I verbi transitivi e quelli intransitivi (la cui definizione e la cui terminologia furono fissate già nella grammatica antica) rappresentano un’opposizione fondamentale tra i ➔ verbi di una lingua. Nella [...] l’omissione dell’oggetto è possibile solo negli usi letterali, non metaforici (Lo Duca 2000: 233; Jezek 2003: 100). Ad es., il verbo frenare permette l’omissione dell’oggetto in contesti che evocano l’evento basico di frenare un veicolo (come in 27 ...
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Si può definire gesto qualsiasi movimento fatto con le mani, le braccia o le spalle. Ma esistono gesti pratici (quelli che si fanno per afferrare o per costruire un oggetto, aprire una porta, appoggiarsi [...] cioè gesti-frase e gesti-parola, a seconda che abbiano il significato di una frase intera o solo di una parte di frase. Ad es., muovere l’indice e il medio a V davanti alla bocca vuol dire «fumare» o «sigaretta» (fig. 2), cioè porta il significato di ...
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L’espressione lingua parlata identifica un insieme di caratteristiche strutturali e funzionali che si manifestano primariamente, ma non in modo esclusivo, quando si usa la lingua attraverso il canale fonico-uditivo [...] destinatario. A ciò si aggiunge che i parlanti devono gestire l’intero processo senza il supporto di una memoria esterna, per es. un testo già pronto (cfr. § 3.2.1). I gradi di pianificazione linguistica e di attenzione sono in parte interdipendenti ...
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secondario Che viene come secondo, in ordine di tempo e di luogo.
Botanica
Si dice dell’organo, o parte di esso, sviluppatosi da un altro organo simile (detto primario o principale). Struttura s. del [...] il circuito s. è il circuito in cui si manifesta la corrente indotta da un circuito inducente (primario). Così, per es., in un trasformatore il circuito s. è quello dei due circuiti che fornisce ai carichi utilizzatori la potenza.
Istruzione
Scuola ...
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Le lingue dei segni nel mondo
Mauro Mottinelli
Virginia Volterra
A differenza delle lingue vocali, che usano il canale acustico-vocale, le lingue dei segni si servono della modalità visivo-gestuale. [...] segno è andato via via acquisendo nel corso del tempo. Per es., ritroviamo la stessa configurazione B in segni come casa e mese piccoli introducendo agenti e oggetti prima dell’azione. Per es., per quanto riguarda le frasi locative nelle produzioni in ...
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Un paradigma è l’insieme delle forme di una parola (tecnicamente, un lessema). Sono esempi di paradigma le forme che prende un verbo nella coniugazione, un pronome, un aggettivo e un nome nella declinazione.
I [...] di cui sono manifestazione, e anche di produrre tutte le forme flesse regolari di un lessema mai incontrato prima. Sono, ad es., in grado di coniugare un verbo derivato con il suffisso -izzare a partire da un qualsiasi nome proprio: la prima persona ...
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Scienza che ha per oggetto lo studio dei fenomeni collettivi suscettibili di misura e di descrizione quantitativa: basandosi sulla raccolta di un grande numero di dati inerenti ai fenomeni in esame, e [...] . A differenza del fattore di Fermi, il fattore di Bose non è limitato, anzi può diventare molto grande se il valore di Es è vicino a μ, come accade per lo stato di energia E0 quando, abbassando la temperatura del sistema, mantenendo costante la sua ...
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Informatica
Funzione, spesso sotto forma di tabella, che definisce una corrispondenza tra un insieme di simboli (chiavi) e un altro insieme di simboli o di valori numerici (significati): per es. la tabella [...] mediante la quale un compilatore traduce i nomi delle variabili del programma sorgente in indirizzi di memoria nel programma oggetto.
Linguistica
Raccolta delle parole di una determinata lingua con esclusione ...
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In linguistica (in cui più comunemente si usa il sinonimo prestito), parola, locuzione o anche costrutto sintattico introdotti più o meno stabilmente in una lingua da una lingua straniera, sia nella forma [...] ., l’ingl. week-end) sia con adattamento alla struttura fonetica e morfologica della lingua d’arrivo (per es., bistecca); in qualche caso, non è un elemento lessicale che viene mutuato ma una delle accezioni che esso ha nell’altra lingua (e allora si ...
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In linguistica, la parte di un enunciato o di una serie di enunciati che aggiunge informazioni a ciò che è dato come già noto (tema); può coincidere con il predicato (es., il libro è sulla tavola, dove [...] il libro rappresenta il tema ed è sulla tavola il r.), oppure essere costituito dalla ripresa di una parte dell’enunciato appena espresso (Quale strada devo prendere, quella a destra o quella a sinistra? ...
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es-
– Prefisso di molte parole derivate dal latino, che rappresenta l’ex- originario. Ha valore ora negativo-detrattivo (come in esautorare), ora intensivo (come in esclamare, esaudire); in molti verbi, e loro derivati, ha il sign. proprio...