GOLISCIANI, Enrico
Franco Bruni
Nacque a Napoli il 25 dic. 1848 da Giovanni e da Efigenia Carulli. Autore di numerosi libretti d'opera, spese la maggior parte della sua vita a Napoli, dove fu, tra l'altro, [...] soggetto comico-burlesco. Anche in questi casi non mancano i richiami alla letteratura europea, e in particolare alla tradizione francese, come nel caso de L'amore medico (Dresda 1913; Torino 1929; Wolf-Ferrari), ispirato alla commedia di Molière. La ...
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DE CHAMPS (Champis, Champs), Ettore
Mauro Macedonio
Nacque a Firenze l'8 ag. 1835. Iniziati gli studi musicali sotto la guida dello zio paterno, dal quale ricevette, in tenera età, le prime lezioni [...] sensibilità ed il gusto, nonché per il carattere italiano che aveva saputo imprimere ad un genere così squisitamente francese quale quello dell'operetta, lo troviamo qualche anno più tardi nella veste di realizzato operista.
Citiamo, in ordine ...
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BONOLDI, Claudio
Franco C. Ricci
Nato a Piacenza il 26 ott. 1783, studiò canto e musica con i maestri G. Carcani, organista della cattedrale, e B. Gherardi.
Il suo debutto ebbe luogo al Teatro d'Angennes [...] Agostino, 21 febbr. 1813): quest'ultima, divenuta il suo cavallo di battaglia, fu cantata dal B. anche per il debutto francese, al Théâtre Italien di Parigi (Sala Favart, 6 maggio 1823). Qui, benché accolto con scarso entusiasmo, fu nominato virtuoso ...
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mùsica, stòria della Disciplina che analizza la musica in senso cronologico, attraverso le epoche e le culture, con particolare riferimento alla musica colta occidentale.
Lineamenti di storia della musica
[...] ’influenza del jazz e del music-hall. Il serialismo rigoroso di Webern e le nuove tecniche compositive sviluppate dal francese O. Messiaen costituirono un modello per molti musicisti dell’avanguardia del secondo dopoguerra, tra cui P. Boulez, L. Nono ...
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È lo Stato più vasto tra quelli dell’America Meridionale interamente compresi entro la zona temperata australe. Confina a O con il Cile, a N con la Bolivia e il Paraguay, a E con il Brasile e l’Uruguay; [...] lessicale e sintattico su certi aspetti di esso.
Notevole, infine, l’influenza che sulle classi colte argentine ha esercitato la lingua francese. Tra i caratteri distintivi dello spagnolo d’Argentina si può citare la pronuncia ‹ǰ› o ‹ǧ› di ll e y (in ...
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Musicista (Maiolati 1774 - ivi 1851); studiò dapprima con N. Bonanni, poi al conservatorio napoletano della Pietà dei Turchini con N. Sala e G. Tritto. Lasciato il conservatorio, passò a Roma (1795), dove [...] . Nel 1817 ebbe un certo successo un suo rifacimento delle Danaidi di A. Salieri, e fu concessa a S. la cittadinanza francese. Si dedicò quindi alla composizione di un'opera di grande impegno, Olympie, tragedia lirica in tre atti di J. Dieulafoy e ...
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Musicista italiano (Empoli 1866 - Berlino 1924); figlio del clarinettista Ferdinando B. e della pianista Anna Weiss, a 9 anni esordì come pianista a Vienna. Continuò poi a studiare pur presentandosi di [...] più puri, e quindi si volgeva, quando il mondo era preso o dall'"arte integrale" d'origine wagneriana o dall'impressionismo francese, verso le poetiche di J. S. Bach e soprattutto di W. A. Mozart, tendendo a una rivalutazione del contrappunto e della ...
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ZARLINO, Gioseffo
Alfredo Bonaccorsi
Teorico della musica e compositore, nato a Chioggia nel 1517, morto il 4 febbraio 1590 a Venezia. Votato alla vita ecclesiastica, ebbe la prima tonsura il 4 aprile [...] harmoniche (la sua prima opera teorica) nel 1571 le Dimostrationi harmoniche, nel 1588 i Sopplimenti musicali. Le Institutioni furono tradotte in francese da J. Lefort, in olandese da J. P. Sweelinck, in tedesco da J. K. Trost. In De tutte l'opere ...
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VIOTTI, Giovan Battista
Michelangelo Abbadò
Violinista e compositore, nato a Fontanetto Po (Vercelli) il 23 maggio 1753, morto a Londra il 3 marzo 1824. Il padre era un maniscalco, suonatore di corno. [...] dei più celebri violinisti ascoltati prima di lui; ma dopo soli due anni dall'arrivo nella capitale francese rinunciò, per cause imprecisate, alla pubblica attività di concertista. Diresse, successivamente, molto ammirato, le orchestre dei principi ...
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Scelsi, Giacinto
Marta Tedeschini Lalli
Compositore, nato a La Spezia l'8 gennaio 1905, morto a Roma il 9 agosto 1988. Studiò composizione a Roma con G. Sallustio, poi a Ginevra con E. Köhler, che lo [...] dai primi anni Ottanta, notorietà e riconoscimenti, anche se tardivi. A partire dal 1947 pubblicò sei volumi di poesie in francese e un'autobiografia.
Nella prima fase, S. utilizzò in parte tecniche di tipo tradizionale in composizioni come i Quattro ...
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francese
francéṡe (ant. franzéṡe) agg. e s. m. e f. [dal fr. ant. franceis, françois, mod. français]. – 1. agg. a. Della Francia, repubblica dell’Europa centro-occid.: il popolo f.; popolazioni di lingua f.; la moda f.; i profumi f.; la cucina...
francesismo
franceṡismo s. m. [der. di francese]. – Parola, locuzione o costruzione sintattica francese introdotta in altra lingua, sia nella forma originaria, come cachet, garage, sia con un adattamento strutturale, come per es., in ital.,...