Totalitarismo
Simona Forti
La vicenda di un termine e di un concetto
Con l'emergere, nel XX secolo, dei regimi comunista, fascista e nazista il lessico delle scienze storico-sociali si arricchisce di [...] stalinismo, ora, grazie al contributo di autori ebrei tedeschi emigrati negli Stati Uniti, l'indagine si storica previene i rischi di un possibile 'essenzialismo', la teoria filosofica avverte i pericoli di una storia e di una politologia oggettivate ...
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Movimenti non-violenti
Anna Anfossi
La non-violenza: cenni storici
I movimenti non-violenti e lo stesso dibattito sul concetto di non-violenza sono fenomeni che hanno un rilievo sociopolitico nel mondo [...] di una corrente statunitense), non sono tanto convinzioni etico-filosofiche quanto motivi pragmatici a indurre a preferire metodi non- scuole (1942) e, nel 1943, il salvataggio di Ebrei, a Berlino, grazie alla manifestazione organizzata dalle loro ...
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Simboli politici
David I. Kertzer
I simboli fondamentali della politica
La politica è, al suo livello più fondamentale, un processo simbolico. In quanto espressione della cultura, essa è formata da [...] realtà simbolica. Ad esempio, è innegabile che milioni di Ebrei morirono effettivamente per mano dei nazisti e dei loro per certi versi differente dello stesso approccio fu sviluppata dai filosofi Ernst Cassirer e Suzanne Lange, secondo i quali l' ...
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Il Rinascimento. L'impatto delle scoperte geografiche
Alberto Tenenti
L'impatto delle scoperte geografiche
I viaggi di esplorazione e di scoperta in cui s'impegnarono in modo più o meno sistematico [...] "conformità di vita e di costumi". Su un piano concettuale il filosofo ravvisava la radice di simili 'conformità' nell'azione della Natura, dei Camiti, dei Tartari o addirittura degli Ebrei. Queste spericolate ascendenze avevano comunque un'origine ...
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Multiculturalismo
Bernard Valae
di Bernard Valade
Multiculturalismo
sommario: 1. Gli orientamenti e la posta in gioco di un nuovo dibattito. 2. Multiculturalismo e diritti delle minoranze nella cultura [...] dibattiti ancor oggi attuali.
Il multiculturalismo è infine una filosofia politica, poiché implica un atteggiamento etico e una solo di poter beneficiare delle concessioni fatte in passato agli ebrei e ai cristiani integralisti.
Il fatto che la " ...
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Matriarcato
Eva Cantarella
Introduzione
A partire all'incirca dalla metà dell'Ottocento, viene periodicamente riproposta un'ipotesi storiografica secondo la quale dietro la storia dei gruppi patriarcali [...] un periodo matriarcale cominciò a essere oggetto di riflessione filosofica nel XVII secolo (v. Cantarella, 1977) e il catena di popoli, che aveva preso le mosse dall'espulsione degli Ebrei dalla terra di Canaan. Ma quel che qui interessa non sono ...
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Etnocentrismo
Francesco Remotti
Definizione
"Etnocentrismo è il termine tecnico che designa una concezione per la quale il proprio gruppo è considerato il centro di ogni cosa, e tutti gli altri sono [...] alle separazioni castali in India o in Burundi, dalle scelte alimentari allo sterminio degli Ebrei, dai condizionamenti culturali dei sistemi conoscitivi alla filosofia della storia di Hegel o di Croce. Questo effetto di complicazione e di confusione ...
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Pregiudizio
Giovanni Jervis
di Giovanni Jervis
Pregiudizio
Definizione del concetto
Alla lettera e in senso generale il pregiudizio è un giudizio anticipato rispetto alla valutazione dei fatti. Risponde [...] i serpenti, i pipistrelli, la letteratura poliziesca, i filosofi, le ricerche in campo genetico o gli psicofarmaci.
Lo bevono vodka sin dall'infanzia", "gli zingari rubano", "gli ebrei sono condizionati da una cultura del sospetto", "gli italiani ...
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Cultura araba
Bruna Soravia
La cultura spirituale arabo-islamica in età federiciana è caratterizzata dagli effetti del revival del sunnismo, fenomeno che, iniziato nel sec. XI, condusse lungo il corso [...] XIII, di ricondurre alla rivelazione islamica i dati della filosofia razionale aristotelica, che cercarono di sottrarre alle critiche di mezzo di 'stranieri' ad entrambi i mondi, i traduttori ebrei e, in minore misura, mozarabi (ossia cristiani di ...
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Suicidio
Luigi Pavan
Il termine suicidio (formato sull'analogia del latino homicidium e composto da sui, genitivo del pronome riflessivo, e -cidio, dal tema di caedere, "tagliare a pezzi, uccidere") [...] scelta razionale: la punibilità del suicidio fu rimessa in discussione da filosofi e giuristi e, dalla fine del 18° secolo, non fu meno frequente tra i cattolici che fra i protestanti e gli ebrei, anche se la fede religiosa non appare un fattore di ...
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proposizione
propoṡizióne s. f. [dal lat. propositio -onis, propr. «il mettere innanzi», der. di proponĕre: v. proporre]. – 1. In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa che contiene l’enunciato. In partic.:...
asino
àsino s. m. (f. -a) [lat. asĭnus, der. da un vocabolo preindoeuropeo affine al sumerico anśu «asino», come il gr. ὄνος «asino»]. – 1. Quadrupede da soma e da basto, detto anche ciuco o somaro: è un perissodattilo della famiglia equidi,...