EugenioMontale nacque a Genova nel 1896 da famiglia borghese e trascorse l’infanzia e l’adolescenza tra la città natale e Monterosso (nelle Cinque Terre). Non fece studi classici a scuola, ma fu sostanzialmente [...] , Feltrinelli, pp. 13-106.
Savoca, Giuseppe (1987), Concordanza di tutte le poesie di EugenioMontale. Concordanza, liste di frequenza, indici, Firenze, Olschki, 2 voll.
Zolli, Paolo (1989), Montale e la lessicografia italiana, in Per la lingua di ...
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* La voce enciclopedica Lingua scritta è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Italiano, parlare, scrivere, arricchita e aggiornata da un contributo di Giuseppe Antonelli.
La scrittura è [...] tutti si rivolgono a una molteplicità di lettori. Solo il requisito 4 discrimina, dal nostro punto di vista, una lirica di EugenioMontale o un romanzo di Umberto Eco (1C, 2C, 3C, 4C) da tipologie testuali ben più umili e anguste, come una ricetta ...
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In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] , ad Aldo Palazzeschi, Giovanni Papini, Elio Vittorini, ecc., agli ermetici, con gli emergenti Giuseppe Ungaretti, ➔ EugenioMontale, Umberto Saba, Salvatore Quasimodo, ecc., all’esperienza irripetibile già del primo ➔ Gadda). Si era di necessità ...
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Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] e prosastico («Piove. È mercoledì.
Sono a Cesena», scrive Marino Moretti). Insomma, la rinuncia ai «nomi poco usati» (➔ EugenioMontale) è esibita come nuovo tratto specifico della lingua poetica, che sottolinea la propria prosaicità in rapporto alla ...
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La nominalizzazione è la trasformazione (tecnicamente, la transcategorizzazione) in nome di un elemento linguistico di qualunque natura (parola, espressione, frase, componente di frase, ecc.) e categoria. [...] affanno duri! (Giacomo Leopardi, “Alla luna” in Idilli, vv. 15-16)
(21) avverbio: spesso il male di vivere ho incontrato (EugenioMontale, “Spesso il male di vivere ho incontrato” in Ossi di seppia, v. 1); il troppo stroppia
(22) aggettivo: il peggio ...
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I pronomi sono un insieme di forme o classi di parole (➔ parti del discorso) accomunate sul piano funzionale dal fatto che, pur avendo valore referenziale, sono prive di capacità di referenza (➔ definizione [...] al procedimento retorico detto prolessi:
(5) codesto solo oggi possiamo dirvi: ciò che non siamo, ciò che non vogliamo (EugenioMontale, “Non chiederci la parola”, in Ossi di seppia)
I pronomi interrogativi e indefiniti possono anche rimandare a un ...
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CORTI, Maria
Cristina Montagnani
Nacque a Milano il 7 settembre 1915, da Emilio e da Celestina Goldoni. L'infanzia fu segnata dalla perdita della madre, morta il 10 settembre 1925; il padre, che lavorava [...] carte del futuro Fondo manoscritti di autori moderni e contemporanei: all’inizio un semplice faldone con manoscritti di EugenioMontale e Romano Bilenchi, di proprietà di Corti stessa, cui si aggiunsero gli autografi della Madonna dei filosofi di ...
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Il bisticcio è la figura formata dall’accostamento (immediato o a breve distanza, nello stesso verso o nello stesso periodo) di due o più parole fortemente rassomiglianti dal punto di vista fonico.
Bisticcio [...] anche solo su parti della parola, come si nota nella catena di consonanze «abbaglia ... meraviglia ... travaglio» (EugenioMontale, “Meriggiare pallido e assorto”).
Nella sua Letteratura italiana delle origini, Gianfranco Contini adotta una triade di ...
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Il termine fonosimbolismo (o simbolismo fonetico) si riferisce a una serie di fenomeni di varia natura e tipologia nei quali da un suono o una sequenza di suoni si riconosce il valore semantico in modo [...] fonema /r/ all’idea di «rotolamento» e «vibrazione» (cfr. § 3.3) si possono citare ad es. i seguenti versi di EugenioMontale:
Trema un ricordo nel ricolmo secchio
nel puro cerchio un’immagine ride
(“Cigola la carrucola nel pozzo”, in Ossi di seppia ...
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Giosuè Carducci nacque a Valdicastello (Lucca) il 27 luglio 1835. Dopo gli studi presso gli Scolopi di Firenze e la Normale di Pisa, insegnò dapprima in alcune scuole toscane (S. Miniato a Monte, Pistoia) [...] 2007: 127-49). Il risultato è quello che EugenioMontale, nel recensire un volume dell’Epistolario carducciano, Pascoli (che fu anche suo allievo all’università), D’Annunzio, Montale e su una schiera di minori. Un censimento puntuale della loro ...
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escapista agg. e s. m. e f. 1. Che, chi fugge dalla realtà (percepita come noiosa o problematica), cercando sollievo nell’immaginazione, nel divertimento, nello svago. 2. Chi riesce a liberarsi da una situazione di prigionia o costrizione, con...
bidonville
‹bidõvìl› s. f., fr. [comp. di bidon «bidone» e ville «città»]. – Nome usato dapprima nel Nord Africa e poi a Parigi, ed esteso anche ad altre grandi città, per indicare quartieri di periferia formati di baracche e catapecchie messe...