Anatomista (Groninga 1534 - Brienne, Champagne, 1576). Studiò anatomia in Italia con G. Falloppia, B. Eustachi e G. C. Aranzio. È noto per aver descritto per la prima volta alcuni muscoli del corpo umano [...] e aver raffigurato per primo (Tractatus anatomicus de ossibus foetus abortivi et infantis dimidium annum nati, post., 1659) lo scheletro del feto. ...
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diaframma
Robusta membrana muscolare e tendinea che separa la cavità toracica da quella addominale. Ha forma di cupola a convessità superiore: contraendosi si appiattisce, aumenta il volume della cavità [...] basso il pacchetto intestinale; il d. interviene perciò nei movimenti inspiratori, in quello della defecazione e nell’espulsione del feto durante il parto. Orifizi specifici permettono il passaggio dell’aorta, della vena cava inferiore e dell’esofago ...
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travaglio
L’insieme dei fenomeni locali e generali che iniziano con le manifestazioni dolorose che precedono il parto (➔) e che si concludono con il suo espletamento. La prima fase (dilatativa) è di [...] durata variabile (generalmente più lunga nelle primipare): da 1÷2 ore a 12; la fase espulsiva (quella in cui il feto discende nel canale di parto e viene aiutato ad uscire) da pochi minuti a mezz’ora. La durata della seconda fase è proporzionale al ...
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Edinger, Ludwig
Neurologo tedesco (Worms 1855 - Francoforte sul Meno 1918). Fu prof. all’univ. di Francoforte (dal 1904); si dedicò allo studio dell’anatomia del sistema nervoso e in partic., per primo, [...] dell’anatomia comparata del cervello. Nucleo di E.- Westphal: uno dei nuclei di origine del nervo oculomotore comune, da E. individuato nel feto e successivamente da Westphal nell’adulto. ...
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Scanzoni von Lichtenfels, Friedrich Wilhelm
Ostetrico e ginecologo ceco (Praga 1821 - Grafing, Monaco di Baviera, 1891). Prof. a Würzburg, dove fondò una clinica ginecologica e una scuola per ostetriche. [...] Contribuì al progresso della semeiotica ginecologica e della tecnica operatoria. Manovra di S.: metodo di applicazione del forcipe che permette di ruotare la posizione del feto durante il parto. ...
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azidotimidina
Farmaco ad azione antivirale, analogo della timidina, in grado dì inibire la replicazione del virus che causa l’immunodeficienza acquisita (➔ AIDS), sia in pazienti con sola positività [...] quelli con malattia conclamata. Può essere usato in gravidanza nelle madri sieropositive per impedire il passaggio del virus al feto e talvolta per prevenire lo sviluppo dell’AIDS nelle persone che sono venute accidentalmente a contatto con il virus ...
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ipersistolia
Eccesso di contrazione di un organo muscolare cavo e in partic. dell’utero. L’i. di tale organo è di solito causa di parto rapido e per lo più senza incidenti: non va confusa con l’ipertonia [...] dell’utero, che si osserva frequentemente quando il parto sia ostacolato da viziature pelviche, eccessive dimensioni del feto, sua presentazione anomala, ecc. ...
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Le immagini della vita intrauterina
Eugenio Maggi
Vincenzo De Prosperi
Antonio Pachì
La rappresentazione della vita intrauterina è senza dubbio la più affascinante delle procedure diagnostiche per [...] diagnosi di gravidanza, il controllo dell'accrescimento fetale, la localizzazione della placenta e la determinazione della posizione del feto a termine. Già alla quinta-sesta settimana di gestazione è possibile individuare la camera ovulare, anche in ...
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gravidanza, aspetti psicologici della
In tutto il periodo che va dal concepimento al parto, l’organizzazione psicologica della donna muta sensibilmente e si avvia a un’accentuazione degli aspetti orali [...] quelle tendenze ricettive e ritentive di dipendenza dagli altri che caratterizzano di solito il bambino piccolo. Il feto diventa oggetto della proiezione della libido della madre, che sviluppa fantasie consce e inconsce molto strutturate sul bambino ...
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mola vescicolare
Malattia della gravidanza dovuta ad anomalia dei villi coriali che si presentano rigonfi a formare vescichette ripiene di liquido e raggruppate in grappoli di dimensioni varie. La trasformazione [...] tutto l’apparato villoso o solo una parte di esso e si accompagna di solito alla morte dell’embrione o del feto. I rapporti della m. vescicolare con le pareti uterine vanno da un interessamento superficiale fino alla perforazione dell’utero. L ...
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feto
fèto s. m. [dal lat. fetus -us, da una radice *fē- da cui anche fecundus, femina]. – Il prodotto del concepimento dei mammiferi considerato durante il suo sviluppo intrauterino; il termine in passato veniva usato solo con riferimento...
fetale
agg. [der. di feto]. – Del feto, che appartiene o ha riferimento al feto: circolazione sanguigna f.; malformazioni, anomalie, aberrazioni (e, in passato, mostruosità) f.; medicina f., branca della medicina (detta anche puericultura...