Le lingue dei segni nel mondo
Mauro Mottinelli
Virginia Volterra
A differenza delle lingue vocali, che usano il canale acustico-vocale, le lingue dei segni si servono della modalità visivo-gestuale. [...] l’isola di Martha’s Vineyard, negli Stati Uniti, dove nell’Ottocento il gran numero di persone .
Una scuola, due lingue. L’esperienza di bilinguismo della scuola dell’infanzia ed elementare di Cossato, a cura di L.A. Teruggi, Milano 2003.
W. Sandler ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] secoli V e VI non mostra di aver perso la sua sostanziale unità.
In Italia una vera e propria frattura si ebbe, più grafie differenti: la beneventana per i testi latini, una minuscola con elementi gotici per i testi in volgare (Varanini 1972: 3), un ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] le lingue mutano nello spazio e nel tempo, e che l’unità linguistica non si realizza nemmeno in una stessa città, visto Siviglia, quindi elaborò una teoria secondo la quale alcuni elementi del volgare erano già presenti nei documenti latini arcaici. ...
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Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...] verbi) quando la funzione di predicare è svolta da un altro elemento, per es., un nome (Luca fa l’ingegnere), un aggettivo (Simone 1997; ➔ sintagmatici, verbi). Questi sono unità lessicali formate da una base verbale (semplice o pronominale ...
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Vicino Oriente antico. L'analisi linguistica
Gábor Zólyomi
Giovanni Garbini
L'analisi linguistica
Grammatica
di Gábor Zólyomi
A partire dal III millennio, se non prima, in Mesopotamia vi furono due [...] verbo + sostantivo, in cui quest'ultimo ha un ruolo non referenziale e, di conseguenza, forma un'unità semantica con il verbo. L'elemento nominale sá di sá-dug4 funziona dal punto di vista grammaticale come un complemento oggetto, di conseguenza 'ciò ...
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Il lessico è l’insieme dei lessemi (o, con termine non tecnico, delle parole) di una lingua. Come altre lingue nazionali, che vengono usate da secoli per molte delle principali funzioni comunicative, anche [...] quantitativo è che il lessico è un insieme aperto di elementi. Ciò vale sia perché la composizione del lessico varia dell’italiano comune, non stupisce il notevole numero (circa 5000 unità) dei lessemi che sono oggi di uso limitato ai testi letterari ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] di prestigio indiscusso: in un secolo e mezzo di Italia unita si è tuttavia verificato uno spostamento del centro irradiatore di che individuano una parola (ivi), sempre più avvertita come elemento invariante (da qui, anche il regresso di forme quali ...
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La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] o dell’anticipazione) con un pronome clitico (➔ clitici) di un elemento dislocato a sinistra (o a destra; ➔ dislocazioni), che già più accentuate sull’onda del ➔ purismo. Dopo l’Unità, l’insegnamento scolastico, pur se sensibile, almeno inizialmente, ...
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L’espressione lingua parlata identifica un insieme di caratteristiche strutturali e funzionali che si manifestano primariamente, ma non in modo esclusivo, quando si usa la lingua attraverso il canale fonico-uditivo [...] condizioni è vantaggiosa la brevità.
La forte interazione tra elementi verbali e l’uso di espressioni facciali, gesti e attenzione dell’ascoltatore (Savy & Cutugno 1999).
Le unità prosodiche rappresentano il dominio per un’ampia serie di fenomeni, ...
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ALEANDRO, Girolamo
Giuseppe Alberigo
Nacque a Motta di Livenza in Friuli il 13 febbr. 1480; il padre, Francesco, era medico; la famiglia aveva origini nobili, che l'A. difese e rivendicò energicamente [...] concilio e contribui invece a fare di tale questione un puro elemento di pressione politica (Jedin).
Eletto papa Adriano VI, allacciò non lo strumento supremo per la salvaguardia dell'unità della Chiesa. Posizione che forse anticipava lo sviluppo ...
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unita
unità s. f. [dal lat. unĭtas -atis, der. di unus «uno»; in alcuni dei sign. concreti, ha risentito l’influenza dell’ingl. unit (che in inglese è distinto da unity)]. – 1. a. Il fatto, la condizione e la caratteristica di essere uno,...
unito
agg. [part. pass. di unire]. – 1. a. Congiunto, collegato in modo da formare un insieme unitario e solidale, riferito a oggetti materiali: una bandiera fatta di tre pezzi di stoffa uniti insieme; in otto non ci stiamo in un tavolo: mettiamone...