DUNI, Emmanuele
Mauro Di Lisa
Nacque a Matera il 24 marzo 1714 dalle seconde nozze di Francesco, maestro di cappella nella città lucana, con Agata Vacca, originaria di Bitonto. Nella sua prima educazione [...] alla sua formazione culturale: ed infatti, pur mutuando sempre da Vico l'intero bagaglio delle intuizioni teoriche, storiche e filologiche, egli seppe produrre in questa occasione la sua opera più valida e compiuta, non tanto per gli sparsi spunti ...
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GENTILI, Alberico
Angela De Benedictis
Nacque il 14 genn. 1552 a San Ginesio, nel Maceratese, da Matteo, medico, e da Lucrezia Petrelli, entrambi di nobile famiglia.
La fanciullezza e l'adolescenza [...] ed europee fu accompagnato, nel metodo, dalla pratica prevalenza del mos Gallicus, basato sull'unione di diritto, filologia e storia, sul mos Italicus, ancora intransigentemente difeso nei dialoghi De iuris interpretibus. L'accostamento a questioni ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Bernardo Tanucci
Aurelio Cernigliaro
Nella complessa vicenda del Settecento, Bernardo Tanucci occupa a ragione un ruolo di primo piano. Rivisto il giudizio sostanzialmente negativo di Vincenzo Cuoco [...] fonti, ma si mostra «pronto a cogliere nuovi orientamenti che ampliano notevolmente la prospettiva meramente erudita, sì che la filologia venga a coincidere con il mondo umano delle istituzioni e si stabilisca un intimo nesso, proprio per il tramite ...
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COPPI, Antonio
Angelo Russi
Nacque ad Andezeno (Torino) il 22 apr. 1783 da Vittorio e Maria Cocchis. I genitori, "di civile condizione e di limitate fortune" (Roncalli, Necrologia, p. 31, gli fecero [...] (1855), pp. 263-277; Sul Carnevale di Roma nei tempi di mezzo, in Il Saggiatore. Giornale Romano di Storia Letteratura Belle Arti Filologia e Varietà, I (1844), 1, pp. 85-90, 128-131; Discorso sopra le finanze di Roma nei secoli di mezzo, Roma 1847 ...
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GRIBALDI MOFFA, Matteo
Diego Quaglioni
Nacque a Chieri ai primi del Cinquecento, secondogenito di Giovanni e di Maria dei marchesi di Ceva. Discendente da una famiglia patrizia imparentata con le casate [...] ancora su di un così vasto campo. Il G. insiste a lungo sulla necessità stretta di un fondamento storico-filologico dell'interpretazione, e dunque sull'urgenza di una profonda revisione critica della giurisprudenza giustinianea (I, 16, c. 38r). Con ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Cesare Beccaria è il principale esponente dell’Illuminismo italiano. Dalla frequentazione di casa Verri e degli autori della rivista «Il Caffè», nonché dalle letture intense di testi soprattutto francesi, [...] incompiuti Pensieri sopra la barbarie e coltura delle nazioni e ad altri frammenti, che ricomponevano filosofia e filologia in una sorta di incompleta, potenziale sociologia della convivenza: secondo la lezione di Locke, Montesquieu, Hélvetius, dello ...
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MODESTI, Iacopo
Vanna Arrighi
– Nacque a Prato nel 1463 da Michele di Andrea e da Checca di Bartolomeo Nerucci.
La famiglia Modesti era originaria di Carmignano, piccolo paese nel contado, dal quale [...] fiorentina fra Quattrocento e Cinquecento, in Istituzioni e società in Toscana nell’età moderna. Atti delle giornate di studio dedicate a Giuseppe Pansini, I, Roma 1994, pp. 157-159; A. Perosa, Studi di filologia umanistica, I, Roma 2000 pp. 27 s. ...
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GEREMIA da Montagnone
Gabriella Milan
Nacque a Padova da Michele, probabilmente di professione giudice. Secondo Weiss, al quale dobbiamo la più completa ricostruzione biografica su G., la sua data di [...] . a cura di G.P. Marchi, ibid. 1993), pp. 94-97; P. Rajna, Tre studi per la storia di Andrea Cappellano, in Studi di filologia romanza, V (1889-91), 13, pp. 193-204; V. Crescini, A ricordo di A. Gloria. Il latino medievale e il volgare italiano, in ...
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LAVAGNA, Carlo
Fulco Lanchester
Nacque ad Ascoli Piceno il 26 maggio 1914 da Silvio, avvocato di origini sarde ma radicato nelle Marche, e da Maria Di Ré. Dopo gli studi medio-superiori a Macerata, [...] un rapporto sempre aperto e schietto con gli studenti in anni di travaglio e trasformazione dell'università italiana (Per una filologia giuridica della contestazione, in Scritti in onore di V. Bachelet, II, Milano 1987, pp. 229 ss.) sia formando una ...
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SCHIAVITÙ
Raffaele CORSO
Ugo Enrico PAOLI
Gino LUZZATTO
Giorgio BALLADORE PALLIERI
. Presso i primitivi. - Nelle società inferiori varie sono le ragioni che portano l'uomo alla schiavitù; ma esse [...] si presentava come essenzialmente morale, e nel prospettarlo si era ancora sotto l'influsso della filosofia illuministica. La filologia moderna ha posto il problema dello schiavo nella Grecia antica su basi diverse: storiche, non morali. Oggi la ...
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filologia
filologìa s. f. [dal lat. philologĭa, gr. ϕιλολογία, comp. di ϕιλο- «filo-» e λόγος «discorso»; propr. «amore dello studio, della dottrina»]. – 1. Insieme di discipline intese alla ricostruzione di documenti letterarî e alla loro...
filologico
filològico agg. [der. di filologia] (pl. m. -ci). – Attinente alla filologia: scienza, dottrina f.; le discipline f.; studî f.; critica f.; testo corredato di commento storico e f.; indagine condotta con metodo rigorosamente filologico....