ORMONI (XXV, p. 571; App. II, 11, p. 460)
Giovanni Battista Marini-Bettolo
Paolo Marrama
Michele Sarà
Generalità e aspetti strutturali. - Negli ultimi anni le ricerche hanno consentito in molti casi [...] pituitaria che ha la funzione di stimolare la formazione di variabile" e cioè come la risultanza di un continuo adeguamento dinamico alle variabili e infradiane, con periodo più lungo di 24 ore (F. Halberg, 1959; J. N. Mills, 1966; A. Lunedei e M. ...
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(XI, p. 814; App. II, I, p. 722; III, I, p. 451; credito agevolato, IV, I, p. 543)
Legislazione creditizia. − Premessa. − La situazione economica del nostro paese si caratterizza, agli inizi del ventesimo [...] più giustificazione nelle condizioni reali degli enti beneficiari delle erogazioni. In tale contesto vanno lette le disposizioni di alcune leggi che, pur non rispondendo immediatamente a una funzione c., a causa della rilevanza e della variabilità del ...
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GEOGRAFIA
Berardo Cori
(XVI, p. 602; App. II, I, p. 1029; III, I, p. 723; IV, II, p. 30)
Al di là dell'esplorazione. - Conclusa ormai da tempo l'epoca delle ''esplorazioni'' e delle ''scoperte'' geografiche, [...] i satelliti, che orbitano ad altezze variabili fra i 1000 e i 35. regionale (per lo più di piccole dimensioni), continua a essere prodotto, anche se di ponte svolto da questa corrente, con funzione di passaggio dal paradigma possibilista agli sviluppi ...
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(v. classe, X, p. 531)
Classi sociali, stratificazione, disuguaglianze. - Secondo la concezione realista od organica, una c. s. è un aggregato di individui che occupano una posizione simile nella struttura [...] società. Ogni c. mira a conservare il proprio status al livello più alto storicamente raggiunto, e imponendo loro, con misure variabili di successo, un che una popolazione esprime sull'utilità della funzione svolta da una determinata c. o professione ...
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RETI NEURALI
Giuseppe Martinelli
La r.n. è un insieme di elementi semplici interconnessi in parallelo in larga misura, la cui organizzazione gerarchica è progettata in modo da interagire con gli oggetti [...] è il risultato di tale sforzo tuttora in corso, il cui impatto più evidente è nella terminologia usata. Infatti l'elemento di base della r variazioni delle variabili che fanno momentaneamente risalire la funzione E da minimizzare. A livello intuitivo, ...
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(v. equazioni, XIV, p. 132; App. III, I, p. 564; IV, I, p. 714)
Ogni anno migliaia di pubblicazioni compaiono nella letteratura scientifica e ci si dovrà quindi limitare a delineare alcune linee essenziali, [...] le equazioni a derivate parziali (se X è uno spazio di funzioni e allora uno spazio di dimensione infinita) e più in generale 1]. Si osservi che [2] è un'equazione a derivate parziali (cioè u dipende da almeno due variabili) mentre [1] è un'e. d. ...
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PSICOLOGIA COGNITIVA
Sergio Roncato
Con l'espressione psicologia cognitiva o cognitivista (derivata dall'ingl. cognitive psychology) s'intende una serie di ricerche e di teorizzazioni relative allo [...] variabili; pensiamo in quanti modi può essere scritta la lettera A − AAA − e con quanta facilità riusciamo a consentono di vedere in modo più accurato le funzioni della memoria. Essa interviene come ''magazzino a lungo termine'' per fornire quelle ...
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ECONOMICO L'espressione indica l'andamento fluttuante dell'attività economica di un paese nella sua totalità, quale appare da indici quantitativi globali come quelli riguardanti la produzione nazionale, [...] si è fatto ricorso a due funzioni esponenziali interpolate tra i . i successivi periodi di tempo a cui le nostre variabili si riferiscono, possiamo scrivere:
Sostituendo inserirlo dall'altro in una visione più completa dei movimenti temporali di un ...
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FOURIER, Jean-Baptiste-Joseph
Leonida Tonelli
Matematico francese, nato a Auxerre il 21 marzo 1768, morto a Parigi il 16 maggio 1830. Insegnò matematica, dapprima nella scuola che aveva frequentato [...] escogitati, i quali andarono sempre più affermandosi in virtù della varietà dei problemi a cui furono applicati. Gli studî che non si limita alle funzioni di una sola variabile, ma si estende anche a quelle di due, tre, ... variabili. Si hanno così ...
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Nato a S. Stefano di Magra (La Spezia) il 6 marzo 1847, morto ivi il 15 marzo 1912, fu professore d'algebra all'università di Palermo dal 1878 al 1880 e di calcolo differenziale e integrale all'università [...] "a tratti" e oggi chiamata "quasi uniforme"), che dapprima rimasero pressoché sconosciuti agli altri matematici, ma oramai si sono inseriti, come essenziali, nei più moderni e più penetranti sviluppi della teoria delle funzioni di variabili reali ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....
variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...