Con la metafora dell’immagine di una lingua ci si riferisce ai giudizi e alle opinioni che su questa lingua sono prodotti da parlanti di altre lingue. Si tratta di giudizi intuitivi, non fondati su fatti [...] era «altro che i casi dativo e ablativo del latino». Nel 1685 l’autore e critico John italiana raramente scada a povertà di linguaggio (poorness of language), ma, da Johann Christoph Schwab, professore di filosofia a Stoccarda, secondo cui (1785 ...
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Tra i possibili criteri di classificazione del testo in generi o tipi (➔ testo, tipi di) è invalso – soprattutto in ambito didattico – un modello di carattere funzionale-cognitivo basato sull’intersezione [...] ricchezza: se beve la pozione è solo per difendere le ragioni del proprio buon senso contro l’idiozia che lo circonda; perché, a filosofia o con una messaggera divina. E anche se esistono alcuni componimenti suoi comico-burleschi, e se il linguaggio ...
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I possessivi (aggettivi e pronomi) indicano una relazione tra un’entità e un possessore (reale o figurato). In particolare, essi rinviano a colui che instaura una relazione (per lo più di possesso, ma [...] luogo del possessivo suo. Come discusso in Serianni (1988: 230), mentre «oggi si evita, tranne che nel linguaggio 7º (Commercio epistolare).
Gioja, Melchiorre (1829), Filosofia della statistica esposta da Melchiorre Gioja colle notizie storiche ...
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Ugo Foscolo nacque a Zante nel 1778, da madre greca e padre veneziano. Si trasferì nel 1793 a Venezia. Dal 1797 al 1815 fu ufficiale del contingente italiano dell’esercito napoleonico e si dedicò prevalentemente [...] fiori e dell’erbe» non solo rinvia al Canzoniere del Petrarca (CCCX, 2: «e i fiori e l a fuoco nello Zibaldone come il linguaggio poetico foscoliano fosse «molto più ”, «Annali della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Macerata» 13, pp. ...
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Niccolò Machiavelli nacque a Firenze il 3 maggio 1469. Sulla sua formazione dà notizie il Libro dei Ricordi del padre Bernardo, dottore in legge. Il 19 giugno 1498 divenne segretario della seconda cancelleria [...] del «genio grammaticale» delle lingue contrapposto a quello «rettorico» (per usare i termini di Melchiorre ➔ Cesarotti, Saggio sulla filosofialinguaggiodel Machiavelli, Firenze, Le Monnier.
Chiappelli, Fredi (1969), Nuovi studi sul linguaggiodel ...
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CORTI, Maria
Cristina Montagnani
Nacque a Milano il 7 settembre 1915, da Emilio e da Celestina Goldoni. L'infanzia fu segnata dalla perdita della madre, morta il 10 settembre 1925; il padre, che lavorava [...] e Dante (Torino 1983) e Percorsi dell’invenzione. Il linguaggio poetico e Dante (ibid. 1993). Il primo prese spunto dell’uomo che è vittima della seduzione della filosofia, di chi è convinto che la conoscenza del vero – cioè la «felicità mentale» – ...
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L’uso letterario del dialetto va considerato in rapporto alla scrittura nella lingua letteraria comune, così come la stessa nozione di dialetto è complementare a quella di lingua. Nella storia linguistica [...] La sua origine nel Seicento e il suo ufficio storico, in Id., Filosofia. Poesia. Storia, pagine tratte da tutte le opere a cura dell’ Esperienze linguistiche del Settecento, Torino, Einaudi.
Folena, Gianfranco (1991), Il linguaggiodel caos. Studi ...
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Lionardo Salviati (1539-1589) fu uno dei protagonisti della ➔ questione della lingua del Cinquecento. Appartenente a un’illustre famiglia fiorentina le cui vicende si intrecciano con quelle dei Medici [...] nostro cittadino Aristotile, e ogni parte della filosofia nella nostra favella fedelmente trasporterà. Per questa insomma innanzi non era ancor venuto al colmo del suo bel fiorire il linguaggio: e dopo senza dubbio subitamente diede principio ...
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Pietro Bembo nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da una grande famiglia patrizia. Studiò greco dal 1492 al 1494 a Messina alla scuola di Costantino Lascaris, quindi filosofia a Padova e a Ferrara. A Ferrara [...] due libri in pulito, praticamente coincidenti col testo della princeps del 1525, e il terzo libro invece integrato da una grande quantità grammaticale viene sostituita con espressioni tratte dal linguaggio comune: divertimento per «elisione», maniera ...
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I grecismi sono parole, forme, costrutti di origine greca introdotti in italiano in epoche diverse (➔ prestiti). Un nutrito gruppo di voci greche si era già acclimatato nel latino d’età classica e postclassica, [...] dall’architettura alla retorica e alla filosofia (Migliorini 19785: 301-305; Andrea Vesalio, attivo nelle maggiori università italiane del tempo, pubblica nel 1543 il De humani è rivelato ottimale per i linguaggi scientifici moderni perché consente ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...