Sin da tempi antichissimi si è sentito il bisogno di punire con speciale rigore il furto di bestiame; e i Romani, per indicarlo e distinguerlo dalle altre specie di furti, crearono il nome particolare [...] specificazione e limitazione, qualunque sia il luogo ove il fatto venga commesso.
A questa nozione semplice si è e i suoi rimedi, in Dizionario Pen., 1922; Pisani, Contro l'abigeato in Sicilia, in Riv. di Studi giuridici e sociali, I, p. 30 segg. ...
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Storico, nato a Lucera (Foggia) il 29 marzo 1784, morto a Napoli il 7 agosto 1872. Avviato alla carriera delle armi, compì i suoi studî nell'Accademia militare della Nunziatella in Napoli. Dovette uscirne [...] gran numero di saggi letterarî, filosofici, storici, economici, giuridici, che pubblicò nelle maggiori riviste napoletane del tempo, sibbene come effetto d'un doppio ordine di fatti: d'una successiva lentissima trasformazione sempre più accentratrice ...
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Nel significato economico, entrato nell'uso e nel linguaggio comune, la parola designa chi per speculazione s'intromette nella circolazione economica dei beni, qualificati durante questa circolazione merci, [...] viva la sensazione del tessuto uniforme, economico e giuridico, della società moderna. Ogni produttore, socialmente che ad altra classe, non a regolare taluni negozî o fatti economici, ma tutti, senza esclusioni arbitrarie. La legge protettrice ...
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. Caput, testa, indica originariamente l'individuo, e capitis deminutio doveva indicare in antico la perdita, da parte di un gruppo, di uno dei suoi membri: sia che tale diminuzione venga subita dal populus, [...] emancipazione o per adozione o per conventio in manum connessa col matrimonio. Ma poiché tali fatti che colpiscono il gruppo mutano anche la posizione giuridica dell'individuo, l'espressione capitis deminutio fu usata in relazione con l'individuo e ...
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SERVIO TULLIO
Plinio Fraccaro
. Il sesto re di Roma. Mentre una leggenda raccontava che la madre sua Ocrisia, nobile signora latina, era già incinta di lui quando la guerra l'aveva resa schiava di Tanaquilla [...] Anco Marcio, Servio, ad istigazione di Tanaquilla, che aveva fatto correre voce che le ferite non erano mortali, assunse il protetta e sollevata lo pianse a lungo. Anche molti istituti giuridici venivano riferiti a S.
Bibl.: A. Schwegler, Römische ...
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È, nei rapporti con gl'individui, l'esplicazione massima della potestà discrezionale di comando spettante al magistrato romano. Vi rientrano l'arresto (in vincula ducere), la fustigazione (verberatio), [...] l'applicazione di sanzioni siffatte possono essere tutti i fatti dannosi alla disciplina della città, dalla mera disobbedienza origine la discrezionalità della coercizione non ha limiti giuridici: onde l'indifferenziazione fra delitto e disobbedienza, ...
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GIANNINI, Massimo Severo
Dante Cosi
Giurista e uomo politico, nato a Roma l'8 marzo 1915. Professore di Diritto amministrativo dal 1939 nelle università di Sassari, Perugia, Pisa e, dal 1960, Roma. [...] con interventi e commenti critici sui principali fatti costituzionali e amministrativi, ha esercitato un autorevole in Enciclopedia del diritto (1970); Ambiente: saggio sui diversi suoi aspetti giuridici, in Riv. trim. dir. pubblico (1973), pp. 1-39 ...
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Scrittore bizantino del sec. VI. Nato a Mirina nell'Eolide circa il 536, iniziò ad Alessandria gli studi letterarî e giuridici, che compì nel 556 a Costantinopoli. Ivi esercitò la professione di avvocato [...] , Tucidide, Polibio e Procopio) valgono a supplire la sua deficienza di reali doti storiche e la mancanza di fatti concreti.
Bibl.: Edizione principe di Bonaventura Vulcanio, Leida 1594; di B. G. Niebuhr, nel Corpus Scriptorum historiae byzantinae ...
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SAVIOLI Fontana Castelli, Ludovico Vittorio
Raffaele Spongano
Poeta, nato a Bologna il 22 agosto 1729, morto ivi il 1° settembre 1804. Fu educato all'intelligenza dei classici dai gesuiti. Per diletto, [...] della prima metà del secolo. Fu erudito negli studî giuridici, scientifici e nelle letterature francese, spagnola, inglese. Cultore Annali Bolognesi, mostrandosi valente nell'analisi delle ragioni dei fatti, ed ebbe perciò nel 1790 la cattedra di " ...
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FOGLIETTA, Uberto
Emilio Pandiani
Storico, nato a Genova circa il 1518 da famiglia cospicua, che fu ascritta alla nobiltà nel 1528. Interrotti per rovesci familiari gli studi giuridici, verso il 1538 [...] fino al 1527. Morì a Roma il 5 settembre 1581.
Il fratello Paolo pubblico l'opera nel 1585, con una giunta dei fatti sino al 1575, tratta dalla storia di I. Bonfadio, non ancora edita. La traduzione delle storie fu affidata al fiorentino Francesco ...
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fatto2
fatto2 s. m. [lat. factum, propr. part. pass. sostantivato di facĕre «fare»]. – 1. a. Avvenimento, azione, fenomeno, ciò che si compie o si è compiuto: assistere, essere presente al f.; mi è capitato un f. strano, un f. curioso; il...
giuridico
giurìdico agg. [dal lat. iuridĭcus, comp. di ius iuris «diritto» e tema di dicĕre «dire»] (pl. m. -ci). – 1. a. Di diritto, relativo al diritto: norma g.; l’ordinamento g. di uno stato; considerare una questione sotto l’aspetto g.;...