...] particolare la vocalizzazione delle parole ebraiche e la determinazione definitiva del canone ebraico risalivano ai primi secoli dell ’era cristiana. In qualche modo la Bibbia ebraica rischiava di essere posteriore alla degenerazione della Chiesa ...
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CANTONI, Raffaele
Amedeo Tagliacozzo
Nacque a Venezia il 29 febbr. 1896 da Enrico e da Emma Caravaglio. Si diplomò in ragioneria a Padova e si iscrisse nel 1913 alla scuola di applicazione per ingegneri [...] il fascismo, Torino 1961, pp. 426, 475, 478, 481, 487; A. Segre, Per il 30ºcompleanno della Rassegna: Movimenti giovanili ebraici in Italia durante il periodo razziale, in Rass. mensile d'Israel, XXXI (1965), pp. 382-393; U. Nahon, I mille emigranti ...
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ARA, Camillo
Mario Migliucci
Nato a Trieste il 17 genn. 1876, studiò a Vienna, ove si laureò in giurisprudenza nel 1897. Due anni prima era uscito dalla comunità israelitica di cui faceva parte. Partecipò [...] in Italia delle leggi razziali, rappresentò la fine delle sue attività, in quanto fu costretto per la sua origine ebraica ad abbandonare tutti gli incarichi. Scoppiata la guerra e successivamente occupata Trieste dalle truppe tedesche nel 1943, egli ...
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Gerusalemme
Silvia Moretti
Città della Palestina centrale (704.900 ab. nel 2004), proclamata da Israele propria capitale unita e indivisibile nel 1980, ma il cui status non è riconosciuto in sede internazionale [...] le moschee di ̔Umar e al-Aqṣā, il cuore della città vecchia (settembre 1996), in seguito la costruzione di un quartiere ebraico sulla collina di Har Homa, Abu Ghneme per i palestinesi, a sud-est della città (febbraio-marzo 1997), infine l'ampliamento ...
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La nozione di a. consiste specificamente nella distribuzione della capacità di scrivere e di leggere nelle diverse età e società dalle origini della scrittura sino ai giorni nostri; in quanto tale essa [...] 1760. In Europa, e poi anche negli Stati Uniti, esisteva inoltre e operava da secoli una comunità, quella ebraica, tradizionalmente e profondamente alfabetizzata in funzione della lettura, dello studio e della esegesi dei libri sacri; questa tipica ...
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YEMEN (XXXV, p. 834; App. II, 11, p. 1135; III, 11, p. 1142)
Paolo Minganti
Giovanni Garbini
A partire dal novembre 1962 il regno yemenita è divenuto una Repubblica araba. Al censimento del 1975 la [...] archeologica è stata sempre accompagnata dalla raccolta di materiale epigrafico, in cui spiccano una bilingue sabeo-ebraica, alcune iscrizioni frammentarie in gecez e un'iscrizione latina (ancora inedita). Particolarmente ricca di pezzi di ...
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Pio XII
Francesco Traniello
Eugenio Pacelli nacque a Roma il 2 marzo 1876 da Filippo e da Virginia Graziosi. La sua era una famiglia di piccola nobiltà pontificia, originaria di Acquapendente, distintasi [...] "dittatura del proletariato", senza tralasciare d'insistere, nelle sue relazioni alla Segreteria di Stato, sulla componente ebraica del bolscevismo dilagante; ma nello stesso tempo addebitò il movimento consiliare, oltre che alla propaganda comunista ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La politica e l’istituzionalizzazione della scienza nell’età delle riforme
Calogero Farinella
Nei Primi disegni della repubblica letteraria d’Italia (1703), manifesto del rinnovamento culturale italiano, [...] nuova sede e l’avvio di insegnamenti di astronomia, botanica, fisica sperimentale, chimica, diritto municipale, storia ecclesiastica ed ebraica, ma era una riforma solo parziale, non prevedendo l’aumento di stipendi, il cambiamento delle modalità di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Carlo Cattaneo
Frédéric Ieva
Una consolidata tradizione storiografica era solita presentare il milanese Carlo Cattaneo come il ‘grande vinto’ dell’epoca risorgimentale: la sua posizione federalista [...] ).
Quando uscì, il saggio – che aveva il pregio di delineare un vero e proprio «quadro generale e dettagliato della condizione ebraica in Europa alla metà degli anni Trenta» (Albertoni, in Cattaneo, Milano e la Lombardia, 2005, p. 18) – fu accolto da ...
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ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.
ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...