ḤĪRĀM
G. Garbini
M Metallurgo fenicio, di Tiro, vissuto nel X sec. a. C. Di lui sappiamo soltanto che dal re di Tiro Ḥīrām fu mandato a Gerusalemme per costruire gli arredi sacri del nuovo tempio innalzato [...] oggetti costruiti da Ḥ. la Bibbia fa una descrizione abbastanza particolareggiata, ma la difficile interpretazione del testo ebraico rende impossibile una loro ricostruzione del tutto soddisfacente, per quanto essa risulti ad ogni modo conforme alle ...
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SALTERIO
K. Corrigan
Libro in cui sono raccolti i centocinquanta salmi dell'Antico Testamento, recitati nella liturgia cristiana nel corso della settimana secondo le varie ore canoniche.Tradizionalmente [...] singoli salmi erano letti come metafore e prefigurazioni cristiane; lo stesso Davide era considerato tipo di Cristo.Il testo ebraico dei salmi raggiunse l'Occidente latino attraverso le traduzioni svolte da s. Girolamo nel sec. 4°, delle quali due ...
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CASTELLAZZO, Mosè da
Amedeo Tagliacozzo
Figlio di Abraham Sachs, rabbino di origine tedesca assai stimato nelle comunità ebraiche dell'Italia settentrionale, nacque probabilmente a Cremona intorno al [...] C. abbia appreso li i primi rudimenti dell'arte pittorica, illustrando i libri che questi stampatori andavano pubblicando in ebraico.
La famiglia Sachs godeva di un'agiata posizione economica dovuta alla partecipazione in alcuni banchi di pegno in ...
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Nelle religioni monoteistiche, essere supremo, concepito e spesso adorato universalmente come eterno, creatore e ordinatore dell’Universo. Nelle religioni politeistiche, ciascuno degli esseri venerati [...] morali e le azioni attribuite agli dei sono umane. Ciò si verifica, entro certi limiti, anche presso il popolo ebraico, il cui monoteismo si distingue nettamente nell’ambito dell’antichità precristiana.
Il pensiero greco pone il problema dell’origine ...
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GADDI, Niccolò
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze il 12 ott. 1537 (Arch. di Stato di Firenze, Tratte, 81, c. 234) da Sinibaldo di Taddeo e da Lucrezia di Matteo Strozzi.
La famiglia Gaddi aveva occupato [...] codici danteschi.
L'educazione del G. fu indirizzata al conseguimento dello status ecclesiastico; verso il 1550 studiava latino ed ebraico sotto la guida di Francesco Vagnucci, autore, tra l'altro, di una traduzione delle opere di Giuseppe Ebreo con ...
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SPIRA
D. von Winterfeld
(ted. Speyer; lat. Noviomagus, Civitas Nemetum, Augusta Nemetum)
Città della Germania (Rheinland-Pfalz), situata sulla sponda occidentale del Reno.L'antica Noviomagus dei Galli [...] nel 1111 Enrico V le diede il primo privilegio cittadino; in quegli stessi anni S. diveniva sede di un cospicuo insediamento ebraico, di cui si sono conservati un bagno del 1100, detto Mikwe, sotterraneo e con atrio voltato, nonché il muro orientale ...
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Alfabeto
A. Petrucci
G. Tamani
A.M. Piemontese
H. Gustavson
PARTE INTRODUTTIVA
di A. Petrucci
Ogni a. è un sistema di segni dotato, in quanto tale, di una forte valenza simbolico-figurativa, e quindi [...] , The Development of Hebrew Lettering, Ariel 37-39, 1976, pp. 4-28.
G. Tamani, Un nuovo strumento per lo studio della miniatura ebraica, Annali di Ca' Foscari 20, 1981, 2, pp. 101-115.
C. Sirat, La lettre hébraïque et sa signification - L. Avrin ...
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CALENDARIO
M. Mihályi
Sistema convenzionale di misura del tempo, con un intervallo base che è l'anno. Il termine deriva dal lat. calendarium 'registro di conti', in rapporto al pagamento degli interessi [...] come c. giuliano, in quanto riformato da Giulio Cesare nel 46 a.C., subendo in parte anche l'influsso del c. ebraico, ed è fondamentalmente un c. solare. Il c. romano era illustrato preferibilmente con il solo Zodiaco o con le immagini delle Stagioni ...
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BET SHE‛ARĪM (eb. Bēt She‛arīm)
M. Avi-Yonah
Città giudaica di epoca romano-bizantina, di cui restano le rovine nella località di Sheikh Ibreik, 20 km a E di Haifa, al limite O della "Pianura Grande", [...] Le pareti delle catacombe contengono alcune centinaia di iscrizioni, di cui circa l'80% sono in greco; le altre sono in ebraico, aramaico, palmireno e himiaritico. Dal punto di vista della storia dell'arte, l'interesse principale del cimitero di B. S ...
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GRASSINI, Margherita
Simona Urso
Nacque a Venezia l'8 apr. 1880 da Amedeo e Emma Levi.
Era la quarta figlia - dopo Nella, Lina e Marco - di una ricca famiglia ebrea profondamente ortodossa e molto nota [...] , in città, una posizione di assoluto prestigio, ulteriormente accresciuta quando, nel 1894, la famiglia abbandonò il ghetto ebraico per trasferirsi a palazzo Bembo. Tale posizione gli permise di provvedere nel modo migliore all'istruzione della G ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.