In senso lato, lo studio dei problemi economici con il ricorso allo strumento matematico; in senso stretto, l’indirizzo di pensiero economico (scuola matematica) che configura i sistemi economici come [...] Marshall, F.Y. Edgeworth, M. Pantaleoni e altri), che considera ciascun settore del sistema separatamente, e quella degli equilibrieconomici generali (L. Walras, V. Pareto, I. Fisher, E. Barone e altri), che prende in considerazione tutti i settori ...
Leggi Tutto
Lo studio dei fenomeni economici in movimento, visti soprattutto nella loro dipendenza dalle forze agenti (movimenti della popolazione, innovazioni tecniche, aumenti delle ricchezze, mutamenti di gusto [...] dei vari elementi (numero degli individui, loro bisogni, processo produttivo ecc.), da cui dipende l’equilibrioeconomico. Di fatto i fenomeni economici sono sempre in moto, e, nello spostarsi successivamente da una all’altra posizione di ...
Leggi Tutto
interdipendènze strutturali e settoriali, anàlisi delle (ingl. input-output analysis) Metodo statistico-matematico che analizza le interrelazioni esistenti tra i diversi settori di un sistema economico.
Il [...] W. Leontief che ideò questo nuovo schema di contabilità nazionale, tentando di rendere concretamente applicabile la teoria dell'equilibrioeconomico generale di L. Walras, approfondendo il concetto di i. tra i settori produttivi, per cui ciascuno di ...
Leggi Tutto
Economista tedesco (Düren 1810 - Colonia 1858). Fu tra i primi studiosi a formulare il concetto di utilità marginale, che sarebbe stato alla base del sistema teorico neoclassico e della rivoluzione marginalista, [...] e sulla nazionalizzazione della terra, mentre le sue teorie sull'utilità e lo scambio, precorrenti quella dell'equilibrioeconomico, e il metodo matematico da lui prescelto hanno esercitato grande influenza sul pensiero successivo.
Opere e pensiero ...
Leggi Tutto
In economia, situazione in cui gli scambi avvengono in presenza di vincoli o di impedimenti alla realizzazione dei piani degli agenti economici e quindi al raggiungimento dell’equilibrio in uno o più mercati.
L’analisi [...] descritto da L. Walras, secondo il quale esiste un meccanismo di fissazione dei prezzi che assicura il raggiungimento dell’equilibrioeconomico generale, in cui tutti i soggetti massimizzano le loro utilità o i loro profitti e tutti i mercati sono ...
Leggi Tutto
Economista tedesco (Berlino 1925 - Cambridge 2013), naturalizzato britannico, prof. di economia nell'univ. di Cambridge dal 1972, dal 1992 prof. emerito; ha insegnato anche nell'univ. di Birmingham (1948-60) [...] dottorato; in Italia ha poi stabilito la sua residenza principale. Ha fornito una penetrante interpretazione dei problemi emergenti dalla teoria dell'equilibrioeconomico generale, in particolare studiando le condizioni di esistenza e stabilità dell ...
Leggi Tutto
Teoria economica affermatasi negli anni 1970 (P. Davidson, H. Minsky) come sviluppo del pensiero di J.M. Keynes e dei neokeynesiani. Non rappresenta un approccio puro allo studio della micro- e della macroeconomia; [...] comunque costruire una struttura logica che consenta un’analisi economica realistica. Rifiutano la rappresentazione dell’equilibrioeconomico generale per la comprensione dell’economia reale e monetaria e ritengono che nessun modello generale ...
Leggi Tutto
Economista ungherese (n. Budapest 1928 - m. 2021). Ha contribuito con i suoi notevoli studi soprattutto alla teoria del socialismo e della pianificazione economica. Membro della Hungarian academy of sciences [...] University dal 1986, ha mantenuto una posizione teorica molto critica nei confronti dello schema di equilibrioeconomico generale walrasiano. Tra le opere: Overcentralization of economic administration (1959); Mathematical planning of structural ...
Leggi Tutto
Economista e patriota italiano (Vicenza 1841 - Bologna 1918); partecipò alla spedizione dei Mille. Ingegnere, iniziò gli studî economici a Ginevra, dove fondò la Revue d'économie, d'histoire et de statistique, [...] Ferrara, ne continuò il pensiero, derivando la teoria dei costi di sostituzione da quella dei costi di riproduzione e preludendo alla teoria dell'equilibrioeconomico, ma negò la teoria malthusiana della popolazione, che Ferrara in parte accettava (L ...
Leggi Tutto
Economista statunitense (White Oak, Illinois, 1885 - Chicago 1972); prof. nelle università dell'Iowa (1919-28) e di Chicago (dal 1928), socio straniero dei Lincei (1965). Discepolo di J. B. Clark e seguace [...] , ha contribuito alle indagini sull'equilibrioeconomico, alla teoria del capitale (in particolare con la critica del "periodo di produzione" di E. Böhm-Bawerk) e del profitto, e ha aperto nuove vie all'economia dinamica. Le opere principali sono ...
Leggi Tutto
equilibrio
equilìbrio s. m. [dal lat. aequilibrium, comp. di aequus «uguale» e libra «bilancia»]. – 1. Stato di quiete di un corpo. In partic., in meccanica, e. statico, quello, per es., di un corpo puntiforme su cui non agiscono forze, o...
economia
economìa s. f. [dal lat. oeconomĭa, gr. οἰκονομία, comp. di οἶκος «dimora» e -νομία «-nomia» (propr. «amministrazione della casa»); la voce si è diffusa per il tramite del fr. économie (così come i der. economico, economista, economizzare...