Fantascienza
Darko Suvin
Introduzione
La diffusione della fantascienza è nettamente cresciuta in alcune delle principali nazioni industriali negli ultimi 100-125 anni, anche se con alti e bassi locali [...] fantascientifica 'nobile' o filosofica (ad esempio Olaf Stapledon Il divario fra le migliori opere del genere e la narrativa di quart' of the night, New York 1979 (tr. it.: Il linguaggio della notte, Roma 1986).
Lem, S., Fantastyka i futurologia, ...
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ONGARO BASAGLIA, Franca
Maria Grazia Giannichedda
Nacque a Venezia il 5 settembre 1928, seconda di quattro figli: Alberto, il maggiore, Cecilia e Luisa. La madre, Carolina Trevisan, faceva la casalinga, [...] letteratura e seguiva il percorso di suo marito nella filosofia e nella psichiatria fenomenologica. Erano interessi non facili attraverso i dettagli e i riti del quotidiano, capacità di leggere il linguaggio dei corpi, degli oggetti, degli spazi ...
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MAMELI (dei Mannelli), Goffredo
Giuseppe Monsagrati
Primo di sei figli, nacque a Genova il 5 sett. 1827 da Giorgio, tenente di vascello della Marina militare sarda, e da Adelaide Zoagli.
Sulla scorta [...] 113).
Terminato il biennio, si iscrisse ai corsi di filosofia dell'ateneo genovese, e dopo altri due anni di studio, giornalistici e con un linguaggio piano e persuasivo la concezione mazziniana basata sulla legge del progresso e sul principio ...
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COLLENUCCIO (Coldonese, da Coldenose), Pandolfo
Eduardo Melfi
Nacque il 7 genn. 1444 a Pesaro da Matteo di Giovanni da Coldenose.
Nulla si sa della sua, prima educazione. Più documentati sono invece [...] delle sacre rappresentazioni, è veicolata da un linguaggio incongruamente raffinato e filosofeggiante, di gusto prettamente P. C. umanista pesarese del sec. XV, in Ann. della R. Scuola normale di Pisa, classe di filosofia e filologia, IX (1888), ...
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CIAMPOLI, Giovanni battista
Augusto De Ferrari
Nacque a Firenze nel 1590 da antica e nobile (ma non ricca) famiglia, che, come ramo dei Cavalcanti, risale al 1300.
Poco si sa del padre, Lodovico, e [...] come Della filosofia naturale, Del dominio e della servitù, Della novità, Della potenza ecc., inquadrati in un progetto grandioso di Politica sacra. Tuttavia le sue osservazioni morali su tutta una serie di pregiudizi, sul linguaggio ...
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FULLER, Margaret (Sarah Margaret)
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Cambridgeport, sobborgo di Boston, il 23 maggio 1810 da Timothy, avvocato, e da Margaret Crane. Prendendosi personalmente cura della sua [...] superiorità intellettuale e l'attitudine a servirsi di un linguaggio caustico e pungente per trinciare giudizi impietosi sui più della società. Ma al di là delle convergenze filosofiche, sotto l'impulso del Mazzini si faceva strada in lei l'esigenza ...
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BALDINI, Antonio
Arnaldo Bocelli
Nacque a Roma il 10 ott. 1889 dal conte Gabriele, di antica famiglia romagnola, archivista al ministero dei Lavori Pubblici, e da Sofia Alkaique, toscana ma di origine [...] - come del resto iprecedenti - per il giornale, nella misura dell'elzeviro, genere cui il B., col suo linguaggio ricco e filosofia popolare; e, insieme, anche dal vagheggiamento del bel favoleggiare, del mondo (o dei modi) dell'Orlando furioso e del ...
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CORTI, Maria
Cristina Montagnani
Nacque a Milano il 7 settembre 1915, da Emilio e da Celestina Goldoni. L'infanzia fu segnata dalla perdita della madre, morta il 10 settembre 1925; il padre, che lavorava [...] e Dante (Torino 1983) e Percorsi dell’invenzione. Il linguaggio poetico e Dante (ibid. 1993). Il primo prese spunto dell’uomo che è vittima della seduzione della filosofia, di chi è convinto che la conoscenza del vero – cioè la «felicità mentale» – ...
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Pietro Bembo nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da una grande famiglia patrizia. Studiò greco dal 1492 al 1494 a Messina alla scuola di Costantino Lascaris, quindi filosofia a Padova e a Ferrara. A Ferrara [...] due libri in pulito, praticamente coincidenti col testo della princeps del 1525, e il terzo libro invece integrato da una grande quantità grammaticale viene sostituita con espressioni tratte dal linguaggio comune: divertimento per «elisione», maniera ...
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Galilei, Galileo
Paolo Galluzzi
Il padre della scienza moderna
Nel Seicento il grande scienziato e filosofo Galileo Galilei ha confermato con le sue osservazioni astronomiche, condotte con il cannocchiale, [...] un brano giustamente celebre, l'indagine diretta del libro della natura, scritto dal Creatore in linguaggio matematico: "Parmi, oltre a ciò, di scorgere nel Sarsi ferma credenza, che nel filosofare sia necessario appoggiarsi all'opinioni di qualche ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...