CANEPA, Luigi
Giuliana Scappini
Nacque a Sassari il 15 genn. 1849 da Francesco e da Angela Solari. Rivelò spiccate tendenze musicali in precocissima età tanto che a otto anni iniziò lo studio del flauto [...] del Politeama sassarese, inaugurato con il Riccardo III).Non trascurò completamente la composizione e scrisse ancora una Messa e due Elegie funebri:una Per la morte di Nino Bixio, in occasione dell'arrivo a Genova delle ceneri del generale; l'altra ...
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Nome che designa le tribù germaniche di Angli, Sassoni e Iuti che dalle regioni dell’Elba e del Weser migrarono nella Britannia nei sec. 5° e 6°. I primi colonizzarono l’Anglia orientale e le regioni settentrionali [...] originata da riti funebri di cremazione dei guerrieri si emancipò in età imprecisabile dal rituale come lirica a sé. Famose elegie sono L’errante, Il lamento di Deor, L’esiliata, Il navigatore, La città diruta. Il carattere tardo, non primitivo, di ...
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GOETHE, Johann Wolfgang von
Arturo FARINELLI
Poeta universale che, nel secolo dell'illuminismo, all'alba della fervida aspirazione romantica, riproduce il vasto e universale mondo della conoscenza vagheggiato [...] il ricordo, il conforto della rinomanza - "solo la Musa accorda alla morte una sembianza di vita".
Così ora si tempra a elegia l'inno del grande affermatore della vita. Ancora sempre il cuore del poeta s'infiamma; s'accosta a lui Bettina Brentano ...
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Nell'antichità greco-romana. - Gli attori del teatro greco non furono mai in numero superiore a tre. L'introduzione del primo attore viene dalla tradizione attribuita a Tespi: con questa introduzione il [...] fatto che le composizioni dialogate, dette (come i loro interpreti) mimi tanto nell'antichità quanto nel Medioevo, e le commedie-elegie medievali, fossero destinate alla privata lettura o alla pubblica recitazione. Pare che, nel Medioevo, le commedie ...
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Principe dei poeti giambici, può anche esser detto col Crusius, senza iperbole, il fondatore della lirica greca. Nacque nell'isola di Paro, una fra le maggiori Cicladi. La cronologia, malcerta per gli [...] : A., arbitro d'ogni legge metrica, seppe dare a' suoi trimetri, ai tetrametri, agli epodi varietà di tono non minore che alle elegie, ed esprimere ciò che voleva, dove più voleva.
Musica. - Tutta la poesia greca ebbe, com'è noto, almeno nell'età più ...
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FOSCOLO, Ugo
Ireneo Sanesi
Il 6 febbraio del 1778, da Andrea Foscolo e da Diamantina Spathis, nacque, nell'isola di Zante, il poeta, al quale i genitori imposero il nome, tradizionale nella famiglia [...] per la qual cosa non sarà da insistere soverchiamente sulla comune osservazione critica che la sobria, pacata, serena, quasi fredda eleganza di queste odi contrasta, da una parte, ai fremiti e agli spasimi e ai ruggiti delle infocate lettere d'amore ...
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HURTADO DE MENDOZA, Diego
Salvatore Battaglia
Scrittore e diplomatico spagnolo, nato a Granata alla fine del 1503, morto a Madrid il 14 agosto 1575. Della più eletta aristocrazia cortigiana di Spagna [...] ed espressamente trattò contro i barbarismi di certi scrittori. Sulla traccia del Boscán e di Garcilaso, ne tentò la maniera elegante e musicale; ma, di indole più distratta e di gusto meno esclusivo, si rivolse a un contenuto più vario, seppure ...
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Nacque tra il 1015 e il 1020 da nobilissima famiglia, congiunta per sangue alla dinastia principesca. Nato dopo alcuni fratelli, fu destinato al sacerdozio; iniziato nelle sacre dottrine, nella celebre [...] ricco come fu di aderenze, molti egli lodò o biasimò, consigliò o derise vivi, in epigrammi, in odi, in elegie; celebrò morti in epitaffî (epitaphia quam plurima virorum insignium disse composti da Alfano, Pietro Diacono). Ne ricevono lume non pochi ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] tanti al capo sogni di gloria mi cinse, che tanti / sparsemi di dolcezza brividi nelle vene!» (“Villa Chigi”, in Elegie romane). Permangono le opzioni morfologiche proprie della lirica, come le forme monottongate cor, fochi, novo; l’imperfetto senza ...
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FEDELE da Zara
Guido Fagioli Vercellone
Niccolò Busotti nacque a Zara l'8 sett. 1728, dal capitano Carlo, un nobile piemontese militare di professione al servizio della Repubblica di Venezia, e da sua [...] in un volume intitolato Carmina, suddiviso in quattro libri (ff. 86+ 96+48+76 di formati vari); il primo di Epistole ed elegie, il secondo di Epigrammi, il terzo di Odi, ed il quarto di Inni sacri, dei quali solamente l'ultimo fu pubblicato, come ...
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elegante
agg. [dal lat. elĕgans -antis, der. di eligĕre «scegliere»]. – 1. Che ha insieme grazia e semplicità, rivelando cura e buon gusto senza affettazione o eccessiva ricercatezza, detto degli atti, del comportamento o della persona: andatura,...
eleganza
s. f. [dal lat. elegantia]. – La qualità di ciò che è elegante: l’e. del vestito, della persona, del portamento; e. del dire, dello scrivere; e. di stile, d’immagini, di concetti; minuziosa, eccessiva, studiata, ricercata e.; e. d’una...