Si intende per stile nominale uno stile (soprattutto nella lingua scritta) in cui la scelta del nome, unita a quella dell’aggettivo e dei verbi in modi non finiti (➔ modi del verbo), prevale sulla scelta [...] costituisce un anticipo ed un test («l’Unità» 6 aprile 1970, cit. in Dardano 19862: 318)
(b) in apertura di periodo (come nell’es. 12), nel qual caso può anche essere chiusa da un punto fermo (come in 13):
(12) Un metro e 85, viso espressivo cui la ...
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Nella riflessione tipologica il termine ergativo è tradizionalmente impiegato per designare un caso (di cui alcune lingue dispongono) per marcare il soggetto dei verbi transitivi (indicato solitamente [...] atto causale.
La gamma di soggetti o oggetti ammessi nella variante transitiva e intransitiva non è sempre la stessa: per es. l’espressione le giornate si sono accorciate, in cui il verbo accorciare assume un valore metaforico, non ha una controparte ...
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Matematica
Insieme alla retta e al piano, uno degli enti fondamentali della geometria, la cui nozione intuitiva corrisponde all’idea di una posizione sulla retta, nel piano o nello spazio (si tratta cioè [...] varietà V′, non ha un corrispondente unico e determinato. Per es., in un’inversione per raggi vettori reciproci tra due piani un p. al termine di una parola abbreviata (seg.=seguente; p. es.=per esempio).
Nella scrittura greca un p. in alto (p. ...
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Con genere e lingua ci si riferisce all’ampia problematica di studi, tipicamente interdisciplinari (in ingl. gender studies), sui risvolti sociali e culturali delle differenze sessuali e biologiche che [...] e sulle attese tipiche rispetto ai ruoli femminili e maschili in una data società. Si ripercuote nelle aspettative comuni per cui, ad es., ci si stupisce ancora che un padre prenda un congedo per paternità, oppure ci si aspetta un uomo a capo di un ...
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Si tende abitualmente a confondere sotto un unico segno grafico quelli che sono invece due distinti segni interpuntivi: la lineetta (o trattino lungo: ‹–›) e il trattino (o trattino breve o corto o trattino [...] Germania»; la (legge) Bossi-Fini «di Bossi e Fini»;
(c) marca vari tipi di legami tra due nomi, di cui, ad es., il secondo può fungere da attributo o predicato del primo (Stato-nazione, ascolti-record, incontro-scontro); oppure legami che si prestano ...
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Il termine barbarismi designa spregiativamente fin dall’antichità le parole (e, più generalmente, gli elementi morfologici, sintattici e stilistici) considerate estranee allo spirito e alla forma di una [...] Tesi 2000). Barbarismus «espressione viziosa», attestato già nella Rhetorica ad Herennium (IV, 12, 17), permane nel latino tardo, per es. nel titolo del terzo libro dell’Ars grammatica maior di Elio Donato (IV secolo d.C.). In volgare possiede almeno ...
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toponomastica Studio fondamentalmente linguistico dei toponimi o nomi di luogo, sotto l’aspetto dell’origine, della formazione, della distribuzione, del significato ecc. Nella t. si possono distinguere [...] formazione può essere studiata sia nella parte fonetica sia in quella morfologica della parola. A livello semantico, si notano, per es., le derivazioni da nomi di persona come quelle latine in -anum (it. Rutigliano) o celtiche in -iacum (Lauriacum od ...
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L’atto e l’effetto del muoversi, cioè dello spostarsi di un corpo da una posizione o configurazione a un’altra; si contrappone a quiete ed è sinonimo di movimento, a cui in genere è preferito nel linguaggio [...] grandezza è viceversa, in generale, variabile da istante a istante. Il sistema ha un solo grado di libertà (basta un parametro, per es. l’angolo ϕ formato da un semipiano β solidale al sistema e uscente da ζ con un semipiano fisso α, per individuare ...
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Diritto
Diritto costituzionale
In via generale, l’atto di un organo (monocratico o collegiale) investito della cosiddetta funzione legislativa. A differenza della consuetudine, che nasce spontaneamente [...] generale riceve il nome di principio, mentre è più appropriato parlare di l. quando essa ha un contenuto più ristretto (per es., l. dei gas perfetti). La l. è inoltre una condizione, o un insieme di condizioni, cui devono soddisfare determinati enti ...
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In linguistica, unità minima non ulteriormente analizzabile del significante. Il termine si è affermato con J. Baudouin de Courtenay e F. de Saussure. Dopo N.S. Trubeckoj, in opposizione a suono, denota [...] nell’italiano comune contemporaneo due f. diversi (e non due varianti combinatorie o stilistiche) in quanto vi è almeno una coppia minima (per es., parca-barca) di unità d’ordine più complesso dei f. (e cioè i monemi, con il termine di H. Frei e A ...
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es-
– Prefisso di molte parole derivate dal latino, che rappresenta l’ex- originario. Ha valore ora negativo-detrattivo (come in esautorare), ora intensivo (come in esclamare, esaudire); in molti verbi, e loro derivati, ha il sign. proprio...