Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] delle cose, l'anima è ricondotta al pensiero dei supremi esemplari verso cui tali somiglianze si orientano, e si ricorda "non è" tutte le altre, mescolanza, quindi, di "essere" e di "non essere" e pertanto apparenza, ma non vera realtà. E così P ...
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Scrittore italiano (Milano 7 marzo 1785 - ivi 22 maggio 1873). Autore tra i massimi della letteratura, con I promessi sposi realizzò, anche per l'uso di una lingua nazionale, un modello fondamentale per [...] la successiva letteratura, che costituì inoltre l'esito supremo della parabola iniziale del romanzo in Italia.
Vita e opere
una lingua letteraria "comune" a tutta l'Italia potesse essere quella costituita dall'incontro tra i varî dialetti italiani, ...
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Poeta (Recanati 29 giugno 1798 - Napoli 14 giugno 1837). Tra i massimi scrittori della letteratura italiana di tutti i tempi, nella sua opera risulta centrale il tema dell’infelicità costitutiva dell’essere [...] altro si uccide, e con ciò diventa vincitore nell'atto stesso d'essere vinto. Ma pochi mesi dopo L. compone L'ultimo canto di e morire d'ogni cosa, finché non interviene lo stacco supremo, dopo il quale soltanto si ha, nell'annullamento totale, ...
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Poeta (Sorrento 1544 - Roma 1595). Tra i maggiori poeti italiani del Cinquecento, nelle sue opere appaiono già rappresentate le aspirazioni e le contraddizioni dell'uomo moderno. Dopo la composizione della [...] morale. La Gerusalemme conquistata è il documento supremo e penoso dello sforzo tassesco di conciliazione. oggetto di invidia: il prototipo dell'artista che, per essere tale, non può non essere infelice. Sul tema del T. scrissero C. Goldoni ( ...
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Poeta, narratore, drammaturgo tedesco (Francoforte sul Meno 1749 - Weimar 1832). Genio fra i più poderosi e poliedrici della storia moderna, si manifestò in un'epoca in cui ormai risultava operante la [...] aver soggiornato a Wetzlar per farvi pratica presso il supremo tribunale imperiale, abbandonò gli ambiziosi disegni di carriera tracciati in particolare l'ultimo G. non era fatto per essere agevolmente inteso, ma in generale il clima intellettuale e ...
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Teologo spagnolo (Granada 1548 - Lisbona 1617). Gesuita (dal 1564), fu tra i più influenti teologi cattolici. Pur muovendosi nell'ambito dell'aristotelismo scolastico tomista, elaborò dottrine teologiche [...] limite nella loro incapacità di provare l'esistenza di un unico essere spirituale: decisamente esclusa la via del moto, più valida appare spirituale e temporale. S. riconosce bensì il potere supremo del principe nell'ordine civile, ma conclude che ...
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Uomo politico iracheno (al-Awǧa, presso Takrīt [Tikrīt], 1937 - Baghdād 2006). Tra i protagonisti del colpo di Stato (1968) attuato dal partito nazionalista arabo Ba´th, nel 1979 concentrò nelle sue mani [...] vicepresidente del Consiglio del comando della rivoluzione (CCR, organo supremo dello stato) e nel 1979 sostituì Aḥmed Ḥassān al-Bakr interna, pur non priva di risvolti personalistici, può essere interpretata anche tenendo conto della volontà di Ḥ. ...
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Patriota còrso (Stretta di Morosaglia, Bastia, 1725 - Londra 1807). Guidò la lotta per l'indipendenza della Corsica da Genova (1755). Esule dopo l'intervento dei francesi, cui era stata ceduta l'isola [...] degli organi politici rappresentativi (Consulta e Consiglio supremo), egli mise in atto una serie di efficaci Inghilterra e una nuova costituzione. Rimasto deluso nelle sue aspirazioni di essere nominato viceré di Corsica (carica che fu affidata a G. ...
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Ammiraglio (Chiomonte, Susa, 1761 - Genova 1839). Si segnalò contro le truppe francesi e della Repubblica ligure nella difesa di Oneglia e di Loano (1798). Nel 1816, viceammiraglio, ebbe la carica di governatore [...] di Genova e il comando supremo della marina sarda, che ricostruì su nuove basi; tra l'altro fondò la scuola di marina di moti del 1831 trattò gl'insorti con molta mitezza, sì da essere destituito dalla carica di governatore. Nel 1835 ebbe il Collare ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Pietro Verri
Antonino De Francesco
Il profilo politico e culturale di Pietro Verri, il maggiore degli illuministi italiani, consente di leggere le modalità concrete mediante le quali le forze più vive [...] per la revisione della ferma, nello stesso anno entrò nel Supremo consiglio di economia e, nel 1771, venne inserito nel , un patrizio milanese, anche se si sentiva (e voleva essere) diverso dalla maggior parte dei componenti del suo stesso ceto, ...
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supremo
suprèmo (ant. supprèmo) agg. [dal lat. supremus, superl. di supĕrus «superiore, che sta sopra»]. – 1. letter. Che sta nel posto più alto, che è al di sopra di ogni altra cosa: Poi che noi fummo in su l’orlo suppremo De l’alta ripa...
essere2
èssere2 s. m. [uso sostantivato del verbo]. – 1. a. La condizione di aver vita, di avere realtà, esistenza, conforme al sign. primo e assoluto del verbo: l’e. e il nulla; passare dall’e. al non e. (per estens. può indicare anche il...