Sigla di discrete fourier transform, trasformata di Fourier discreta, ossia la restrizione all’insieme di numeri complessi xm, m=0, …, N−1, della trasformata di Fourier di una funzionef(x) (➔ trasformazione). [...] Fourier a problemi trattati con l’ausilio di un elaboratore elettronico coinvolge di fatto la DFT, essendo qualunque funzione approssimata dall’elaboratore tramite una successione finita di valori. In particolare, per calcolare la DFT si utilizzano ...
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In matematica, il risultato dell’operazione di sottrazione.
Si chiama d. finita prima o brevemente d. prima di una funzionef(x), e si indica con il simbolo Δf(x), l’incremento da essa subito quando alla [...] variabile indipendente x si dà l’incremento 1. In simboli: Δf(x) = f(x+1)−f(x). La d. seconda di f(x) sarà allora la d. della d. prima.
La d. seconda della funzionef(x) si indica con il simbolo Δ2f(x) e così, in generale, la d. n-esima, definita ...
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Operatore vettoriale, di simbolo ∇, avente componenti
,
mediante il quale, nell’analisi vettoriale, si esprimono facilmente il gradiente, la divergenza, il rotore e il laplaciano. Precisamente, il gradiente [...] risulta dato dal prodotto, in senso operatorio, del vettore ∇ per la funzionef, e così la divergenza e il rotore della funzione vettoriale v sono espressi rispettivamente dal prodotto scalare e dal prodotto vettoriale di ∇ per v; il prodotto scalare ...
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Nel linguaggio scientifico, in presenza di fenomeni casuali (o aleatori), p. di un evento è il numero, compreso fra 0 e 1, che esprime il grado di possibilità che l’evento si verifichi, intendendo che [...] è una distribuzione di p. su S) con P (che è una distribuzione di p. su Ω), è:
dove f è una qualsiasi funzione sufficientemente regolare. Una variabile casuale ξ è detta variabile reale (rispettivamente complessa) se il suo spazio dei valori S è l ...
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Biologia
G. sanguigni
Strutture antigeniche presenti sulla superficie dei globuli rossi e riconosciute da anticorpi specifici (➔ gruppi sanguigni).
G. tissutali
Insieme di individui istocompatibili, tra [...] per due elementi a, b risulta f(a, b)=f(b, a), essi si dicono permutabili; se la proprietà f(a, b)=f(b, a) vale per ogni coppia elementi a1, a2, ..., an, si chiama carattere di G ogni funzione ϕ(ai) a valori complessi, definita in G, tale che
Dalla ...
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In matematica, particolare tipo di funzione usata principalmente per l'analisi dei segnali. Intuitivamente una w. è una funzione g(x) ben localizzata, che abbia trasformata di Fourier ĝ(p), anch'essa ben [...] g differenziabili). Esempi semplici di w. sono la funzione g(x)=(1−x²)exp(−x²/2), detta anche cappello messicano (o sombrero) e la w. di Morlet: f(x)=π−¹/⁴ [exp(−iαx)−exp(− α²/2)]∙ exp (− x²/2). Il procedimento che si usa per analizzare i segnali ...
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Matematica
Lo studio delle proprietà geometriche delle figure che non dipendono dalla nozione di misura, ma sono legate a problemi di deformazione delle figure stesse.
Proprietà topologiche
La t., che [...] funzione (o applicazione) continua f fra due spazi topologici S ed S′. Se f è un’applicazione biunivoca tra S e S′, e se sono continue tanto f quanto f–1, si dice che f esiste un’applicazione ht: S→S′ in modo che h0=f, h1=g e in modo che il punto ht(x ...
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Agraria
Entità comprese in una specie (dette anche spesso razze). Per la nomenclatura delle piante coltivate il Congresso internazionale di orticoltura del 1952 stabilì alcune norme e propose il termine [...] proprietà algebriche e topologiche della v. stessa (omologia, coomologia ecc.). Una funzione differenziabile F tra due v. differenziabili è un’immersione se il differenziale di F è un’applicazione lineare iniettiva, è un embedding se è un’immersione ...
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Parte dell’analisi matematica che si occupa della ricerca di algoritmi per la risoluzione numerica di problemi quali l’approssimazione di funzioni e l’integrazione di equazioni differenziali ordinarie [...] riportati alcuni dei metodi più in uso; per ciascuno di essi è indicato il modo di calcolare la funzione ϕ(x, y, h) a partire dalla funzione nota f(x, y), e l’ordine del metodo.
Metodi a passi multipli (multi-step). Differiscono dai precedenti perché ...
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MATEMATICA
Federico Enriques
Matematica, o matematiche (gr. τὰ μαϑηματικά da μάϑημα "insegnamento") significa originariamente "disciplina" o "scienza razionale". Questo significato conferirono alla [...] es., negli studî di storia delle matematiche di H. G. Zeuthen e di F. Klein, o in quelli dell'astronomo G. V. Schiaparelli.
19. Matematiche abbian fatto progredire l'analisi (p. es., la teoria delle funzioni o dei gruppi, ecc.), quali B. Riemann, S. ...
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f, F
(èffe) s. f. o m. – Sesta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva dal segno Ϝ (digamma) dell’alfabeto greco primitivo, segno ch’era usato per indicare la semivocale u̯, conservatasi fino ai tempi storici in varî dialetti;...
funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....