Botanica
Si dice di un organo (per es., una foglia) quando il suo contorno ha quasi esattamente la forma di un ellisse, ha cioè i due estremi arrotondati; oppure, meno propriamente, quando i due estremi [...] valore in tutto il piano complesso godente di tali proprietà viene chiamata funzione e. (K.G.J. Jacobi, K. Weierstrass). Una loro generalizzazione sono le funzioniabeliane.
Curve e. Curve algebriche, le coordinate dei cui punti si possono esprimere ...
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L'Ottocento: matematica. Analisi complessa
Jeremy Gray
Analisi complessa
Lo sviluppo dell'analisi complessa è una delle caratteristiche salienti della matematica del XIX secolo. Lo studio di funzioni [...] nel 1863 Alfred Clebsch (1833-1872) riprese il concetto di genere, il teorema di Abel e l'uso delle funzioniabeliane in geometria; Gustav Roch (1864) raffinò la disuguaglianza di Riemann in una uguaglianza; Carl Gottfried Neumann (1832-1925) scrisse ...
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theta
thèta (o tèta) [LSF] Grafia lat., prevalente nel-l'uso scient., del nome dell'8a lettera dell'alfab. gr. thèta che, nella forma min. ϑ e in quella maiusc. Θ, è largamente usata come simb. di grandezze [...] questioni di geometria algebrica. ◆ [ANM] Serie t.: (a) v. sopra: Funzioni t.; (b) generalizzando, nella teoria delle funzioniabeliane, si dicono serie t. relative a un corpo di funzioniabeliane di p≥1 variabili (la cui matrice dei periodi sia in ...
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Kummer Ernst Eduard
Kummer 〈kumër〉 Ernst Eduard [STF] (Sorau 1810 - Berlino 1893) Prof. di matematica nell'univ. di Breslavia (1843) e poi di Berlino (1856); socio straniero dei Lincei (1883). ◆ [ANM] [...] certo complesso di rette; un suo caso particolare è la superficie d'onda che si considera nel principio di Huygens-Fresnel e interviene in molte questioni di analisi, geometria e meccanica (funzioniabeliane, complessi di rette, fronti d'onda, ecc.). ...
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quasi abeliano
quasi abeliano [locuz. agg.] [ANM] Qualifica di certe funzioni e di enti a esse collegati (matrici, varietà, ecc.); precis., funzione q. è una funzione analitica di n variabili complesse, [...] periodica con m≤2n periodi indipendenti e soddisfacente a un teorema algebrico di addizione alla Weierstrass; le funzioni q. costituiscono una generalizzazione delle funzioniabeliane. ...
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Chimica
Generalità
L’a. chimica si occupa dei metodi che permettono di determinare la composizione chimica di un campione. Genericamente ha il significato di scissione in elementi più piccoli e loro esame, [...] , e a Weierstrass; essa ha condotto successivamente allo studio di classi speciali di funzioni (le funzioni trascendenti intere, le funzioni ellittiche e abeliane e più in generale quelle automorfe) in tutte le loro implicazioni con la geometria ...
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Agraria
Entità comprese in una specie (dette anche spesso razze). Per la nomenclatura delle piante coltivate il Congresso internazionale di orticoltura del 1952 stabilì alcune norme e propose il termine [...] ); si può riguardare anche come v. di gruppo. Dal punto di vista analitico lo studio delle v. abeliane equivale allo studio delle funzioni meromorfe di p variabili complesse, con 2p periodi indipendenti (i generatori del gruppo di traslazioni), e si ...
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L'Ottocento: matematica. Il rigore in analisi
Umberto Botta
Il rigore in analisi
L'eredità di Lagrange
All'epoca della Rivoluzione francese, l'esigenza di formare una classe di ingegneri civili e militari [...] analitiche' nella terminologia che Weierstrass riprendeva da Lagrange, su cui costruire l'edificio delle funzioni ellittiche e abeliane, che erano al centro dei suoi interessi. Secondo Weierstrass, il raggiungimento di un rigore assoluto costituiva ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Teoria analitica dei numeri
Günther Frei
Teoria analitica dei numeri
La teoria analitica dei numeri non è una teoria matematica ben definita, [...] Takagi (1875-1960) la dimostrò nel 1920 nel caso generale in cui K/k è un'estensione abeliana di un campo di numeri algebrici. Che zK(s)/zk(s) sia una funzione intera se K/k è un'estensione normale di un campo di numeri algebrici è stato dimostrato ...
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omologia
omologìa s. f. [dal gr. ὁμολογία, der. di ὁμόλογος «omologo»]. – 1. In genere, il fatto di essere omologo; corrispondenza, conformità, equivalenza tra più parti, termini, elementi, ecc.: o. tra istituzioni, tra organismi politici...