Eutanasia
Eugenio Lecaldano
Nuove condizioni sociali e mediche del morire
La discussione sull'eutanasia non è certo limitata al nostro secolo. Già il mondo antico affrontava le complesse questioni, [...] si mostra la contraddittorietà della posizione dei sostenitori della indisponibilità della vita umana, costretti per coerenza al più completo fatalismo e a evitare anche azioni di soccorso nei confronti di chi sta morendo per un incidente; dall'altra ...
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BORDIGA, Amadeo
Luigi Agnello
Nacque a Resina (Napoli) il 13 giugno 1889 da Oreste e da Zaira Amadei.
Il padre (1852-1931), novarese, massone, fu uno dei più apprezzati studiosi italiani dei suo tempo [...] le classi su scala mondiale. Secondo il determinismo bordighiano, al quale non era estranea una certa dose di fatalismo, nessuno sforzo soggettivo poteva modificare le condizioni storiche. Perciò egli era restio a promuovere una frazione anche nell ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Idealismo e non idealismo
Michele Ciliberto
Sulla filosofia italiana dall’inizio del 20° sec. al 1945 pesano tre pregiudizi di cui occorre liberarsi: la contrapposizione frontale tra Ottocento e Novecento, [...] ‘generazione’: nel 1941 Garin ne critica lo storicismo, risolvendolo in una forma di relativismo; nel 1945 ne ribadisce il fatalismo; nel 1946 lo presenta come un pensatore classico, ma incapace di parlare ai giovani, a differenza di Papini e, in ...
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CATALANI, Alfredo
Sergio Martinotti
Nacque a Lucca il 19 giugno 1854 da Eugenio e da Giuseppina Picconi.
Il padre, buon pianista e compositore, allievo di Giovanni Pacini, si era dedicato all'insegnamento [...] una congenita mestizia toscana (comune a certo Puccini) tutta e spesso pervasa di sognante nostalgia, di precoce fatalismo di malattia e morte, priva comunque d'ogni perversità decadentistica. Questa nostalgia accorata, quest'aristocratica melanconia ...
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. La grandiosa espansione del popolo arabo fuori dei suoi confini originarî ha fatto sì che la storia degli Arabi abbia un'estensione immensamente più vasta che non la storia dell'Arabia precisamente come [...] della presente voce) e l'islamismo non sarebbe se non l'occasione che favorì e accelerò un processo autonomo e fatale. In realtà il fattore religioso ebbe un'importanza decisiva nell'imprimere al movimento di conquista degli Arabi un carattere di ...
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Le ricerche per sapere quando fu sostituito il nome di filosofo e quindi filosofia al termine sofo (o sofista) e sofia, hanno un interesse puramente filologico, poiché quel che importa alla filosofia è [...] semplicemente quella passività che si contrappone all'attività che è la ragione, o Dio, immanente a tutto il reale. Il fatalismo greco che già si era affermato nel ritorno platonico, nel ciclo aristotelico, torna con maggior potenza nell'idea d'un ...
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Il fronte interno sulle lagune: Venezia in guerra
Emilio Franzina
Il "fronte interno" sulle lagune: Venezia in guerra (1938-1943)
Luci e ombre della "grande Venezia"
Venezia sembra poter figurare [...] "spirito pubblico" nella seconda metà di maggio del '40 rispetto all'eventualità di un nostro intervento, accettato adesso vuoi per fatalismo e vuoi per calcolo ovvero per una specie di "mai sopito realismo nazionale", non può e non deve trarre in ...
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Le riforme
Paolo Preto
Riforma o "rivoluzione"?: la riforma è "rivoluzione"
Nella città di Bergamo ormai democratizzata, siamo nel 1797, un pamphlet giacobino lancia alla moribonda classe aristocratica [...] della società, pensa a riformare e a muovere da sé solo la società stessa. Costui è stato l'origine de' più fatali sconvolgimenti e delle più esecrabili azioni che disonorano l'umanità" (18). In un altro opuscolo del 1788 Mocenigo cerca di ...
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Africanismo
Amadou Hampâté Bâ
di Amadou Hampâté Bâ
Africanismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Eredità del passato: spirituale, sociale e culturale. a) Valorizzazione del passato. b) Senso del sacro; [...] e di cambiamento si iscrive nell'ordine dei destini generali dell'umanità; gli Africani l'accettano senza turbamenti, non per ‛fatalismo passivo', ma per quella profonda saggezza che permette di mantenere lucida la mente e sereno il cuore davanti a ...
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Tra immaginarioe descrizione anatomica
Riccardo de Sanctis
Su una parete di roccia della grotta di Gargas, in Francia, è tracciato il profilo di una mano, e il disegno in ocra rossa si ripete centinaia [...] nazioni, era interpretata come lotta per la supremazia del 'più adatto'. Alla fine del secolo si diffuse un certo fatalismo melanconico, perché anche l'uomo, come altre specie, appariva destinato all'estinzione dopo il lungo processo evolutivo che lo ...
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fatalismo
s. m. [der. di fatale]. – In generale, ogni concezione che consideri il mondo come governato da un fato irrevocabile. Nell’uso com., l’atteggiamento di chi accetta il corso degli eventi, senza tentare di opporvisi con atti di volontà:...
fatale
agg. [dal lat. fatalis, der. di fatum «fato, destino»]. – 1. a. Voluto dal fato: avvenimento f.; per f. necessità; Non impedir lo suo f. andare (Dante); quindi inevitabile, ineluttabile: era f. che avvenisse così. b. Predestinato dal...