Le frasi oggettive (dette anche semplicemente oggettive) sono frasi subordinate di tipo argomentale (➔ sintassi, ➔ subordinate, frasi) corrispondenti al complemento oggetto (1) del verbo della frase reggente [...] oppure il verbo reggente può avere un significato peculiare: ad es., se da (2) si cancella il complemento oggetto, l’enunciato (4):
(4) Mario capisce
significa che «Mario è una persona in grado di capire, una persona intelligente»; analogamente se in ...
Leggi Tutto
Il vocativo è un elemento nominale (1) o più raramente pronominale (2) che serve a richiamare l’attenzione di un destinatario rivolgendogli la parola, e a identificarlo selezionandolo fra diversi possibili [...] pp. 377-402 e 559-566.
Mazzoleni, Marco (1997), Vocativo diretto e inverso: i termini di parentela tra enunciato ed enunciazione, in Palabras, poetas e imágenes de Italia. II Jornadas de estudios italianos Cátedra extraordinaria Italo Calvino (24-26 ...
Leggi Tutto
La fonetica linguistica è lo studio dei suoni (o foni; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di) prodotti dai parlanti nell’atto di pronunciare una lingua. Ciò non esaurisce la totalità dei suoni [...] l’➔intonazione per segnalare l’articolazione sintattica dell’enunciato o per esprimere specifiche intenzioni comunicative sul piano pronuncia laziale in sequenza fonica, ossia non a inizio assoluto d’enunciato: cfr. la [kː]iesa, la [sː]edia, la [ ...
Leggi Tutto
Si indicano come intercalari quelle sequenze (di varia natura, costituite come sono da parole o espressioni) che il parlante inserisce qua e là nel discorso, come personali forme di routine e in modo per [...] il loro carattere fortemente personale non sembra opportuno considerare gli intercalari (che Simone 1990: 242 pone tra i «frammenti di enunciato») come una categoria a sé: sono elementi di varia natura (nomi, avverbi, ecc.) che vengono volti a un uso ...
Leggi Tutto
Linguista francese (Mont-Saint-Aignan 1893 - Montpellier 1954). Studioso delle lingue slave, del tedesco e del francese, scrisse tra le altre opere Éléments de syntaxe structurale (post., 1959), grande [...] dell'avvenimento da esprimere, come si traduce nella connessione (e di conseguenza nelle funzioni) degli elementi dell'enunciato, e sviluppa quindi una critica della nozione tradizionale di parte del discorso, proponendo una nuova classificazione dei ...
Leggi Tutto
Il passato prossimo (denominato anche, raramente, perfetto composto) è uno dei ➔ tempi composti dell’➔indicativo, che ha come principale significato quello di indicare un evento concluso nel passato. Il [...] , per il quale non si possono considerare attuali le conseguenze, né gli eventi si possono ricondurre al momento dell’enunciazione (Bertinetto 1991). Questa costruzione si nota anzitutto nelle aree d’Italia in cui il dialetto o la varietà regionale ...
Leggi Tutto
Con alterazione si designa il fenomeno, riconducibile alla ➔ formazione delle parole, per cui un affisso modifica una parola senza mutarne né la categoria grammaticale né le proprietà denotative essenziali. [...] come cuginastro o topastro (cfr. Merlini Barbaresi 2004: 265).
Inoltre, l’alterazione può «conferire alla base e all’intero enunciato una ricca gamma di significati connotativi e pragmatici che variano a seconda della situazione comunicativa e che si ...
Leggi Tutto
Per variazione linguistica si intende l’importante carattere delle lingue di essere mutevoli e presentarsi sotto forme diverse nei comportamenti dei parlanti. La proprietà di un’entità di assumere diverse [...] nei termini di Coseriu, è sintopico, sinstratico e sinfasico) ed ha una sua collocazione in ciascuna delle dimensioni. Un enunciato come praticamente io sto a cercà ’na sfitinzia (Berruto 1993: 11) si caratterizza anzitutto come regionale romano (per ...
Leggi Tutto
La negazione di frase è una risorsa che segnala che la situazione descritta in una frase non sussiste: in altri termini, essa inverte il valore di verità di una frase dichiarativa. In italiano, dove essa [...] lavoro, ci è andato in vacanza
Un caso particolare di questo tipo è quello in cui, malgrado le apparenze, la parte di enunciato negata non è il predicato della principale ma quello della subordinata (sottolineata nei due esempi 12 a. e b.):
(12) a ...
Leggi Tutto
Il termine itangliano è stato coniato, sulla scia dell’antecedente franglais (lo spanglish era di là da venire), per indicare un italiano fortemente influenzato dall’inglese e, soprattutto, caratterizzato [...] il primo elemento del composto debba in qualche modo essere protetto e tutelato dal secondo: è semplice, in un enunciato mistilingue, isolare l’elemento alloglotto, biasimarne l’uso (Castellani 1987) e, se del caso, proporre per esso un sostituente ...
Leggi Tutto
enunciato
s. m. [propr., part. pass. di enunciare, sostantivato con valore neutro]. – In generale, le parole con cui si enuncia una questione, un problema, un argomento: formulare, dettare l’e. del tema d’italiano; in partic., e. di un teorema,...
enunciare
(o enunziare) v. tr. [dal lat. enuntiare, comp. di e-1 e nuntiare «annunciare», der. di nuntius «messaggio»] (io enùncio o enùnzio, ecc.). – Esprimere, manifestare un concetto, esporre lo stato di una questione, per lo più con una...