Il saggio programmaticamente intitolato Dialettologia toscana (Giacomelli 1975) inaugura una serie di ricerche che applicano i metodi della dialettologia allo studio delle parlate in un territorio generalmente [...] (e il lucchese ne è privo). Ad eccezione del fiorentino, l’infinito è generalmente tronco, anche in fine di enunciato, nella parlata lucchese, pisano-livornese, senese, amiatina.
Il dialetto senese appare la varietà toscana meno distante dalla lingua ...
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Il testo descrittivo è uno dei tipi fondamentali di testo riconosciuti dalle tipologie testuali (➔ testo, tipi di). Può essere definito come il risultato di un macro atto linguistico (ossia di una azione [...] delle proprietà da predicare intorno a essi;
(b) ordine della loro introduzione nel testo;
(c) struttura linguistica degli enunciati.
Dalle scelte compiute a ciascuno di questi livelli dipende l’assetto finale del testo. Lasciando l’ultimo punto per ...
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Insieme a nomi, verbi e aggettivi, gli avverbi costituiscono una delle classi aperte di parole nel lessico dell’italiano.
Uno degli aspetti più difficili nell’analisi degli avverbi riguarda la loro definizione [...] in 6); tuttavia, non essendo accompagnato da alcun nome, la sua interpretazione può essere relativa al luogo o al momento dell’enunciazione (cfr. rispettivamente 2, «sopra rispetto a qui», e 6, «dopo rispetto ad ora»), oppure a un luogo o a un ...
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Contrariamente a ciò che avviene per altre lingue (per es., francese, tedesco, inglese), non è abituale periodizzare l’italiano. Tuttavia il concetto di italiano antico, opposto a quello di italiano moderno [...] in (4) a. e (4) b., dove il pronome ciò, anaforico, riprende il testo che precede e lo pone appunto come tema dell’enunciato che segue. Il soggetto invertito funge invece da tema della frase: in (4) il re, il parlatore, costei, noi sono elementi noti ...
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L’analisi logica potrebbe essere definita come quel tipo di analisi tradizionalmente incentrata sull’identificazione delle funzioni nella frase semplice: fondamentalmente del ➔ soggetto e del predicato [...] soggetto al primo posto, il modello ideale cui riferirsi nell’analisi e da ritrovare meccanicamente, qualunque sia l’enunciato proposto.
Se ignora il livello pragmatico, l’analisi logica tradizionale non trascura gli altri due livelli, sintattico e ...
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GOIDANICH, Pier Gabriele
Domenico Proietti
Nacque a Volosca, nel comune di Abbazia, in Istria, il 30 luglio 1868 da Pietro e Antonietta Stuparich. La famiglia era originaria dell'isola di Lussino, che [...] concreto del fatto linguistico" (ibid., p. 43) e, dunque, imperniata sul già ricordato principio delle "sintesi linguistiche", enunciato nella prefazione al vol. XVII (1910-13) dell'Archivio glottologico italiano, pp. XXXVI-XXXVIII, ripreso in Ancora ...
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Ogni lingua si articola in sillabe, per effetto dell’alternarsi di foni consonantici e vocalici (➔ fonetica; ➔ consonanti; ➔ vocali). I secondi sono caratterizzati da maggior sonorità intrinseca e maggior [...] .θˈlan.te]). Ulteriori sequenze rare s’incontrano in altre parole di importazione, come tme.si, la cui scansione a inizio di enunciato differisce però da quella eterosillabica di rit.mo, come avviene in altri casi analoghi (psi.cologia ma Pep.si, pte ...
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La virgola (dal lat. virgula(m) «piccola verga») è un segno di interpunzione, costituito da una linea curva con la testa al livello basso della riga, che ha una varietà di funzioni. Indica una pausa breve, [...] essere realizzate entrambe, oppure una delle due può essere virtuale, a seconda della posizione (all’inizio o alla fine di enunciato) dell’unità da esse marcata (Simone 1991: 222).
Un’altra importante funzione della virgola che apre o chiude è quella ...
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Le frasi temporali (dette anche, semplicemente, temporali) sono frasi subordinate (➔ subordinate, frasi) che permettono di collocare nel tempo il processo espresso dalla frase principale, instaurando un [...] di frase (Giusti 1991). Le avverbiali di frase non possono essere anteposte alla principale: (48-50) hanno un’articolazione dell’enunciato in tema e rema (➔ tematica, struttura), mentre in (51) sono presenti due elementi rematici e la frase risulta ...
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Il dittongo è una sequenza di suoni formata da due vocali appartenenti alla stessa ➔ sillaba (tecnicamente, tautosillabiche): contengono dittonghi, ad es. le parole piede, fuoco, fiato, euro, baita, pausa. [...] In effetti, la discriminazione tra dittongo e iato non è sempre facile, nel caso dei dittonghi discendenti, specialmente se finali di enunciato o in presenza di un confine di morfema, come in mangiai, mai, poi, o nei derivati come co-incidenza, auto ...
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enunciato
s. m. [propr., part. pass. di enunciare, sostantivato con valore neutro]. – In generale, le parole con cui si enuncia una questione, un problema, un argomento: formulare, dettare l’e. del tema d’italiano; in partic., e. di un teorema,...
enunciare
(o enunziare) v. tr. [dal lat. enuntiare, comp. di e-1 e nuntiare «annunciare», der. di nuntius «messaggio»] (io enùncio o enùnzio, ecc.). – Esprimere, manifestare un concetto, esporre lo stato di una questione, per lo più con una...