PROTEZIONISMO
Riccardo Faucci e Guido Pescosolido
Protezionismo
di Riccardo Faucci
Definizione
Con il termine 'protezionismo' si intende quel complesso di politiche economiche, doganali o no (le cosiddette [...] G. Fuà, vol. II, Gli aspetti generali, Milano 1974, pp. 241-259.
Pescosolido, G., L'economia italiana dal 1861 al 1914 e i suoi rapporti con l'economiaaustriaca, in "Clio", 1988, n. 1, pp. 23-35.
Pescosolido, G., Agricoltura e industria nell'Italia ...
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razionalità Facoltà propria degli esseri dotati di ragione.
Economia
La r. è una caratteristica dell’homo oeconomicus. Nella teoria economica tradizionale e moderna si distinguono due approcci alla r.: [...] riguarda la r. dell’azione umana, il termine deriva dalla teoria economica, dove è stato introdotto per designare il comportamento tipico dell’agente che elaborate originariamente nella scuola austriaca di economia, Weber definì razionale quell ...
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Economia
Alessandro Roncaglia
Paolo Sylos Labini
Le basi concettuali dell'economia: l'oggetto e il metodo. L'economia e la storia. L'economia e le altre scienze sociali
Su quali siano l'oggetto e il [...] fondatori di nuove scuole di pensiero: Schumpeter e Keynes.
Joseph Schumpeter e lo sviluppo ciclico dell'economia
L'economistaaustriaco Joseph Schumpeter (18831950) si contrappone alla tradizione marginalista (di cui pure dichiara di accettare le ...
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Economia
In economia, la nozione di b. indica la necessità (o la carenza) dei consumi necessari per la continuazione della vita e la partecipazione alla società con requisiti minimi di dignità. Al livello [...] usata da Carl Menger e altri autori della scuola austriaca, b. indica in senso lato la sensazione di desiderio dei diversi b. e agire nella produzione e nello scambio. In economia dello sviluppo, l’approccio dei b. primari è una metodologia per ...
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Economista e uomo politico italiano (Palermo 1810 - Venezia 1900). Di profonda fede liberale e di potente ingegno, è il più autorevole rappresentante della scuola classica in Italia.
Vita
Incarcerato [...] del valore, basata sull'oggettivo costo di produzione, e quella soggettiva della scuola austriaca, fondata sull'utilità marginale. Importanti anche le Lezioni di economia politica (ed. crit. 1935), i molti articoli, quasi sempre polemici, e i saggi ...
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Economista e uomo politico (Frascati 1857 - Milano 1924), figlio di Diomede. Rielaboratore geniale della scuola marginalistica austriaca, nella sua prosa, economica e politica, breve, nuda, tagliente, [...] la sua passione politica. Senatore nel 1923, presiedette il Comitato per le economie e quello per la ricostruzione finanziaria della Repubblica austriaca. Come economista non appartenne a nessuna scuola, sebbene sia stato spesso classificato tra i ...
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Economista italiano (Modena 1865 - Firenze 1944); docente di scienza delle finanze e di economia politica nelle univ. di Siena (1889) e di Napoli (1899-1938); socio nazionale dei Lincei (1913-38). Seguì [...] con i risultati più sicuri della nuova scuola austriaca e contribuì alla diffusione in Italia dell'indirizzo soggettivistico. Accanto ad opere teoriche, analitiche (Teoria del valore, 1889; Teoria economica delle macchine, 1891; Di alcune questioni ...
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Dall’originario significato di dischetto di metallo coniato per le necessità degli scambi, avente lega, titolo, peso e valore stabiliti, per estensione tutto ciò che, nei vari periodi e paesi, funge da [...] invece la cosiddetta teoria della utilità marginale, alla cui elaborazione contribuirono in particolare gli economisti della scuola austriaca. Questa teoria ha avuto diverse formulazioni, distinguibili a seconda che riferissero il valore della ...
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utilità Nel linguaggio economico, il piacere che procura o può procurare a un soggetto un dato bene o servizio in quanto da lui ritenuto idoneo ad appagare un suo bisogno presente o futuro. L’u. è, quindi, [...] consumo. I primi contributi significativi in questo campo furono quelli dell’economista francese A.-J. Dupuit (1844), che si servì del di equilibrio tra due beni, mentre l’esponente della scuola austriaca C. Menger (1871) estese il principio dell’u. ...
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Economista (Vienna 1899 - Friburgo in Brisgovia, 1992). Esponente di rilievo della scuola economicaaustriaca, ne ha sviluppato gli indirizzi teorici collegando le teorie dei prezzi, del capitale, del [...] . Nel 1974 gli è stato assegnato, insieme a Gunnar Myrdal, il premio Nobel per l'economia.
Vita e pensiero
Direttore dell'Istituto austriaco di ricerche economiche (1927-31), poi emigrato, ha insegnato alla London school of economics (1931-50), su ...
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marginalismo
s. m. [der. di marginale]. – Teoria economica sviluppatasi nella seconda metà dell’Ottocento, che si fonda sul concetto di utilità marginale, cioè sull’incremento di soddisfazione che il consumatore ricava da una nuova dose di...
politica
polìtica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. politico (sottint. arte); cfr. gr. πολιτική (τέχνη)]. – 1. a. La scienza e l’arte di governare, cioè la teoria e la pratica che hanno per oggetto la costituzione, l’organizzazione, l’amministrazione...