Si definiscono dialettismi (o dialettalismi) parole (ma anche locuzioni, forme e costrutti) di origine dialettale inseriti in contesti di italiano. I dialettismi più numerosi (e più studiati) riguardano [...]
La ricostruzione della trafila etimologica consente di stabilire l’origine dialettale di singole voci nei casi in cui gli esiti fonetici divergano da quelli toscani: è il caso di piccione (< lat. pipiōnem, con lo sviluppo meridionale -pj- > /t ...
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Il friulano ha un ruolo peculiare tra le varietà dialettali dell’Italia. Si tratta di un idioma romanzo, che ha caratteri comuni con gli altri dialetti settentrionali, ma anche fenomeni originali che gli [...] anche nell’➔italiano regionale dei friulani, in particolare nel registro informale e trascurato (Marcato 2001: 64-80). Nella fonetica, a parte l’intonazione (su cui esistono però ancora troppo pochi studi per trarre considerazioni generali), anche in ...
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Dal punto di vista linguistico il fascismo riveste grande interesse, perché il regime si propose di disciplinare l’intero repertorio linguistico italiano, non limitandosi al controllo della lingua nazionale [...] onda in due fasi tra il marzo e il settembre 1938, fu dedicato spesso a quesiti degli ascoltatori relativi a dubbi fonetici (indizio della coscienza delle difformità dell’italiano del tempo): non règime ma regìme, non rùbrica ma rubrìca, non i suoni ...
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Parlato in una vasta porzione delle valli del Piemonte occidentale (nelle province di Cuneo e Torino, dalla Val Vermenagna, a sud, all’Alta Valle di Susa, a nord; fig. 1) e a Guardia Piemontese (Cosenza), [...] menzionati per il provenzale in senso lato:
(a) la tendenziale presenza del plurale sigmatico (da leggersi, in chiave fonetica, come conservazione di -s latina): aquas > [ˈajges] «acque», sing. [ˈajgo] < aqua(m); patres > [ˈpajres] «padri ...
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La Campania non è un’area uniforme dal punto di vista linguistico (Radtke 1997; De Blasi 2006a), poiché nessun dialetto (nemmeno il napoletano, parlato a Napoli e nei dintorni) ha mai raggiunto lo status [...] ’Italia unita, Bari, Laterza.
Maturi, Pietro (2006), I suoni delle lingue, i suoni dell’italiano. Introduzione alla fonetica, Bologna, il Mulino.
Montuori, Francesco (2008), Lessico e camorra. Storia della parola, proposte etimologiche e termini del ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] - Alcuni elementi caratterizzano il l. volgare nella sua ultima fase unitaria, prima cioè della grande differenziazione dialettale. Nella fonetica sono: la presenza di un accento d’intensità in luogo dell’accento musicale; la perdita del valore della ...
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Sicilia Regione a statuto speciale dell’Italia insulare (25.832 km2 con 4.875.290 ab. nel 2020, ripartiti in 390 Comuni; densità 189 ab./km2), costituita dall’isola omonima, la più estesa del Mediterraneo, [...] di nd a nn, di mb a mm sono limitati a parte del territorio. I più notevoli caratteri distintivi dei dialetti siciliani sono, nella fonetica, l’esito i e u delle vocali lat. ĭ, ē, e rispettivamente ŭ, ō (per cui si ha pilu e tila da pilum «pelo ...
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Stato dell’Asia sudorientale. Posta al centro dell’Indocina, è limitata a O e a N dal Myanmar, a N e a E dal Laos, a SE dalla Cambogia; a S tocca la Malaysia peninsulare (Penisola di Malacca) sull’Istmo [...] e dal pāli in conseguenza della diffusione del buddhismo e ha due sistemi di traslitterazione: il primo secondo la fonetica; l’altro secondo l’etimologia, soprattutto per i lemmi derivati dal sanscrito e dal pāli.
La prima testimonianza della ...
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Regione dell’Italia centrale (17.232 km2 con 5.755.700 ab. nel 2020, ripartiti in 378 Comuni; densità 334 ab./km2). Si affaccia sul Mar Tirreno tra la foce del Chiarone e quella del Garigliano, mentre [...]
I dialetti del L. rientrano nel gruppo dialettale centro-meridionale e partecipano delle caratteristiche che questo gruppo presenta: per la fonetica la metafonia esercitata da -i e -u finali (vinti «venti», munnu «mondo»), l’assimilazione di nd a nn ...
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Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] ).
La lingua poetica dei toscani è costruita sull’esempio di quella dei siciliani, come si vede in tratti fonetici, morfologici e lessicali. Nella fonetica, è sintomatica la cosiddetta rima siciliana, di e chiusa con i e di o chiusa con u: poiché ...
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fonetica
fonètica s. f. [dall’agg. fonetico]. – Nella linguistica tradizionale, ramo della scienza linguistica che studia i fonemi, o suoni articolati dall’apparato di fonazione umano: f. generale; f. storica, che descrive lo sviluppo di un...
fonetico
fonètico agg. [dal gr. ϕωνητικός, der. di ϕωνή «voce, suono»] (pl. m. -ci). – Che concerne la fonetica, in generale, o il fenomeno della fonazione, o i fonemi in partic. e il loro sistema: studî f., ricerche f.; i caratteri f., la...