Faenza, Roberto
Federica De Paolis
Regista e sceneggiatore cinematografico e televisivo, nato a Torino il 21 febbraio 1943. Nella sua attività si possono individuare due fasi: la prima fortemente caratterizzata [...] di J. Oberski, di cui F. ha firmato, in collaborazione, anche la sceneggiatura, racconta la storia di un bambino ebreo internato in un campo di concentramento nazista durante la Seconda guerra mondiale che, per sopportare lo stato di costrizione ...
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Helm, Brigitte
Federica Pescatori
Nome d'arte di Brigitte Eva Gisela Schittenhelm, attrice cinematografica tedesca, nata a Berlino il 17 marzo 1906 e morta ad Ascona (Svizzera) l'11 giugno 1996. Sebbene [...] . Wilde scritto da Thea von Arbou. Nello stesso anno la H., sciolto il contratto con l'UFA, sposò un industriale ebreo e, critica nei confronti del nazismo, abbandonò la Germania, trasferendosi prima a Monaco di Baviera, poi in Svizzera; con limitate ...
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Goetzke, Bernhard
Serafino Murri
Attore cinematografico tedesco, nato a Danzica il 5 giugno 1884 e morto a Berlino Ovest il 7 ottobre 1964. Di formazione teatrale, offrì le sue prove migliori nel periodo [...] , per lo più in ruoli di secondo piano, a opere di chiaro appoggio al regime, come Jud Süss (1940; Süss l'ebreo) e Der grosse König (1942; Il grande re) di Veit Harlan, ma anche a produzioni spettacolari come Münchhausen (1943; Le avventure ...
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Deutsch, Ernst
Serafino Murri
Attore cinematografico boemo, nato a Praga il 16 settembre 1890 e morto a Berlino il 22 marzo 1969. Tra i massimi interpreti del cinema espressionista nell'epoca d'oro [...] man, lavorò in Germania con Pabst nel film in costume di matrice antirazzista Der Prozess, interpretando il personaggio dell'ebreo Schraf. Tra i film del periodo europeo (oltre al coinvolgimento, nel 1957, nel progetto di Pabst, mai realizzato, di ...
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Werner, Oskar
Francesco Costa
Nome d'arte di Oskar Josef Bschliessmayer, attore teatrale e cinematografico austriaco, nato Vienna il 13 gennaio 1922 e morto a Marburgo il 23 ottobre 1984. Formatosi [...] l'avvento di un papa dell'Est. Con Voyage of the damned (1976; La nave dei dannati) di Stuart Rosenberg chiuse la sua carriera cinematografica impersonando un medico ebreo costretto a lasciare la Germania nazista insieme alla moglie (Faye Dunaway). ...
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Regista cinematografico e teatrale italiano (n. Piacenza 1939). L'orizzonte dei conflitti familiari, il gioco della sessualità, l'ombra della morte, la presenza costante della pratica psicoanalitica sono [...] nel 2023 si è aggiudicato il David di Donatello per la miglior regia; Rapito (2023), film ispirato alla storia del bambino ebreo Edgardo Mortara, in concorso al Festival di Cannes dello stesso anno, premiato con 7 Nastri d'argento (tra cui quelli per ...
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Lumet, Sidney
Emiliano Morreale
Regista teatrale, televisivo e cinematografico statunitense, nato a Philadelphia il 25 giugno 1924. Autore fortemente legato al teatro per formazione personale e culturale, [...] di una guerra nucleare scatenata per errore; The pawnbroker (1965; L'uomo del banco dei pegni), sulla figura di un ebreo sopravvissuto al campo di concentramento, che vive l'incubo del ricordo nel degradato quartiere di New York dove lavora; The hill ...
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Costa-Gavras, Constantin
Alessandra Levantesi
Nome d'arte di Konstantinos Gavras, regista cinematografico greco, naturalizzato francese, nato a Loutra Iraias (Atene) il 13 febbraio 1933. Si è imposto [...] risulta invece sufficientemente equilibrato nel successivo film americano di C.-G., Hanna K. (1983), in cui un'avvocatessa ebrea (Jill Clayburgh) cade in crisi di identità dopo aver assunto la difesa di un palestinese accusato di terrorismo. Nominato ...
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Giannini, Giancarlo
Attore cinematografico e teatrale, nato a La Spezia il 1° agosto 1942. Spiccato talento comico, energia espressiva e virtuosismo mimetico sono gli elementi che caratterizzano la personalità [...] (1979) di Elio Petri, al tragico personaggio interpretato in Lili Marleen (1981) di Rainer Werner Fassbinder, un musicista ebreo svizzero, amante della protagonista (Hanna Schygulla). In Mi manda Picone (1984) di Nanni Loy ha reso magistralmente gli ...
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Guinness, Sir Alec
Bruno Roberti
Attore teatrale e cinematografico inglese, nato a Marylebone (Londra) il 2 aprile 1914 e morto a Midhurst (Sussex) il 5 agosto 2000. Nella molteplice diversità dei ruoli [...] in luce. Dietro un perfetto trucco, marcato a renderlo una 'icona' fosca e pittoricamente bizzarra, G. seppe conferire all'ebreo Fagin tratti interiori complessi e intriganti, laddove i dettagli mobili del volto, il luccicchio degli occhi rapaci, le ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
giudeo
giudèo (ant. o pop. giudìo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Iudaeus, gr. ᾿Ιουδαῖος, propr. «appartenente alla tribù di Giuda (personaggio biblico, quarto figlio del patriarca Giacobbe)»]. – 1. In senso stretto, denominazione con cui...