. Nelle scienze sperimentali e nella matematica, che ad esse fornisce i mezzi per le schematizzazioni teoriche, il concetto di "costante" si contrappone a quello di "variabile". In un qualsiasi fenomeno [...] (in una funzione incognita di una sola variabile) dipende da n costanti arbitrarie; mentre, quando si passa alle equazioni a derivateparziali, le costanti arbitrarie, da cui dipende la soluzione più generale, sono in numero infinito (e si presentano ...
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Generalità. - Il concetto di d. è stato introdotto nell'analisi matematica (v. anche funzionale, analisi in questa Appendice), e sviluppato in una teoria di notevole efficacia applicativa, da L. Schwartz [...] J. Hadamard (1865-1963), dirette a unificare e a snellire i metodi di risoluzione di intere classi di equazioni differenziali, ordinarie o a derivateparziali (per lo più di tipo iperbolico), che traducono molti fenomeni classici della fisica. Tali ...
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Si abbia un insieme E di elementi, di natura qualsiasi, e sia x un suo elemento. È frequente l'uso nel linguaggio comune di affermazioni, quali "y approssima x", "y è abbastanza vicino a x", "y assomiglia [...] di T.
Quanto si è detto trova vasto impiego nella risoluzione numerica di sistemi di equazioni differenziali, ordinarie o a derivateparziali. L'introduzione della
corrisponde alla "discretizzazione" del problema. Le trasformazioni Tn, nei metodi di ...
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RIEMANN, Bernhard
Guido Castelnuovo
Matematico, nato a Breselenz (Hannover) il 17 settembre 1826. Compiuti gli studi classici, nella primavera del 1846 s'iscrisse, per desiderio del padre, alla facoltà [...] sulla propagazione del suono (1860) contenente un metodo, divenuto classico, per l'integrazione delle equazioni a derivateparziali del secondo ordine, di tipo iperbolico.
Conviene fermarci maggiormente sulle due dissertazioni che furono presentate ...
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Nacque in Milano il 22 dicembre 1824. Fece gli studî di matematiche nell'università di Pavia, dove ebbe a maestro Antonio Bordoni, e si laureò nel 1843. Partecipò alle Cinque giornate di Milano. Un suo [...] algebriche; altre, infine, di argomenti varî di analisi (massimi e minimi, equazioni differenziali ordinarie e a derivateparziali, serie, trasformazione degl'integrali multipli, partizione dei numeri).
Sebbene essenzialmente analista e fortissimo ...
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HAMILTON, Sir William Rowan
Giovanni Giorgi
Fisico matematico, di famiglia scozzese immigrata in Irlanda, nato il 4 agosto 1806 a Dublino, morto il 2 settembre 1865 a Dunsink. Si affermò dapprima con [...] . Si connettono in parte con queste ricerche di meccanica un gruppo di altri lavori sulle equazioni a derivateparziali, e il suo paragone celebre fra le equazioni dell'ottica e quelle della meccanica, che per i nuovi indirizzi si è mostrato così ...
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Matematico, nato a Königsberg, il 19 gennaio 1833, morto a Gottinga il 7 novembre 1872. Compiuti gli studî nel 1854 all'università di Königsberg, dove ebbe maestri il Hesse, F. Neumann e il Richelot, fu [...] a dar forma definitiva alla teoria dei cosiddetti sistemi completi di equazioni lineari a derivateparziali, che costituiscono ancora oggi, nella teoria delle equazioni differenziali, uno dei mezzi deduttivi più maneggevoli e più fecondi.
Nel ...
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Schwartz, Laurent
Luca Dell'Aglio
Matematico francese, nato a Parigi il 5 marzo 1915. Finiti gli studi presso l'École normale supérieure nel 1937, in periodo di guerra fu nominato maître de conférence [...] degli anni Quaranta estendendo il concetto classico di funzione, a partire dallo studio delle soluzioni generalizzate di equazioni alle derivateparziali. Oltre a dare una formulazione sistematica di tale teoria, S. ha ottenuto la sua estensione al ...
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IRROTAZIONALE
Giovanni Lampariello
. I moti irrotazionali sono particolari moti di un fluido (ad es., di un gas perfetto). Si fissi l'attenzione su un generico punto O della regione occupata, in un [...] ϕ (x, y, z∣t), di cui le tre derivateparziali ∂ϕ/∂x, ∂ϕ/∂y, ∂ϕ/∂z, forniscano le componenti vx, vy, vz della velocità v secondo gli assi. In altre parole codesta condizione è espressa dall'equazione vettoriale (v. gradiente)
La funzione ϕ si chiama ...
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Matematico, nato a Berlino il 2 dicembre 1831, morto a Friburgo in Brisgovia il 7 aprile 1889. L'origine della famiglia paterna e più la madre francese diedero alla sua formazione spirituale un carattere [...] . Rientrano indirettamente in questo programma anche le sue ricerche sulle equazioni a derivateparziali, in particolare i Beiträge zur Interpretation der partiellen Differentialgleichungen in drei Variablen (Lipsia 1864), in cui, riattaccandosi ...
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equazione
equazióne s. f. [dal lat. aequatio -onis, der. di aequare «uguagliare»]. – Propr., uguaglianza, uguagliamento, pareggiamento. Il termine, raro con uso generico (si adopera tuttavia, a volte, nel linguaggio letter. e in frasi di tono...
hessiano
〈e-〉 agg. [der. del nome del matematico ted. L. O. Hesse (1811-1874)]. – Curva h. (o hessiana s. f.), per una data curva algebrica piana, è la curva algebrica luogo dei punti doppî delle polari della curva, che incontra quest’ultima,...