Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] testi versificati, in quanto il linguaggio poetico intenzionalmente scarta dal linguaggio comune, «è venuto da me» ~ a mi mi plâs «a me mi piace»). La funzione del riflessivo di terza persona nei dialetti può essere ricoperta da sé o da si (paralleli ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] valore aristocratico che conferisce al dettato poetico, D’Annunzio recupera arditi ➔ latinismi (adusto, callido, equoreo, falbo, letifero, onusto, predace, teda, ubero, virente) e, con analoga funzione nobilitante, rimette in circolazione ➔ arcaismi ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] , tra l’altro, una plurisecolare tradizione poetica;
(b) scompare la capacità di discernere le funzioni dei casi (per es. fra il 177). La canzone scalza il tradizionale primato della ➔ Scuola poetica siciliana e fa supporre l’esistenza di una linea di ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] Francesco d’Assisi, nel quadro della caccia agli antichi documenti poetici dell’italiano, in una gara in cui si sforzava di andare più notevole e più noto di Cesarotti riguarda dunque il funzionamento e la natura della lingua, con l’applicazione di ...
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Gli studiosi moderni, come già i retori e i grammatici del mondo classico e umanistico, hanno tentato di ordinare i testi raggruppandoli in classi omogenee. Ne sono emerse varie tipologie testuali, divergenti [...] ecc.).
(b) La poesia. Benché nel testo poetico la lingua raggiunga il massimo grado di libertà, esso , ecc.») e la nuova produzione di solito non può svolgere le stesse funzioni dell’originale. Nel secondo caso, il riassunto è un testo dello stesso ...
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Dante Alighieri nacque a Firenze nel maggio, o giugno, 1265, l’anno prima della battaglia di Benevento, che segna la distruzione della parte ghibellina in Italia. Di famiglia guelfa, cresce in anni segnati [...] investire il proprio futuro, tanto da costruire in funzione della centralità di Bologna, che si trova al comica latina, in Dante e la “bella scola” della poesia. Autorità e sfida poetica, a cura di A.A. Iannucci, Ravenna, Longo 1993, pp. 225-245 ...
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Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] scrittura e della cultura, e cede parte delle sue funzioni alle lingue del parlato solo gradualmente, a seconda dei stagion de doler tanto.
Quando tende allo stile elevato, la lingua poetica dei toscani, Guittone in testa, è però il più delle volte ...
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I primi esempi di uso letterario dell’italiano da parte di uno scrittore straniero sono i due componimenti del trovatore provenzale Raimbaut de Vaqueiras (che tra il 1180 e i primi del Duecento vive e [...] «una bellina terra», persino «una voltetta»).
La funzione comunicativa è costantemente in primo piano, e si A maggior ragione appare stupefacente il saldo dominio della lingua poetica e della metrica italiana e la vastità delle conoscenze letterarie ...
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La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] ) nelle Prose indicò in Petrarca il modello della ➔ lingua poetica, la cui ‘grammatica’ perdurò nei secoli, fino a ➔ trovato definitivo accoglimento anche nello scritto, dove svolgono anche funzioni testuali (D’Achille, Proietti & Viviani 2005).
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] indipendente dalla qualità delle vocali finali, dotate di funzione morfemica), non era più attivo, come abbiamo visto e mai davanti a pausa (l’apocope in fine di verso è un artificio poetico moderno; Serianni 2001: 111):
Io non so ben ridir com’i’ v’ ...
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centro
cèntro s. m. [dal lat. centrum, e questo dal gr. κέντρον «aculeo; punta di compasso; centro»]. – 1. In geometria, c. di una circonferenza, il punto equidistante da ogni punto della circonferenza; analogam., c. di una sfera. Più in generale,...
onda
ónda s. f. [lat. ŭnda]. – 1. a. Massa d’acqua che si solleva e si abbassa alternativamente sul livello di quiete (del mare, di un lago, ecc.), per effetto del vento o per altra causa (maree, ecc.), così che la sua superficie assume un...