BALBO, Prospero
Francesco Sirugo
Nato a Chieri il 2 luglio 1762 da Carlo Gaetano e da Paola Benso, all'età di tre anni, per la morte del padre, fu accolto in casa del conte G. B. Lorenzo Bogino, secondo [...] ". Come, per contrasto, al regime della "mesta" più che a fattori esogeni, dalle guerre alla cacciata di mori ed ebrei alle migrazioni demografiche verso le Americhe, si doveva l'arretratezza e la miseria delle regioni della Spagna centrale (Torino ...
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F., così chiamato dal nonno paterno Fernando I d'Aragona, era l'unico figlio maschio, illegittimo, di Alfonso V d'Aragona. Essendo F. nato a Valencia, si era supposto che la madre, Gueraldona Carlino, [...] in domanio che sotto Signori per i tristi tractamenti che hanno da loro". All'interno di queste Comunità urbane gli ebrei in particolare avevano motivo di apprezzare la protezione loro accordata sull'esempio di Alfonso, protezione che li metteva in ...
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Gli accordi di Villa Madama: dalla Costituente a Craxi
Alessandra Berto
Premesse
Sebbene il problema della revisione del Concordato fra la Repubblica italiana e la Santa Sede sia stato affrontato solo [...] tedesco Rolf Hochhuth. Il tema che trattava dei presunti silenzi di Pio XII di fronte al dramma patito dagli ebrei durante la Seconda guerra mondiale si dimostrava un argomento spiacevole e spinoso. Per questo l’autorità pubblica sperò di eluderne ...
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FEDERICO II Gonzaga, duca di Mantova e marchese del Monferrato
Gino Benzoni
Gonzaga, A lungo sospirato dai genitori, il marchese di Mantova Francesco e Isabella d'Este, relativamente allietati, nei [...] idraulico-agraria; l'utilizzo dei dazi a garantire il grosso del flusso delle entrate; la relativa protezione accordata agli ebrei (ai quali, se impose il berretto giallo nel 1531, lo fece sostituire, a diminuzione delle molestie da questo suscitate ...
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Nobiltà
Claudio Donati
Introduzione
Chi si proponga di fornire una definizione della nobiltà che ne consideri al tempo stesso le caratteristiche strutturali e l'evoluzione storica, deve preliminarmente [...] gli infedeli; tutti gli altri, i marranos, che non andavano in guerra, avevano nelle loro vene sangue musulmano o ebreo. In tal modo nella Spagna del Cinquecento il carattere militare tipico di gran parte delle nobiltà europee assunse un connotato ...
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AMENDOLA, Giorgio
Michele Fatica
Nacque a Roma il 21 nov. 1907 da Giovanni Battista, più noto come Giovanni (sul quale si veda la voce di G. Carocci, in Diz. biogr. degli Italiani, II, pp. 761-765), [...] che fosse stato proprio il presidente di questa, L. Campolonghi, a imporre l'A. come direttore) e con alcuni ricchi ebrei di origine italiana, passati all'antifascismo dopo le leggi razziali. All'iniziativa non era mancato l'assenso della residenza ...
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Eresie
AAntonia Fiori
Dal momento dell'incoronazione romana fino alla scomunica del 1239, la repressione delle eresie impegnò Federico II in un'articolata attività legislativa, tanto imperiale quanto [...] poco a che fare con motivazioni teologiche. Basti pensare che non solo egli aveva mostrato tolleranza nei confronti di ebrei e saraceni, ma, pochi anni dopo la condanna da parte del IV concilio lateranense della dottrina trinitaria di Gioacchino ...
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Voltaire e gli illuministi francesi
Heinrich Schlange-Schöningen
Costantino fu per molto tempo venerato come il liberatore della Chiesa perseguitata e come il primo imperatore cristiano, ma nell’Illuminismo [...] il divieto di sacrifici e la distruzione di templi37. Con la forza egli avrebbe voluto convertire al cristianesimo anche gli ebrei: «Voilà la douceur Evangélique que le Christianisme avoit inspiré à Constantin par la voie de ces Évêques dont il se ...
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VIABILITÀ, REGNO D'ITALIA E REGNO DI GERMANIA
TThomas Szabó
Federico II aveva ereditato un Impero che si estendeva dal Mare del Nord fino alla Sicilia e dalla contea di Borgogna e dalla Provenza fino [...] treuga Dei francese, istituendo una pace generale che includeva sia uomini ‒ chierici, monaci, contadini, cacciatori, pescatori, ebrei ‒ sia strumenti e luoghi ‒ aratri, chiese, cimiteri, mulini, villaggi all'interno delle loro recinzioni ‒ nonché le ...
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La storiografia anglofona su Costantino nel XX secolo: linee di sviluppo
Francesco Ziosi
Molte tra le pagine migliori della storiografia del Novecento sul Tardoantico sono scritte in inglese. Questo [...] di sua docenza torinese. L’arrivo di Momigliano in Inghilterra corrisponde solo cronologicamente all’afflusso di tanti studiosi ebrei in fuga dalla Germania nazista: la fama di Momigliano è assai meno solida, internazionalmente, rispetto ai molti ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...