Scienza greco-romana. La scuola di Aristotele
John Vallance
La scuola di Aristotele
La scuola di Aristotele, cosiddetta Liceo o Peripato, ha svolto un ruolo centrale nella storia dellascienza; eppure, [...] dire che senza la tradizione peripatetica non sapremmo quasi nulla degli inizi dellafilosofia greca. Questo non implica che l’influsso del Liceo sullo studio dellascienza naturale nell’Antichità fosse limitato a un interesse di tipo antiquario o ...
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Scienza greco-romana. La storiografia dellescienze e la tradizione dossografica
Philip van der Eijk
La storiografia dellescienze e la tradizione dossografica
Gli atteggiamenti degli scienziati antichi [...] ippocratica è molto peculiare). Aristotele è particolarmente apprezzato per il suo contributo alla logica, per la sua filosofiadellascienza e per le sue concezioni teleologiche sulle parti del corpo; sia Aristotele sia Teofrasto sono invocati in ...
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Scienza greco-romana. Galeno
Mario Vegetti
Galeno
L'eccezione Galeno
Galeno rappresenta senza dubbio, e per molti motivi, un caso eccezionale nel panorama intellettuale e scientifico del II sec. d.C.; [...] e il disprezzo per le vanità mondane; è necessario poi che il medico conosca le parti dellafilosofia essenziali per la sua cultura e la sua scienza (logica, etica, fisica: Quod optimus medicus sit quoque philosophus).
Quella di Galeno è dunque un ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Scienza e filosofia: Geymonat e Preti
Massimo Mugnai
La valorizzazione del pensiero scientifico in funzione antidealistica
Nell’immediato dopoguerra, a partire all’incirca dal 1945, Ludovico Geymonat [...] di Cagliari; si trasferisce quindi all’Università di Pavia, e dal 1956 al 1978 terrà la cattedra di filosofiadellascienza presso l’Università di Milano. Autore di numerose pubblicazioni e infaticabile promotore di attività culturali, dirigerà la ...
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Scienza greco-romana. Filosofiadella Natura nella Tarda Antichita
Christian Wildberg
Filosofiadella Natura
Durante la Tarda Antichità (200 ca.-700 d.C.) l’Impero romano e i paesi vicini subirono [...] nei secoli precedenti nei circoli colti di Alessandria, ebbe la sua massima fioritura; la filosofia sopravviveva riproducendo sé stessa, e lo ‘sviluppo’ dellescienze naturali consisteva in una comprensione sempre più profonda di cose già note. Gli ...
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Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La [...] soggetti a mutamento storico non meno di qualsiasi altro tipo di interpretazione, arrivando a equiparare il compito del filosofodellascienza a quello di un antropologo che studi il comportamento dei membri di un particolare tipo di comunità, quelle ...
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Per I. si intende sia l’età della storia d’Europa compresa tra la conclusione delle guerre di religione del 17° sec. o la rivoluzione inglese del 1688 da un lato e la Rivoluzione francese del 1789 dall’altro, [...] e rivelazione continua, dall’ideale lessinghiano di una perpetua «educazione del genere umano», dalla filosofiadella storia di Herder.
Scienza e filosofia
Non è possibile segnare una netta cesura tra la maturazione del metodo sperimentale nel 17 ...
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Storico italiano dellafilosofia (Urbino 1923 - Firenze 2012). Il nucleo centrale dei suoi interessi è costituito dalla storia delle idee dal Rinascimento all'Illuminismo, con particolare attenzione ad [...] Bambini, sogni, furori: tre lezioni di storia delle idee (2001); Francesco Bacone. Dalla filosofia alla scienza (2004). Ha diretto una Storia dellascienza moderna e contemporanea (5 voll., 1988) e il trattato La filosofia (4 voll., 1995). Nel 2012 è ...
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Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] , dove contemplò le idee. Nel suo significato ultimo la filosofia diviene così per P. una "preparazione per la morte", dei valori morali, anche se al di sotto del bene e dellascienza; nel Politico poi, pur ribadendo l'opportunità che il potere tocchi ...
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Filosofo (Königsberg 1724 - ivi 1804). Di genitori pietisti, K. ricevette, specie dalla madre, una severa educazione etico-religiosa: frequentò il Collegium Fridericianum, diretto dal pastore F. A. Schultz, [...] einzuführen, 1763); sia che si indaghi sui fondamenti della teologia naturale e della morale, sottolineando il diverso modo di procedere dellafilosofia rispetto a una scienza tradizionalmente certa come la matematica (Untersuchung über die ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
scienza
sciènza s. f. [dal lat. scientia, der. di sciens scientis, part. pres. di scire «sapere»]. – 1. Il fatto di sapere, di conoscere qualche cosa; notizia, conoscenza: come ’l mio corpo stea Nel mondo sù, nulla scïenza porto (Dante); siccome...