gorgia toscana
La gorgia è un fenomeno fonetico diffuso nei dialetti toscani (noto anche come spirantizzazione o aspirazione toscana). È un processo di ➔ indebolimento che coinvolge le consonanti ➔ occlusive [...] 1982), Firenze, Olschki.
Contini, Gianfranco (1961), Per un’interpretazione strutturale della cosiddetta ‘gorgia toscana’, «Boletim de filologia» 19, pp. 269-281.
Cravens, Thomas D. (1983), La gorgia toscana quale indebolimento centromeridionale, in ...
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Il futuro anteriore (o futuro composto) è un tempo verbale dell’➔indicativo che esprime fatti proiettati nel futuro ma avvenuti prima di altri. Nell’esempio che segue:
(1) quando Maria si sveglierà, Luca [...] /2, pp. 1-36.
Berretta, Monica (1997), Sul futuro concessivo: riflessioni su un caso (dubbio) di degrammaticalizzazione, «Linguistica e filologia» 5, pp. 7-40.
Bertinetto, Pier Marco (1986), Tempo, aspetto e azione nel verbo italiano. Il sistema dell ...
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La virgola (dal lat. virgula(m) «piccola verga») è un segno di interpunzione, costituito da una linea curva con la testa al livello basso della riga, che ha una varietà di funzioni. Indica una pausa breve, [...] vaglio della testualità, in Generi, architetture e forme testuali. Atti del VII congresso della Società Internazionale di Linguistica e Filologia Italiana (Roma, 1-5 ottobre 2002), a cura di P. D’Achille, Firenze, Cesati, pp. 107-127.
Fornara, Simone ...
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Con l’espressione strutture assolute si indicano sintagmi e costrutti che non hanno rapporti di dipendenza sintattica con altri costituenti della frase e con il resto dell’enunciato in cui compaiono (Simone [...] lui a bere, non bevevo per ciò essa mai (Boccaccio, Dec. VII, 4, p. 816)
Dal punto di vista filologico, la possibilità di anteporre il soggetto del participio o del gerundio determina spesso una certa ambiguità nell’allestimento di edizioni. Nella ...
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Nella terminologia grammaticale tradizionale locuzione è il nome generico che designa qualunque unità linguistica formata da più parole grafiche: per es., forze dell’ordine, prestare servizio, bello e [...] , Istituto della Enciclopedia Italiana, 4 voll.
Beccaria, Gian Luigi (dir.) (1994), Dizionario di linguistica e di filologia, metrica, retorica, Torino, Einaudi.
Benveniste, Émile (1974), Problèmes de linguistique générale, Paris, Gallimard, 2 voll ...
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Per alfabeto fonetico si intende l’insieme dei simboli impiegati per la rappresentazione grafica dei suoni di una lingua. La sua prerogativa essenziale è quella di associare in modo univoco un solo segno [...] di fondi bibliografici di più lunga data.
Il più importante sistema di trascrizione fonetica si è sviluppato in seno alla filologia romanza a partire dal XIX secolo: per questo è stato anche denominato alfabeto dei romanisti. In realtà, non si tratta ...
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Un enunciato viene definito nominale quando non è costruito attorno a una forma verbale coniugata, come in (1) (un esempio orale) e in (2) (un esempio scritto):
(1) LUC: sabato mattina / all’undici / eccotelo [...] Emanuela (1998), Gli enunciati nominali, in Italica matritensia. Atti del IV congresso della Società Internazionale di Linguistica e Filologia Italiana (Madrid, 27-29 giugno 1996), a cura di M.T. Navarro Salazar, Firenze, Cesati; Madrid, Universidad ...
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Il termine deriva dal gr. apóstrophos «rivolto altrove, indietro», da apostrépho «volgo indietro o in senso contrario». Apóstrophos (o -us) compare nel latino tardo, con significato unicamente grammaticale. [...] grafia italiana nel Rinascimento, in Id., Saggi linguistici, Firenze, Le Monnier, pp. 197-225 (già in «Studi di filologia italiana» 13, 1955, pp. 259-296).
Migliorini, Bruno (200712), Storia della lingua italiana, Milano, Tascabili Bompiani (1a ed ...
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L’accento grafico è il segno diacritico che si pone sopra le vocali per evidenziarne la maggiore intensità fonica e, talvolta, il grado di apertura (➔ vocali). L’italiano ha tre tipi di accento grafico: [...] Note sulla grafia italiana nel Rinascimento, in Id., Saggi linguistici, Firenze, Le Monnier, pp. 197-225 (già in «Studi di filologia italiana» 13, 1955, pp. 259-296).
Richardson, Brian (2008), Dalla metà del Quattrocento alla metà del Cinquecento, in ...
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L’indicativo è uno dei modi della coniugazione del verbo (➔ modi del verbo; ➔ coniugazione verbale). Con i suoi otto tempi, quattro semplici (presente, imperfetto, passato remoto, futuro; ➔ tempi semplici) [...] pp. 135-153.
Berretta, Monica (1997), Sul futuro concessivo: riflessioni su un caso (dubbio) di de/grammaticalizzazione, «Linguistica e filologia» 5, pp. 7-40.
Bertinetto, Pier Marco (1986), Tempo, aspetto e azione nel verbo italiano. Il sistema dell ...
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filologia
filologìa s. f. [dal lat. philologĭa, gr. ϕιλολογία, comp. di ϕιλο- «filo-» e λόγος «discorso»; propr. «amore dello studio, della dottrina»]. – 1. Insieme di discipline intese alla ricostruzione di documenti letterarî e alla loro...
filologico
filològico agg. [der. di filologia] (pl. m. -ci). – Attinente alla filologia: scienza, dottrina f.; le discipline f.; studî f.; critica f.; testo corredato di commento storico e f.; indagine condotta con metodo rigorosamente filologico....