MANIN, Daniele
Michele Gottardi
Nacque a Venezia il 13 maggio 1804, terzogenito di Pietro di Ludovico e Anna Maria Bellotto.
Il nonno paterno, di origine veronese e di religione ebraica, si chiamava [...] originale grazie alla conoscenza di almeno tre lingue straniere: francese, inglese e tedesco, oltre a latino, greco ed ebraico. Tale padronanza linguistica gli permise di venire a contatto con i classici della letteratura e della filosofia, italiani ...
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GALIANI, Ferdinando
Silvio De Majo
Nacque a Chieti il 2 dic. 1728, da Matteo, regio uditore in quella città, e da Anna Maria Ciaburri.
Dopo aver seguito gli spostamenti professionali del padre a Lecce, [...] zio, ispirata alla nuova visione scientifica di Newton e Locke. Studiò al tempo stesso lettere italiane e latine, greco ed ebraico, matematica, filosofia e scienze naturali, diritto ed economia. Ottimi furono i maestri di cui, insieme con il fratello ...
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TIPOGRAFIA
Luigi PAMPALONI
Tammaro DE MARINIS
Francesco VATIELLI
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. È l'arte di comporre e stampare libri o altri lavori per mezzo di tipi, cioè di caratteri mobili. Con tale nome si indica anche [...] M. Steinschneider dà i nomi dei tipografi ebrei (circa 700, dal sec. XV al sec. XVIII) e quelli di cristiani che stamparono in ebraico (in numero di 232), fra questi Daniele Bomberg di Anversa a Venezia (1516-1548); G. G. Facciotto ed Antonio Blado a ...
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FOLLINI, Bartolomeo
Carlo Fantappiè
Nacque a Firenze il 15 febbr. 1745 da Francesco, cittadino fiorentino, e da Maria Teresa Mori. Durante l'infanzia ebbe per maestri privati i sacerdoti P. Barsi e [...] F. Petrini e quella morale dal padre O. Manetti delle Scuole pie. Infine, apprese i primi elementi di greco e di ebraico da A. Bartoli e dal vallombrosano R. Mori. Ordinato sacerdote, fu richiesto come segretario dal consigliere senatore F. Incontri ...
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Organizzazione dei Paesi arabi il cui nome ufficiale è Lega degli Stati arabi (Jāmi‘at al-Duwal al-‘Arabiyya). Fu costituita al Cairo nel marzo 1945 da Egitto, Arabia Saudita, Transgiordania (poi Giordania), [...] si proponeva di favorire la liberazione dei paesi arabi non ancora indipendenti e di impedire la creazione dello Stato ebraico in Palestina, allora sotto il mandato britannico. La questione palestinese è rimasta poi il punto centrale di convergenze e ...
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FALCO, Mario
Francesco Margiotta Broglio
Nacque a Torino l'11 marzo 1884 da Achille, torinese, commerciante, con interessi anche in Estremo Oriente, e da Annetta Pavia, di Casale Monferrato. Secondogenito [...] F., in Il Diritto ecclesiatico, LIV (1943), pp. 332 s., citati nel testo, vanno aggiunti tra quelli di argomento ebraico: In memoria degli ebrei della Comunità di Torino caduti in guerra, Torino 1921; Il nuovo ordinamento delle Comunità israelitiche ...
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DONATI, Sebastiano
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Ombreglio di Brancoli (Lucca) il 21 nov. 1711 da Donato e da Maria Benedetta Lemucchi (cfr. l'atto di battesimo presso la parrocchiale di S. Pietro [...] i numerosi viaggi di studio effettuati insieme. Infine attese allo studio della lingua francese e di qualche rudimento d'ebraico, nonché della teologia morale con il domenicano S. M. Mansi.
Dal 1733, divenuto sacerdote, insegnò belle lettere nelle ...
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teocrazia
Marzia Ponso
Il governo in nome della divinità
Il termine teocrazia indica un ordinamento politico in cui il potere è esercitato in nome di Dio da coloro che si definiscono suoi rappresentanti, [...] erano organizzati come teocrazie l’Egitto dei faraoni (Egizi) – adorati come dei e coadiuvati dai sacerdoti nel governo –, il popolo ebraico – che riconosceva come re o Dio stesso o i suoi prescelti, quali Davide e Salomone – e, per certi aspetti, l ...
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URBANISTICA (XXXIV, p. 768)
Luigi Piccinato
L'intensificazione, il rafforzamento ed il continuo allargarsi dei rapporti di interdipendenza tra tutte le sfere dell'attività conseguenti alla prima rivoluzione [...] o comunque sviluppare le zone assegnatele. Le vendite sono permesse solo nei confronti di istituti statali o del Fondo nazionale ebraico: negli altri casi la terra viene ceduta solamente in uso temporaneo per 45 anni, termine che al massimo può ...
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SPONSALI
Edoardo Volterra
. Diritto babilonese. - Il matrimonio babilonese, quale appare dal codice di Hammurabi, ha base nella compera della donna e, per quanto ormai il prezzo (tiréatu) abbia perduto [...] col suo pagamento effettivo. Il fidanzamento è accompagnato da atti simbolici e da regali al padre della sposa.
Diritto ebraico. - Il diritto mosaico presenta uno stretto parallelismo col diritto del codice di Hammurabi. Anche qui il fidanzamento ha ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.