CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] istituzioni culturali e giardini suburbani, e soprattutto Isfahan, che si sviluppò a partire da un'antica c. doppia, formata dai borghi contigui di Yahūdiyya ebraico e di Jay sasanide, unificata nel segno dell'Islam con la creazione di un nuovo ...
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COLONIA
A. Tomei
(lat. Colonia Ara Claudia Agrippinensium; ted. Köln)
Città della Germania (Nordrhein-Westfalen), situata sul Reno.
Archeologia e Architettura
L'oppidum romano, fondato all'epoca dell'imperatore [...] ambiente rettangolare, forse con sostegni interni lignei, ricostruito nel sec. 12° sulle antiche fondazioni (Doppelfeld, 1959). Nelle immediate vicinanze era la mikwe, il bagno di culto ebraico, forse del sec. 10°, dotata di un pozzo profondo m. 16 ...
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BOLOGNA
R. Grandi
(lat. Bononia)
Città dell'Italia settentrionale, capoluogo dell'Emilia Romagna, situata nella pianura padana allo sbocco delle valli del Reno e del Savena.
Storia e urbanistica
La [...] lombardo e dell'episcopato locale, le reliquie dei ss. Vitale e Agricola in un cimitero ebraico e le avrebbe traslate sul luogo dell'antico tempio di Iside, dove si era costituita una necropoli cristiana. Attorno a quel primo centro devozionale ...
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Decadentismo
Mario Praz
sommario: 1. Termini del decadentismo. 2. Diverse fasi del decadentismo? 3. Estensione della parola ai tempi moderni. 4. La nevrosi. 5. Precursori. 6. Flaubert, Gautier, Baudelaire. [...] mitteleuropea: ‟Forse è stato proprio il filone ebraico e mitteleuropeo a provocare una svolta decisiva Quaglino (I Modi. Anime e simboli, Milano 1896), o ‟Ne l'antico giardino abandonato / ove fioriscon selve di rosai / taciono le fontane" di G ...
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COPTI
L. D'Adamo
Il termine C. indica gli Egiziani di religione cristiana, gli unici tra gli abitanti dell'od. Egitto che possono essere considerati a buon diritto i discendenti degli antichi Egizi. [...] I defunti venivano collocati in profondi loculi (ebraico koqim) aperti sul lato corto, spesso ordinati altro pezzo di notevole qualità (Ravenna, Mus. Naz.) scene dell'Antico e del Nuovo Testamento, eseguite con grande cura benché in forme ...
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PERUGIA
A. Caleca
(lat. Perusia; Peroscia nei docc. medievali)
Capoluogo dell'Umbria, centro di origine umbra e fiorente città in epoca etrusca e poi romana, nella Tarda Antichità assurse al ruolo di [...] l'abitato si estese sempre di più fuori della cerchia di mura antiche, lungo gli assi stradali in corrispondenza delle cinque porte, formando così è attestata da codici come la Mishnēh Tōrāh in ebraico (Gerusalemme, Hebrew Univ., hebr. 4° 1193).
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APOCALISSE
P. K. Klein
L'A. è un genere letterario giudaico-protocristiano che ha per contenuto la rivelazione (in gr. ἀποϰάλυψιϚ) di eventi passati, presenti e futuri: in particolare la predizione [...] d.C., appartiene sostanzialmente, oltre al libro di Daniele dell'Antico Testamento, anche l'A. di Giovanni, scritta intorno al un braciere per l'incenso un rito di espiazione per il popolo ebraico colpito da un flagello (Nm. 16, 11-12). Di analoga ...
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ARABI
A.M. Piemontese
Una trattazione sistematica del contributo degli A. alla civiltà artistica del Medioevo è data sotto le voci specifiche dedicate all'argomento (dinastie e aree geografiche), ove, [...] teologo e famoso medico ebreo, scrisse la sua opera in ebraico e in arabo. Questi pochi esempi sono sufficienti a dimostrare come meridionale, in F. Gabrieli, U. Scerrato, Gli Arabi in Italia (Antica Madre, 5), Milano 1979 (19852), pp. 611-628; J. ...
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CIBORIO
A.M. D'Achille
Struttura quadrangolare fissa che sormonta l'altare, in genere aperta da ogni lato e costituita da quattro sostegni sorreggenti una copertura, che si riducono a due nei casi in [...] sepoltura e della risurrezione di Cristo e nello stesso tempo l'arca dell'Antico Testamento in cui erano racchiuse le reliquie -, il termine viene ricondotto all'ebraico: "cib enim est arca, uri autem illuminatio vel lumen Domini" (Pétridès, 1905, p ...
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ENCICLOPEDIA
S. Carboni
Il termine moderno e., sconosciuto in epoca medievale e usato in italiano per la prima volta da Galileo Galilei (1564-1642), indica un'opera scritta nella quale la conoscenza [...] ai venti di Isidoro, in modo che il loro numero coincidesse con quello dei libri dell'Antico Testamento e con il numero delle lettere dell'alfabeto ebraico.Nelle illustrazioni del De rerum naturis sono evidenti sia l'origine isidoriana sia la nuova ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...