GEOMETRIA
Mario Rosati
(XVI, p. 623; App. III, I, p. 724; IV, II, p. 39)
Le ricerche nel campo delle discipline geometriche ricoprono, com'è ormai noto da tempo, un'area sempre più ampia e differenziata [...] (V), e il fascio Ω1V delle 1-forme regolari su V, le cui sezioni globali H0(V, Ω1V) costituiscono un C-spazio vettoriale di dimensione finita che si indica con q(V) e che prende il nome di irregolarità della varietà V; se V è una curva essa si riduce ...
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Fermat, ultimo teorema di
MMassimo Bertolini
di Massimo Bertolini
SOMMARIO: 1. Introduzione. ▭ 2. Storia: il lavoro di Kummer. ▭ 3. Estensioni abeliane di Q. ▭ 4. Estensioni esplicite di campi e funzioni [...] un primo p non divide N, la riduzione modulo p di un'equazione per E a coefficienti interi definisce una curva ellittica Ẽ(p) sul campo finito con p elementi Fp = Z/pZ. Sia ℴm l'anello degli interi algebrici in Q(E[m]). L'estensione Q(E[m])/Q è non ...
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Computazionali, metodi
Alfio Quarteroni
I metodi computazionali permettono di risolvere con i computer, nell'ambito delle scienze applicate, problemi complessi formulabili tramite il linguaggio della [...] dalla forma [8], supponendo che u sia approssimata con una funzione uh la cui restrizione a ogni T (stavolta detto elemento finito) sia un polinomio di grado 1 (o più elevato), continuo sulle interfacce e soluzione del problema
[11] formula
dove vh ...
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ALBANESE, Giacomo
Lucio Lombardo Radice
Matematico, nato a Geraci Siculo (Palermo) l'11 luglio 1890. Dopo aver frequentato le scuole medie a Palermo, dal 1909 al 1913 fu, come studente di matematica, [...] del Brasile, per l'istituzione della locale università. Rientrato a Pisa per gli eventi bellici nel 1942, fu richiamato, a guerra finita (marzo 1946), al politecnico di San Paolo; e a San Paolo, a solo 57anni, morì improvvisamente l'8 giugno 1947 ...
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VARIAZIONI, CALCOLO DELLE.
Leonida Tonelli
- È quel ramo dell'analisi matematica che studia i problemi di massimo e minimo (v. massimi e minimi) relativi a quantità variabili, che si presentano sotto [...] intorno (ρ) rispettivamente della y0 (x) e della C0, se su tutto (a, b) è sempre ∣ y (x) − y0 (x) ∣ ≤ ρ.
L'integrale
ha un valore finito per ogni y (x) o curva C di S-80???, e viene indicato con I [y (x)] o con I [C]. Esso risulta un funzionale della ...
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differenza
differènza [Der. del lat. differentia, da differens -entis "differente", part. pres. di differre "essere differente"] [ALG] Il risultato dell'operazione di sottrazione. ◆ [EMG] D. di potenziale [...] polinomio di grado n, le d. n-esime sono costanti e quelle (n+1)-esime sono nulle; le proprietà delle d. finite si richiamano a proprietà del calcolo differenziale. ◆ [ALG] D. media logaritmica: il rapporto tra la differenza di valori e il logaritmo ...
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Si dice di sistemi o fenomeni governati o associati a equazioni n.; un sistema n. è un sistema dinamico la cui evoluzione è regolata da equazioni n. nelle variabili che ne definiscono lo stato.
Elettronica
In [...] sorti in vari campi applicativi, di varia natura ma aventi una comune struttura. Per es., in un’asta elastica finita incernierata a un estremo e soggetta nell’altro estremo a una compressione assiale, per piccole pressioni non si ha deformazione ...
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. La teoria dei corpi (astratti) costituisce uno dei capitoli più profondamente studiati dell'algebra moderna (v. in questa App.); essa ha avuto origine da una celebre memoria di E. Steinitz del 1910, [...] da K mediante un'"estensione algebrica semplice di grado n".
Un corpo K* ottenuto da un corpo K mediante una serie finita o infinita di estensioni algebriche semplici, si dice un'estensione algebrica" di K, ed ogni elemento di K soddisfa allora ad ...
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La grande scienza. Calcolo delle variazioni
Gianni Dal Maso
Calcolo delle variazioni
Un problema di grande importanza nella matematica pura e applicata è la ricerca dei valori massimi o minimi di grandezze [...] nulla, esiste una funzione f regolare che soddisfa le ipotesi del teorema di Tonelli e ha un punto di minimo che non ha derivata finita nei punti di E.
Fenomeno di Lavrentiev
Nel 1926 M. Lavrentiev osservò che vi sono casi in cui la soluzione u in AC ...
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Matematica
Termine, derivato dall’appellativo al-Khuwārizmī («originario della Corasmia») del matematico Muḥammad ibn Mūsa del 9° sec., che designa qualunque schema o procedimento sistematico di calcolo [...] stringhe di caratteri, S1 e S2, dando come risultato 0 se sono diverse, 1 se sono uguali)
1. Se S1 e S2 hanno lunghezza differente finisci ponendo risultato = 0, altrimenti
2. sia L la lunghezza di S1 e S2.
3. Per ciascuno dei valori di j da 1 a L ...
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finita
s. f. [der. di finire], ant. – Fine: mise mano in altre novelle, e quella che cominciata avea e mal seguita, senza f. lasciò stare (Boccaccio); anche nel senso di morte: Però forse v’aggrada mia f. (Cino da Pistoia).
finita
finità s. f. [dal lat. mediev. finitas, foggiato su infinĭtas «infinità»]. – Nel linguaggio filos., lo stesso che finitezza, nel sign. 2: all’essere finito è essenziale la f., e all’essere infinito la infinità (Rosmini).