Nato a Trebisonda il 2 genn. 1403, probabilmente ricevette il nome di battesimo di Basilio. Di famiglia artigiana, venne affidato dai genitori al metropolita della sua città, Dositeo, e da questo venne [...] dei problemi dell'Ordine basiliano in Italia e in Sicilia. Nel novembre 1446 fu tenuto nella chiesa dei SS 1468 B. fu di nuovo trasferito dal vescovato di Tuscolo a quello di Sabina. Allorché nello stesso anno FedericoIII fece la sua seconda ...
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Cardinale, teologo e umanista (Trebisonda 1403-Ravenna 1472). Arcivescovo di Nicea (1437), partecipò al concilio di Ferrara-Firenze per l’unificazione delle Chiese greca e latina (1438-39); trasferitosi in Italia, contribuì a diffondere lo studio del greco e della filosofia platonica, polemizzando con ... ...
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Teologo e umanista (Trebisonda 1403- Ravenna 1472). Fattosi monaco basiliano nel 1423, cambiò in B. il nome battesimale di Basilio; arcivescovo di Nicea nel 1437, partecipò al Concilio di Ferrara-Firenze (1438-39) per l’unione della Chiesa greca con quella latina; nell’esito felice, anche se non duraturo, ... ...
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Cardinale, teologo e umanista (Trebisonda 1403 - Ravenna 1472), fattosi monaco basiliano nel 1423, cambiò in B. il nome battesimale di Basilio; fu al servizio di Giovanni VIII di Costantinopoli (1426) e di Teodoro IIPorfirogenito; arcivescovo di Nicea nel 1437, partecipò al concilio di Ferrara-Firenze ... ...
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Nato a Trebisonda probabilmente nel 1403 (secondo altri nel 1389 o 1395) in modesta condizione, fu affidato alle cure del metropolita Dositeo, dal quale dopo la sua abdicazione fu condotto a Costantinopoli, ove compì i primi studî tra il 1415 e il 1422, avendo per maestro Giorgio Crisococce e per condiscepolo ... ...
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PIRANDELLO, Luigi
Simona Costa
PIRANDELLO, Luigi. – Secondogenito di Stefano, commerciante di zolfo, e Caterina Ricci Gramitto, nacque a Girgenti (Agrigento dal 1927) il 28 giugno 1867, in una cascina [...] di tradizioni popolari, e con il letterato ed erudito Giuseppe Pipitone Federico Lumie diSicilia, di Mondadori, l’edizione delle Opere di L. P., diretta da G. Macchia, comprensiva di Tutti i romanzi (I-II, Milano 1973), Novelle per un anno (I-III ...
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CAPUANA, Luigi
Enrico Ghidetti
Nato a Mineo (Catania) il 29 maggio 1839, primogenito di sette femmine e due maschi di Gaetano, agiato possidente terriero, e Dorotea Ragusa, trascorse felice gli anni [...] Pipitone Federico, in Saggi di letteraturaitaliana sicil., III, Urbino 1940, pp. 99-134; G. Marzot, in Battaglieveristiche dell'Ottoc., Messina 1941, pp. 158-62, 196-204, 283-88, 323s.; L. Cocchiara, I "Cantipopolari" del C., in Giorn. diSicilia ...
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BRANCATI, Vitaliano
Nino Borsellino
Nacque a Pachino (Siracusa) il 24 luglio 1907eintraprese gli studi a Modica proseguendoli a Catania dove, nel 1929, si laureò in lettere discutendo con N. Busetto [...] Federico De Roberto. Il suo attivismo letterario, precocemente stimolato dal padre Rosario (funzionario didi stampa (Milano, Bompiani), comprendente: Gli anni perduti,Don Giovanni in Sicilia,Il bell'Antonio (I); Paolo il caldo (II); Racconti (III); ...
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DE ROBERTO, Federico
Graziella Pulce
Nacque a Napoli il 16 genn. 1861. Il padre, Ferdinando, ufficiale di stato maggiore della piazza di Napoli, allora quarantenne, era discendente di illustre famiglia, [...] Il Giornale d'Italia, Il Secolo XX, Il Giornale diSicilia.
Nel 1890 lavorò a L'illusione, che pubblicò nel 138; L. D'Ambra, F. D. illustre sconosciuto, in Trent'anni di vita italiana, III, Milano 1929, pp. 309-321; O. Profeta, D. e Pirandello, ...
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COMPARETTI, Domenico
Guiovanni Pugliese Carratelli
Nato a Roma il 7 luglio del 1835 (secondo altre fonti il 27 giugno) da Agostino e da Barbara De Andrei, fu dapprima docile ai desideri della famiglia [...] epigrafi di Grecia e diSicilia, e di nuovo su una lamina orfica, quella celebre di Petelia (Journal of Hellenic Studies, III[1882]). migliore del suoi allievi, il roveretano Federico Halbherr: questi, nell'agosto di quell'anno, scoprì a Gortina la ...
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BECCADELLI, Antonio, detto il Panormita
Gianvito Resta
Nacque a Palermo, da famiglia originaria di Bologna, nel 1394. Il periodo isolano della sua giovinezza lo vide avviato dal padre alla mercatura, [...] di Tito Livio. Subito dopo Alfonso gli affidava l'incarico di preparare e di presentare un'orazione in onore diFedericoIII Li Gotti, Il B. e l'Hermaphroditus, in Arch. stor. per la Sicilia, VI(1940), pp. 253-264; F. Marletta, Note all'epist. del ...
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Cultura greca
Gian Luca Borghese
Scriveva Ruggero Bacone intorno al 1271 nel suo Compendium studii philosophiae (1859) che la condizione critica in cui versavano gli studi tanto teologici quanto filosofici [...] diSicilia dalla comune eredità normanna, ma per l'Occidente latino in generale l'Italia meridionale all'epoca diFederico Casole. Beiträge zur Geschichte der ost-westlichen Beziehungen unter Innozenz III. und Friedrich II., Ettal 1965, pp. 1-21, ...
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GIACOMO (Iacopo) da Lentini
Fabio De Propris
Detto il Notaro per antonomasia, nacque a Lentini, nella Sicilia orientale (cfr. Poesie, ed. Antonelli, II, v. 63; XII, v. 54; Dubbie, 1, v. 24), probabilmente [...] Federico, appena sposato e ancora soltanto re diSicilia, tenne stabilmente corte a Messina. È però più probabile che risalgano agli anni Venti, dopo l'ascesa al trono imperiale diFederico Iacopo da L., in Enc. dantesca, III, Roma 1971, pp. 346 s.; A ...
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In questa voce si può tenere conto della recente edizione integrale, critica e commentata, in tre volumi, dell’intero corpus poetico dei Siciliani e dei Siculo-toscani (Antonelli, Di Girolamo & Coluccia [...] problematicamente a prospettare (I: lxii-lxvi; II: xliv-l; III: xxiii-xxiv). I musicologi, da parte loro, tendono a probabilità a Federico, eccezionale nell’abbinamento che ne offre questo testimone: si tratta dell’unico testo sicilianodi cui esista ...
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