PALLADINO, Giacomo
Francesco Mastroberti
PALLADINO, Giacomo. – Nacque a Teramo nel 1349. L’anno di nascita si ricava dalla sua opera più famosa, il Liber Belial o Consolatio peccatorum, dove si legge [...] «Iacobus de Theramo [...] in iure canonico Padue minimus discipulus».
La Consolatio peccatorum seu lis Christie et Belial ha circolato in Europa tra il XV e il XVI secolo attraverso numerosissime edizioni a stampa con il nome di Lis Christi et Belial ...
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Scrittore russo (Mosca 1891 - ivi 1967). Autore del romanzo satirico Neobyčajnye pochoždenija Chulio Churenito i ego učenikov ("Le avventure straordinarie di Julio Jurenito e dei suoi discepoli", 1922) [...] come bolscevico, vi tornò e vi restò fino al 1940 alternando il soggiorno con frequenti viaggi in URSS e nell'Europa occidentale. Ingegno agile, incline al paradosso e alla satira distruttiva, E. si affermò decisamente, dopo alcuni volumi di poesie ...
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Critico e saggista italiano (Roma 1896 - ivi 1982). Personalità tra le più importanti nel campo dell'anglistica, indagò l'influsso della cultura italiana in Inghilterra e illustrò singole figure, aspetti, [...] ha persistito nello studio dei rapporti tra arti visive e letterarie, dell'influsso della letteratura e della cultura italiana nell'Europa, con inclusione dei rapporti tra Italia e Inghilterra e del filone degli Inglesi in Italia, quali V. Lee.
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Scrittore danese (Wangede 1935 - Amburgo 2007). Autore tra i più significativi del Novecento danese, la sua prosa è caratterizzata da un'acuta sapienza stilistica e da grande abilità di sperimentazione, [...] sua opera principale, Requiem (1985).
Vita
Ha studiato slavistica prima all'Università di Copenaghen, poi in vari centri dell'Europa orientale e infine a Londra. Dal 1958, a parte un breve periodo all'inizio degli anni Settanta, ha vissuto lontano ...
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Saggista croato (Mostar 1932 - Zagabria 2017). Docente di letteratura francese all'università di Zagabria e poi, dopo aver lasciato la Iugoslavia dilaniata dalla guerra, di letterature slave comparate [...] ed. it. molto ampliata Epistolario dell'altra Europa, 1992) raccoglie una serie di appassionate lettere aperte I signori della guerra (1999); Compendio d'irriverenza (2001); Un'Europa maledetta. Sulle persecuzioni degli intellettuali dell'Est (2005). ...
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Antonelli, Roberto. - Filologo italiano (n. Roma 1942). Professore ordinario di Filologia romanza presso l’Università di Roma La Sapienza dal 1985 al 2013, poi emerito, ha studiato origini e sviluppo delle [...] al fondatore della lirica italiana Giacomo da Lentini (2008); autore, con M.S. Sapegno, delle storie della letteratura italiana L’Europa degli scrittori (7 voll., 2008), Il senso e le forme (5 voll., 2011) e Letteratura oggi (6 voll. 2023), presso ...
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Poeta-cantore dei popoli celti. I b. si accompagnavano con uno strumento simile alla lira, detto crotta, e costituivano una specie di ordine. Disparvero dalla Gallia dopo la conquista romana; sopravvissero [...] di Ossian (1760-65). Dopo la sua riuscita mistificazione e dopo l’ode di T. Gray, The bard (1757), venne in voga in Europa la poesia bardita ove il b. diviene il poeta per eccellenza, in quanto trarrebbe la sua poesia dall’intimo e dai sentimenti ...
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Letterato, filologo e comparatista polacco (Varsavia 1862 - Leopoli 1937), prof. di filologia neolatina a Leopoli. Autore di studî sulla letteratura polacca e su varie letterature straniere moderne (in [...] (in terza rima: 1899-1904) e la Vita Nuova (1934). Nei suoi studî pionieristici su poeti del Seicento polacco, Andrzej Morsztyn (1893) e Sebastian Grabowiecki (1894), introdusse per primo in Europa il concetto di stile barocco applicato alla poesia. ...
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WIVALLIUS, Lars
Giuseppe Gabetti
Poeta svedese, nato, pare, a Wivalla presso Örebro, nel 1605. È, accanto a Lucidor, il più vivo poeta del barocco svedese, di cui interpretò - nell'epoca della crescente [...] teologici a Upsala; e, già nel 1625, varcato senza un soldo il Sund, incominciò a girare in lungo e in largo l'Europa,. vivendo alla ventura: fu in Inghilterra, in Olanda, in Francia; e visse a lungo e con predilezione anche in Italia, di scrocco ...
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Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] didattico.
L’ebraico viene utilizzato sia per la prosa sia per la poesia, mentre la lingua degli E. ashkenaziti dell’Europa centrale e orientale, lo yiddish (➔) viene messo al bando. In questo quadro innovativo viene fondata una rivista mensile, Ha ...
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europeismo s. m. [der. di europeo]. – 1. Movimento politico e di idee che, sulla base delle fondamentali affinità culturali e storiche che legano tra loro i popoli d’Europa, tende a promuovere un progressivo avvicinamento tra i varî stati nazionali...