DELPINO, Federico
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Chiavari (prov. di Genova) il 27 dic. 1833 da Enrico e da Carlotta Delpino; seguì gli studi classici nella cittadina natale e si iscrisse poi all'università [...] e Delpino. Era inevitabile che lavorando nel campo comune dell'ecologia, il naturalista inglese e l'italiano avessero Il D. fu scienziato di fama internazionale, interlocutore dei più grandi biologi dell'epoca; a lui furono tributati onori in vita - ...
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NATTA, Giulio
Italo Pasquon
NATTA, Giulio. – Nacque a Porto Maurizio (Imperia) il 26 febbraio 1903, figlio unico di Francesco Maria, magistrato, e di Elena Crespi.
Il padre proveniva da una famiglia [...] in Italia e all’estero, per una capacità, all’epoca non trascurabile, di circa 13.000 t/anno ciascuno. 8 giugno 1954. Natta comunicò per la prima volta i risultati delle sue ricerche in una seduta dell’Accademia dei Lincei alla fine del 1954 ...
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LOPEZ, Roberto Sabatino
Paola Guglielmotti
Dalla formazione all’emigrazione
Roberto Lopez nacque l’8 ottobre 1910 a Genova, primogenito di Sabatino e di Sisa Tabet, appartenenti a famiglie ebraiche [...] l’epoca). Pur se recante alcune scorie – come le allusioni frequenti alla vitalità collettiva o al genio etnico dei Liguri sentono tali, che sono orgogliosi di appartenere a una comunità superiore a un villaggio». La nozione di città sviluppata ...
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DEL BUONO, Oreste
Andrea Aveto
– Nacque a Poggio, frazione del Comune di Marciana, sull’isola d’Elba, l’8 marzo 1923, primogenito di Alessandro e Vincenzina Tesei. Dall’unione dei genitori nacquero [...] a spese) di del Buono. Dalle ceneri dei due precedenti libri nacque infine Se mi nel febbraio 1982 (rimanendovi sino al passaggio a Epoca nel marzo 1986) i rapporti col Corriere ripresero (1992-97) e «Luoghi comuni» (1998-2003), quest’ultima in ...
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MASO di Banco
Enrica Neri Lusanna
MASO di Banco. – Figlio di Banco, nacque probabilmente agli inizi del Trecento in territorio fiorentino, dove operò durante il secondo quarto del secolo XIV, come certificano [...] loro botteghe sono confermati dai dati tecnici, quali l’uso dei punzoni comuni a varie tavole (Skaug), ma ancor meglio attestati dalle sociale e spirituale di Firenze all’epoca. La cappella di S. Silvestro, o dei Confessori, era in ordine di tempo ...
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CARRARA, Francesco da, il Novello
M. Chiara Ganguzza Billanovich
Fu l'ultimo signore di Padova: figlio di Francesco il Vecchio e di Fina Buzzacarini, vi nacque il 29 maggio 1359. Meriti e reputazione [...] e da Bologna, gli Anziani del Comune provvidero a conferire nuovamente al C. e il giugno numerosi rinforzi al comando dei figli Francesco e Giacomo. La disastrosa Con la morte del C. si concluse un'epoca che aveva avuto inizio quasi un secolo prima ...
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GUITTONE d'Arezzo
Monica Cerroni
Nacque in un anno imprecisabile tra il 1230 e il 1240 a Santa Firmina, un piccolo villaggio sulle propaggini del monte Lignano, poco distante da Arezzo, presso il cui [...] è verosimile che già all'epoca Arezzo godesse di un acquistava una vigna. A legare G. alla locale comunità di frati è il testamento di suor Iulitta, la destinazione di un cospicuo donativo a favore dei camaldolesi. Le 200 libbre pisane che egli ...
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GIOIA (Gioja), Melchiorre
Francesca Sofia
Nacque a Piacenza il 19 genn. 1767 da Gaspare e Marianna Coppellotti. Rimasto orfano a cinque anni del padre e a tredici della madre, andò a vivere con lo zio [...] di Breme che i Comuni facevano mano a mano pervenire al centro: ma insoddisfatto dei risultati di questa prima Milano (Autografi, b. 175). Parte delle statistiche redatte in epoca napoleonica è invece alla Bibl. apostolica Vaticana, Mss. Ferrajoli, ...
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Nacque a Roma il 7 gennaio del 1943, primogenito di Irma Ravenna Battistella (figlia di Gino Ravenna, intellettuale futurista e dannunziano) e di Giacinto, discendente da un’antica famiglia di origine [...] novembre 1920 – Gyumri, Armenia, 24 dicembre 2006), all’epoca il massimo esperto della lingua armena classica e contemporanea, sugli «aspetti antropologici e sociologici dell’uso dei sistemi di comunicazione grafica […] di quel che la scrittura ...
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DELLA VOLPE, Galvano
Nicolao Merker
Nacque a Imola il 24 sett. 1895, secondogenito del conte Lorenzo e di Emilia Scali. Ufficiale di cavalleria negli anni della prima guerra mondiale, si laureò in filosofia [...] presente o "concreto", o insieme di "generico", o comune ad altre epoche, e di "specifico" e problernatico". (Opere, VI, A un "abbozzo delle ragioni, o di alcune ragioni, di un'estetica dei mezzi espressivi" (Opere, V, p. 12) era inteso anche Il ...
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statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...